Giovedì 2 settembre alle ore 19.00, presso Aria Art Gallery, inaugura la mostra “Macrocosmi” a cura di Antonio d’Amico. Il progetto nasce dalla collaborazione dei due artisti Lorenzo
Malfatti e Sergio Fortuna, un percorso sull’identità del reale e del visivo che porge allo spettatore
una chiave di lettura per un viaggio incantato dentro i microcosmi più segreti del mondo naturale. Le svariate discipline artistiche si fondono per dare vita a una magia di riflessi, colori e sfumature.

Il lavoro di Fortuna è stato realizzato completamente all’interno di una cava, scegliendo quelle particolari venature del marmo più vicine alle textures di Malfatti. Il vetro, elemento portante della poetica di Malfatti, si connette con gli scatti di Fortuna nelle loro prime opere a quattro mani.

“I loro sono dettagli ingigantiti e quindi trasmutati al nostro sguardo sotto “mentite spoglie”
e se per Sergio Fortuna l’obiettivo fotografico è lo strumento col quale affascinarsi ai microcosmi visivi, soffermandosi su pareti di marmo in una cava dismessa, per Lorenzo Malfattici si ritrova davanti all’interpretazione onirica dei sentimenti, con inconscia consapevolezza, dove le empatie del dato reale non costituiscono l’immediato contatto con l’opera finita e
l’ispirazione alla radice non si scorge più nella sua originaria essenza.
L’oggettivo diviene soggettivo per entrambe le esperienze artistiche mantenendo un’altalena sensibile di suggestione naturale che nasce dall’intenzione di dare vita ad un dialogo creativo fra unicità interpretativa e i fotogrammi sensoriali dell’anima incastonati nei diversi cosmi dell’empireo artistico. Pittura, scultura, fotografia, linguaggi diversi che cercano di fondersi e dialogare con un unico intento: liberare le forze e le tensioni primordiali imprigionate dalla natura ed evocarne immagini tanto fantastiche quanto veridiche.”

Antonio D’Amico

Il catalogo della mostra“Macrocosmi” verrà presentato sabato 11 settembre alle ore 18.00, presso Aria Art Gallery. Il curatore e gli artisti parteciperanno all’evento.

In collaborazione con: European School of Economics, www.uniese.it