Gli homeless sono esoscheletri deposti sulla risacca urbana. Apolidi, noumeni umani gettati nell’assoluta alterità sequestrata della dignità. Apparizioni geologiche prima che antropologiche, presenze fossili impassibili, sguardi fuori campo attraversati dalla rimozione collettiva dell’attenzione.
Storie interrotte, dislocazioni forzate che svelano i manierismi e travestimenti etnografici, presentandosi come pura presenza fenomenologica. Apparizioni come vissuti appassiti che incontrano la nostra impura intenzionalità.
Orme di ombre incespicate sui territori securitari della paranoia del controllo. Calpestando territori di confine, attraversando campi politicamente minati, come pure forze biologiche debordanti oltre i recinti di protezione. Colpevoli di innocenza.
Vittorio Raschetti vittoriorask@gmail.com

Sergio Zagallo è nato a Campolongo Maggiore (Venezia) nel 1954. Terminati gli studi ad indirizzo tecnico.commerciale a Padova, inizia l’attività lavorativa nel mondo dell’impresa e dell’economia. Per seguire la passione artistica abbandona una sicura carriera e si dedica completamente alla scultura e pittura. Viaggia in Europa e Stati Uniti e apprende la tecnica della scultura in legno e perfeziona la pratica della fusione in bronzo. Partecipa a numerose mostre, le sue opere si trovano in permanenza presso Gallerie d’arte contemporanea ed in collezioni e fondazioni pubbliche e private italiane ed estere.
www.sergiozagallo.it info@sergiozagallo.it S. Zagallo è su facebook

Un progetto di
animaminima CONTEMPORANEA

In collaborazione
Comune di Triuggio