Quattro diverse personalità a confronto, che operano insieme al progetto artistico e didattico presso l’associazione culturale INART di Roma.


Claudia Alessi esegue per questa mostra un lavoro dal titolo H MODE: TIMING.
Il corpo femminile, analizzato nella distanza spazio temporale, è il contenuto comune che lega tra di loro tre elementi visivi profondamente diversi. Lo spettatore è chiamato a mettere in moto due diverse modalità di percezione: l’una legata alla staticità, alla fissità e alla monocromia, l’altra invece legata al movimento, all’improvvisazione e al colore” (testo di Francesca Profili)


Guido D’Angelo indaga la relazione concettuale e processuale tra SEDIMENTO e PIEGA presentando pitture su tela che dialogano con oggetti in gomma, “un’azione che si compie e che ha per esito il precipitarsi della materia, traccia di qualcosa che è stato.” Per l'artista poi “I diversi gradi dello sguardo si coniugano con la lentezza che il contatto con queste opere richiede e, fa da specchio alla cura con cui l’artista ha steso le sue velature: la profondità del colore, è l’esito dei suoi molti strati.” (testo di Nicoletta Agostini).


Mirco Di Bernardini percorre una strada “più esistenzialista” che si evolve verso nuove direzioni, scopre la possibilità del gioco, trova nuovi intenti, ma, di sicuro, rimane indiscussa la sua fedeltà ai canoni di una pittura rigorosa, di una composizione ben controllata, di una pennellata sicura ed asciutta. (testo di Marilena Sutera).

Beatrice Scaccia nei suoi fogli, “sotto le dettagliate pieghe dei vestiti e le grinze dei volti”, “in una profonda accelerazione della prospettiva, fa guizzare in alto le figure, in un progressivo abbandono della materia, trasformandole in totem simbolici. Il segno grafico è forte e contrastato e la volontà di isolare il gesto, anche attraverso un linguaggio figurativo scarno e scavato, conferisce essenzialità al messaggio”. (testi di Kyle Riveral e Elena Rosa)