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Sguardi Altrove Film Festival
Video-installazioni, mostra fotografica, documentari. Nell’ambito della seconda edizione di Festivall, all’interno di Milano Settembre Cinema – promosso dall’Assessorato al Tempo Libero del Comune di Milano – Sguardi Altrove Film Festival organizza un evento articolato in tre proposte di attualità internazionale che affrontano la condizione della donna
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Video-installazioni, mostra fotografica, documentari. Nell'ambito della seconda edizione di Festivall, all'interno di Milano Settembre Cinema - promosso dall'Assessorato al Tempo Libero del Comune di Milano - Sguardi Altrove Film Festival organizza un evento articolato in tre proposte di attualità internazionale che affrontano la condizione della donna. In programma gli ultimi lavori della documentarista iraniana Firouzeh Khosrovani; il documentario It Happened Just Before di Anja Salomonowitz e la serie documentaria di Jennifer Fox Flying: Confessions of a Free Woman.
Rough Cut: videoinstallazioni, mostra fotografica, documentario - produzione Sguardi Altrove Film Festival
Il progetto Rough Cut dell'artista iraniana Firouzeh Khosrovani - che si articola attraverso i linguaggi differenti della video-installazione, della fotografia e del documentario - si ispira ai manichini femminili esposti nelle vetrine dei negozi d'abbigliamento di Tehran. I manichini, inquietanti e grottesche riproduzioni di figure femminili - metafora del corpo velato e mutilato, ridefinito secondo i dettami della legge - saranno al centro della riflessione proposta dall'autrice. Il progetto si completa con la proiezione del documentario Rough Cut, che amplia le informazioni sul tema anche con una visita nelle fabbriche di produzioni dei manichini e interviste ai negozianti di Tehran.
Videoinstallazione : Rough Cut - Cutting Off
La video-installazione si compone di cinque manichini disposti in uno spazio che rappresenta metaforicamente il corpo femminile. Lo spettatore avrà come primo impatto visivo la luce proveniente da due mostruosi fori praticati dal simbolico intervento di mastectomia sul corpo artificiale di un manichino. L'interrogativo che sorge spontaneo sul brutale taglio troverà risposta nel video proiettato all'interno del corpo del manichino amputato e nella proiezione che si rifrange sugli altri corpi artificiali che occupano il restante spazio e che si dilata sulla parete di fronte. Teste mozzate, seni amputati e deformati sono il risultato della "lotta all'immoralità" rappresentata concretamente dalla lobotomia, simbolica riduzione della capacità di pensiero, e dello svilimento della femminilità violentemente modificata.
Mostra fotografica
In mostra sette fotografie della dimensione di 50x70 stampate su alluminio. Le immagini scattate in Iran, all'interno della fabbrica di produzione dei manichini, mostrano l'estetica del corpo femminile 'ritagliata' in efficaci dettagli di volti velati da un sottile strato di nylon e un esempio di simbolica lobotomia.
PROIEZIONI
18 e 19 settembre - ore 20.30
Rough cut Firouzeh Khosrovani, Iran, 2007, dvd, 22'
Storia della concezione del corpo femminile prima e dopo la guerra tra l'Iran e l'Iraq attraverso le mutilazioni apportate ai manichini esposti nelle vetrine di Tehran.
Firouzeh Khosrovani
Nata a Tehran, si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Belle Arti di Brera dove si laurea nel 2002. Ritorna in Iran nello stesso anno e nel 2004 consegue un master in giornalismo a Tehran. Debutta come documentarista scrivendo il soggetto e collaborando alla fotografia del documentario Behesht-e Zahra su Madre dei Martiri della guerra Iran-Iraq.Collabora per diverse testate italiane come Il Manifesto, Limes, D della Repubblica, sul quale ha pubblicato recentemente il reportage Corpi del Reato sui manichini di Tehran.
18 e 19 settembre ore 18.30
Fying: confessions of a free woman [episodi 2, 4, 5 e 6] Jennifer Fox, USA, 2007, Beta SP, 120' + 120'
Cosa significa essere una donna moderna oggi? Confrontando la sua vita con quella di numerose donne in paesi diversi, Jennifer Fox trova un filo conduttore nella condizione femminile che trascende le differenze di razza, classe e nazionalità, con un linguaggio che vuole rispecchiare il modo in cui le donne si mettono in relazione tra di loro.
Jennifer Fox e' una regista, produttrice e camerawoman pluripremiata che si dedica alla realizzazione di documentari da 25 anni. Il suo primo film, Beirut the Last Home Movie e' stato proiettato in venti paesi e ha vinto numerosi premi, tra cui quello per il Miglior Documentario al Sundance Film Festival nel 1988 e il Gran Prix al festival Cinema Du Reel di Parigi nello stesso anno. Ha diretto l'acclamata serie televisiva An American Love Story prodotta da PBS/BBC/ARTE e ha prodotto numerosi documentari, tra cui Love & Diane; On the Ropes; Double Exposure; Project Ten: Real Stories From a Free South Africa; Cowboys, Lawyers and Indians.
19 settembre ore 21.00
It happened just before,
Anja Salomonowitz, Austria, 2007, Beta, 72'
Sospeso tra fiction e documentario, il film riflette sul problema della tratta delle donne dall'Europa dell'Est, a partire dalle storie delle protagoniste, narrate da persone che hanno un rapporto diretto con i luoghi in cui le storie si sono svolte: un ufficiale della polizia di confine, il barista di un bordello, un tassista...
Anja Salomonowitz
Anja Salomonowitz, studia cinema a Vienna ed e' interessata al confine tra la finzione e il documentario. I suoi film sono riconosciuti a livello internazionale: You will never understand this ha vinto il "Prix Regards Neufs" al Festival di Nyon ed e' stato presentato in vari festival internazionali. It happened just before ha ricevuto il "Caligari Filmprize" alla Berlinale 2007.
Rough Cut: videoinstallazioni, mostra fotografica, documentario - produzione Sguardi Altrove Film Festival
Il progetto Rough Cut dell'artista iraniana Firouzeh Khosrovani - che si articola attraverso i linguaggi differenti della video-installazione, della fotografia e del documentario - si ispira ai manichini femminili esposti nelle vetrine dei negozi d'abbigliamento di Tehran. I manichini, inquietanti e grottesche riproduzioni di figure femminili - metafora del corpo velato e mutilato, ridefinito secondo i dettami della legge - saranno al centro della riflessione proposta dall'autrice. Il progetto si completa con la proiezione del documentario Rough Cut, che amplia le informazioni sul tema anche con una visita nelle fabbriche di produzioni dei manichini e interviste ai negozianti di Tehran.
Videoinstallazione : Rough Cut - Cutting Off
La video-installazione si compone di cinque manichini disposti in uno spazio che rappresenta metaforicamente il corpo femminile. Lo spettatore avrà come primo impatto visivo la luce proveniente da due mostruosi fori praticati dal simbolico intervento di mastectomia sul corpo artificiale di un manichino. L'interrogativo che sorge spontaneo sul brutale taglio troverà risposta nel video proiettato all'interno del corpo del manichino amputato e nella proiezione che si rifrange sugli altri corpi artificiali che occupano il restante spazio e che si dilata sulla parete di fronte. Teste mozzate, seni amputati e deformati sono il risultato della "lotta all'immoralità" rappresentata concretamente dalla lobotomia, simbolica riduzione della capacità di pensiero, e dello svilimento della femminilità violentemente modificata.
Mostra fotografica
In mostra sette fotografie della dimensione di 50x70 stampate su alluminio. Le immagini scattate in Iran, all'interno della fabbrica di produzione dei manichini, mostrano l'estetica del corpo femminile 'ritagliata' in efficaci dettagli di volti velati da un sottile strato di nylon e un esempio di simbolica lobotomia.
PROIEZIONI
18 e 19 settembre - ore 20.30
Rough cut Firouzeh Khosrovani, Iran, 2007, dvd, 22'
Storia della concezione del corpo femminile prima e dopo la guerra tra l'Iran e l'Iraq attraverso le mutilazioni apportate ai manichini esposti nelle vetrine di Tehran.
Firouzeh Khosrovani
Nata a Tehran, si trasferisce in Italia per studiare all'Accademia di Belle Arti di Brera dove si laurea nel 2002. Ritorna in Iran nello stesso anno e nel 2004 consegue un master in giornalismo a Tehran. Debutta come documentarista scrivendo il soggetto e collaborando alla fotografia del documentario Behesht-e Zahra su Madre dei Martiri della guerra Iran-Iraq.Collabora per diverse testate italiane come Il Manifesto, Limes, D della Repubblica, sul quale ha pubblicato recentemente il reportage Corpi del Reato sui manichini di Tehran.
18 e 19 settembre ore 18.30
Fying: confessions of a free woman [episodi 2, 4, 5 e 6] Jennifer Fox, USA, 2007, Beta SP, 120' + 120'
Cosa significa essere una donna moderna oggi? Confrontando la sua vita con quella di numerose donne in paesi diversi, Jennifer Fox trova un filo conduttore nella condizione femminile che trascende le differenze di razza, classe e nazionalità, con un linguaggio che vuole rispecchiare il modo in cui le donne si mettono in relazione tra di loro.
Jennifer Fox e' una regista, produttrice e camerawoman pluripremiata che si dedica alla realizzazione di documentari da 25 anni. Il suo primo film, Beirut the Last Home Movie e' stato proiettato in venti paesi e ha vinto numerosi premi, tra cui quello per il Miglior Documentario al Sundance Film Festival nel 1988 e il Gran Prix al festival Cinema Du Reel di Parigi nello stesso anno. Ha diretto l'acclamata serie televisiva An American Love Story prodotta da PBS/BBC/ARTE e ha prodotto numerosi documentari, tra cui Love & Diane; On the Ropes; Double Exposure; Project Ten: Real Stories From a Free South Africa; Cowboys, Lawyers and Indians.
19 settembre ore 21.00
It happened just before,
Anja Salomonowitz, Austria, 2007, Beta, 72'
Sospeso tra fiction e documentario, il film riflette sul problema della tratta delle donne dall'Europa dell'Est, a partire dalle storie delle protagoniste, narrate da persone che hanno un rapporto diretto con i luoghi in cui le storie si sono svolte: un ufficiale della polizia di confine, il barista di un bordello, un tassista...
Anja Salomonowitz
Anja Salomonowitz, studia cinema a Vienna ed e' interessata al confine tra la finzione e il documentario. I suoi film sono riconosciuti a livello internazionale: You will never understand this ha vinto il "Prix Regards Neufs" al Festival di Nyon ed e' stato presentato in vari festival internazionali. It happened just before ha ricevuto il "Caligari Filmprize" alla Berlinale 2007.
16
settembre 2008
Sguardi Altrove Film Festival
Dal 16 al 19 settembre 2008
Location
TRIENNALE – PALAZZO DELL’ARTE
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Milano, Viale Emilio Alemagna, 6, (Milano)
Vernissage
16 Settembre 2008, ore 20
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