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Shahryar Nashat – Strawberry 96
Nashat presenta 3 video loop che condividono lo spazio espositivo con riproduzioni fotografiche di sculture realizzate recentemente dall’artista.
La mostra mette in scena un confronto, una competizione tra diverse soggettività, tra metodi di mediazione e rappresentazione, tra spazio ed immagine.
Comunicato stampa
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La ricerca artistica di Nashat è incentrata su come l’analisi della mediazione, le tecniche di esposizione e di riproduzione possano produrre significati variegati. Emerge quindi come sia fondamentale l’indagine del rapporto tra meccanismi della rappresentazione e il peso che questi determinano sul processo di mediazione dell’opera d’arte.
In precedenza l’artista ha spesso lavorato su materiale di archivio proveniente da musei e biblioteche, per poi recentemente attingere direttamente dal proprio archivio, scegliendo di esporre in questa mostra una serie di primissimi lavori destinati a non essere presentati.
In mostra sono infatti esposti Torso, Mouth e Mud (1996-2011), tre brevi film girati in Super-8 quindici anni fa e mai precedentemente presentati. In questi tre video in loop -trasferiti in digital video ed esposti su monitor montati a parete- il movimento avido della macchina da presa e le voci fuori campo si uniscono e fondono per cogliere l’immagine dell’irraggiungibile Eric.
I video e le voci -quasi controvoglia ed in un modo che può essere definito antagonistico- condividono lo spazio con riproduzioni fotografiche di sculture realizzate recentemente da Nashat.
I puristi e i classicisti hanno descritto come il processo fotografico appiattisca la nostra esperienza tridimensionale di ogni oggetto, producendo qualcosa di distante ed irraggiungibile. Ma la mediazione dell’oggetto effettuata dall’artista può non di meno rivelare la sua propria soggettività, attraverso lo sfruttamento di svariati strumenti quali la modifica di proporzioni e di dimensione, l’inquadratura e lo sfondo. E la stessa riproduzione acquisisce un autonomo valore a causa dell’osservazione concettuale, ed al tempo stesso testimonianza, del processo artistico.
La mostra mette in scena un confronto, una competizione tra diverse soggettività, tra metodi di mediazione e rappresentazione, tra spazio ed immagine.
Shahryar Nashat è nato a Ginevra nel 1975 e attualmente vive e lavora a Berlino.
Mostre recenti includono Studio Voltaire, Londra (Aprile 2011); Line up, Kunstverein Nürnberg, Nürnberg; Frieze Projects, Frieze Artfair 2010, Londra; Silberkuppe: Old Ideas, Museum für Gegenwartskunst Basel, Basel; Remains to be Seen, Neue Kunst Halle Sankt Gallen, Sankt Gallen.
La prima pubblicazione monografica di Nashat Downscaled and Overthrown è stata pubblicata recentemente da Sternberg Press.
In precedenza l’artista ha spesso lavorato su materiale di archivio proveniente da musei e biblioteche, per poi recentemente attingere direttamente dal proprio archivio, scegliendo di esporre in questa mostra una serie di primissimi lavori destinati a non essere presentati.
In mostra sono infatti esposti Torso, Mouth e Mud (1996-2011), tre brevi film girati in Super-8 quindici anni fa e mai precedentemente presentati. In questi tre video in loop -trasferiti in digital video ed esposti su monitor montati a parete- il movimento avido della macchina da presa e le voci fuori campo si uniscono e fondono per cogliere l’immagine dell’irraggiungibile Eric.
I video e le voci -quasi controvoglia ed in un modo che può essere definito antagonistico- condividono lo spazio con riproduzioni fotografiche di sculture realizzate recentemente da Nashat.
I puristi e i classicisti hanno descritto come il processo fotografico appiattisca la nostra esperienza tridimensionale di ogni oggetto, producendo qualcosa di distante ed irraggiungibile. Ma la mediazione dell’oggetto effettuata dall’artista può non di meno rivelare la sua propria soggettività, attraverso lo sfruttamento di svariati strumenti quali la modifica di proporzioni e di dimensione, l’inquadratura e lo sfondo. E la stessa riproduzione acquisisce un autonomo valore a causa dell’osservazione concettuale, ed al tempo stesso testimonianza, del processo artistico.
La mostra mette in scena un confronto, una competizione tra diverse soggettività, tra metodi di mediazione e rappresentazione, tra spazio ed immagine.
Shahryar Nashat è nato a Ginevra nel 1975 e attualmente vive e lavora a Berlino.
Mostre recenti includono Studio Voltaire, Londra (Aprile 2011); Line up, Kunstverein Nürnberg, Nürnberg; Frieze Projects, Frieze Artfair 2010, Londra; Silberkuppe: Old Ideas, Museum für Gegenwartskunst Basel, Basel; Remains to be Seen, Neue Kunst Halle Sankt Gallen, Sankt Gallen.
La prima pubblicazione monografica di Nashat Downscaled and Overthrown è stata pubblicata recentemente da Sternberg Press.
11
febbraio 2011
Shahryar Nashat – Strawberry 96
Dall'undici febbraio al 09 aprile 2011
arte contemporanea
Location
STUDIO SALES DI NORBERTO RUGGERI
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Roma, Piazza Dante, 2, (Roma)
Orario di apertura
da martedi a sabato ore 15.30-19.30
Vernissage
11 Febbraio 2011, ore 19
Autore