Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Shaun Gladwell – Skateboarders VS Minimalism
«Qual è la differenza tra un scultura di minimal art e una rampa per skateboard? O sono la stessa cosa?» Sono queste le domande che Shaun Gladwell suggerisce allo spettatore che si pone di fronte al suo nuovo lavoro dal titolo Skateboarders vs Minimalism, con musiche di Philip Glass.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
«Qual è la differenza tra un scultura di minimal art e una rampa per skateboard? O sono la stessa cosa?» Sono queste le domande che Shaun Gladwell suggerisce allo spettatore che si pone di fronte al suo nuovo lavoro dal titolo Skateboarders vs Minimalism. Il video, realizzato grazie alla collaborazione di tre dei più importanti skaters a livello mondiale –Hillary Thompson, Jesus Esteban Correa e Rodney Mullen–, è girato all’interno di uno spazio espositivo dove gli skaters eseguono le proprie evoluzioni con abili movimenti saltando copie di sculture di Donald Judd, Dan Flavin e Carl Andre, e altri artisti che hanno diffuso la minimal Art negli anni ’60 e ’70.
Lo stesso Gladwell afferma: «minimalism offers such great forms for skateboarders to ride on. It is a formal issue. The forms are simple and clean - perfect for skateboarding» («l’arte minimale offre grandi forme da “cavalcare”. Si tratta di una questione formale. Le forme sono semplici e pulite – perfette per lo skateboard»). Il video è accompagnato da una composizione musicale remixata, di “Islands” di Philip Glass, dallo statunitense Paul D. Miller meglio noto come DJ Spooky, that Subliminal Kid.
Shaun Gladwell (1972, Sidney), cresciuto nella periferia a ovest di Sydney, non è un artista video convenzionale e le sue opere non sono i tipici video instabili e veloci degli skateboarder video-maker. Infatti, il suo lavoro si sviluppa attraverso la lettura di forme di espressione urbana - come skateboarding, hiphop, graffiti, BMX bike riding, break-dancing e sport estremi - e si fonda principalmente sullo studio del corpo umano all’interno dello spazio e sulla plasticità del movimento stesso. Tutti questi elementi sono spesso ambientati in contesti particolari e sono accompagnati, come in questa ultima opera, da composizioni musicali che sono parte integrante dell’opera stessa.
Nel 2009 Shaun Gladwell ha rappresentato l’Australia alla 53rd Biennale di Venezia con la mostra MADDESTMAXIMVS: Planet & Stars Sequence. Il suo lavoro è stato ampiamente esposto in occasione di biennali internazionali fra cui Biennale del Cairo (2010), di Sydney (2008), di Taipei (2008), 52. Biennale di Venezia (2007), di São Paulo (2006), di Busan (2006) e alla Triennale di Yokohama (2005). Il lavoro di Gladwell fa parte di importanti collezioni pubbliche e private in UK, Australia, USA, Olanda e Giappone.
Lo stesso Gladwell afferma: «minimalism offers such great forms for skateboarders to ride on. It is a formal issue. The forms are simple and clean - perfect for skateboarding» («l’arte minimale offre grandi forme da “cavalcare”. Si tratta di una questione formale. Le forme sono semplici e pulite – perfette per lo skateboard»). Il video è accompagnato da una composizione musicale remixata, di “Islands” di Philip Glass, dallo statunitense Paul D. Miller meglio noto come DJ Spooky, that Subliminal Kid.
Shaun Gladwell (1972, Sidney), cresciuto nella periferia a ovest di Sydney, non è un artista video convenzionale e le sue opere non sono i tipici video instabili e veloci degli skateboarder video-maker. Infatti, il suo lavoro si sviluppa attraverso la lettura di forme di espressione urbana - come skateboarding, hiphop, graffiti, BMX bike riding, break-dancing e sport estremi - e si fonda principalmente sullo studio del corpo umano all’interno dello spazio e sulla plasticità del movimento stesso. Tutti questi elementi sono spesso ambientati in contesti particolari e sono accompagnati, come in questa ultima opera, da composizioni musicali che sono parte integrante dell’opera stessa.
Nel 2009 Shaun Gladwell ha rappresentato l’Australia alla 53rd Biennale di Venezia con la mostra MADDESTMAXIMVS: Planet & Stars Sequence. Il suo lavoro è stato ampiamente esposto in occasione di biennali internazionali fra cui Biennale del Cairo (2010), di Sydney (2008), di Taipei (2008), 52. Biennale di Venezia (2007), di São Paulo (2006), di Busan (2006) e alla Triennale di Yokohama (2005). Il lavoro di Gladwell fa parte di importanti collezioni pubbliche e private in UK, Australia, USA, Olanda e Giappone.
26
novembre 2016
Shaun Gladwell – Skateboarders VS Minimalism
Dal 26 novembre 2016 al 04 febbraio 2017
arte contemporanea
Location
STUDIO LA CITTA’
Verona, Lungadige Galtarossa, 21, (Verona)
Verona, Lungadige Galtarossa, 21, (Verona)
Orario di apertura
da martedì a lunedì ore 9-13 e 15-19
Vernissage
26 Novembre 2016, h 11.30
Autore