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Shirin Neshat – The Home of My Eyes
I ritratti fotografici e filmici di Neshat investigano gli stati psicologici ed emozionali dei suoi soggetti
Comunicato stampa
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La mostra The Home of My Eyes presso il Museo Correr esporrà opere recenti di
Shirin Neshat, inclusa una selezione di fotografie della serie The Home of My
Eyes (2015), e il video Roja (2016). La serie di immagini costituisce il ritratto
visivo di una cultura. Ideata e prodotta da Shirin Neshat dal 2014 al 2015,
comprende 55 ritratti. Il nuovo video di Neshat, Roja (2016), basato sui sogni
e i ricordi personali dell’artista, esplora la nostalgia di legami di una donna
iraniana. Impiegando una lente surrealista e una narrativa non lineare, Roja
cattura sentimenti di migrazione, linee indistinte tra realtà e finzione, e tensioni
tra passato e presente.
I ritratti fotografici e filmici di Neshat investigano gli stati psicologici ed
emozionali dei suoi soggetti. Continua l’esplorazione in The Home of My Eyes,
una serie che ritrae le varie popolazioni dell’Azerbaijan. Neshat ha concepito
la serie come “il ritratto di un paese che per moltissimo tempo è stato un crocevia
di tante etnie, religioni e lingue differenti”. Neshat cattura le personalità dei suoi
soggetti in ritratti frontali, ravvicinati. Sebbene i soggetti varino in età ed etnia,
Neshat li unisce formalmente sistemandoli in pose e abiti simili, su uno sfondo
scuro. I peculiari gesti delle mani richiamano dipinti religiosi cristiani, in
particolare quelli di El Greco.
L’Azerbaijan ricorda a Neshat il suo paese d’infanzia, l’Iran. Nel corso della
produzione, ha intavolato conversazioni con i suoi soggetti, che hanno risposto a
domande personali sulla loro identità culturale e il concetto di casa. Alcuni hanno
descritto casa come “la sensazione di avere legami”, mentre altri hanno detto “mi
è stato offerto di andare altrove, ma non me la sono sentita di andare”. Come in
molte delle sue fotografie, Neshat inscrive le stampe su gelatina d’argento
con testi calligrafici scritti in inchiostro. I testi dei ritratti di The Home of My
Eyes sono tratti sia dalle risposte dei soggetti che da poesie di Nizami Ganjavi,
poeta iraniano del XII secolo che visse in quello che è oggi l’Azerbaijan.
Shirin Neshat, nata nel capoluogo di provincia di Qazvin nel 1957, è un’artista
e filmmaker iraniana di stanza a New York. Tra le sue prime opere fotografiche
ricordiamo la serie Women of Allah (1993-1997), che esplora il tema del genere in
relazione al fondamentalismo e alla militanza islamici. Tra le sue serie fotografiche
più recenti, The Book of Kings (2012) e Our House Is on Fire (2013).
Un progetto di
The Written Art Foundation,
Frankfurt am Main
Direzione scientifica
Gabriella Belli
A cura di
Thomas Kellein
Shirin Neshat
Gizbasti (foto in alto) e Anna (particolare),
from “The Home of My Eyes” Series, 2015
Stampa ai sali d’argento
e inchiostro, 152,4 x 101,6 cm
SHIRIN NESHAT
The Home of My Eyes
Ciascuna serie si può vedere come rappresentazione allegorica di un paese e
come gruppo di esseri umani che si manifesta nella storia, che si tratti di eroi o
feriti sopravvissuti a un trauma collettivo.
The Home of My Eyes (2015) è stato commissionato dallo YARAT Art Center di
Baku. Nel 2009, Neshat ha diretto il suo primo lungometraggio, Women Without
Men, che ha ricevuto il Leone d’Argento come Miglior Regista durante il 66simo
Festival del Cinema Internazionale di Venezia. Attualmente sta completando il
suo secondo lungometraggio, Looking for Oum Kulthum (2017).
Come “evento collaterale” della 57. Biennale di Venezia, il Museo Correr
presenterà 26 dei ritratti di Neshat, assieme a Roja, presso la “Sala delle
Quattro Porte” al secondo piano del palazzo di Piazza San Marco, nell’ambito del
percorso permanente.
La Written Art Foundation e la Art of Writing Collection sono grati a Shirin Neshat
per la straordinaria impresa di esporre queste opere d’arte. La Written Art
Foundation di Francoforte sul Meno, in Germania, è stata fondata nel 2011 per
promuovere la Art of Writing attraverso mostre, simposi e pubblicazioni. Sostiene
artisti i cui lavori permettono a culture e valori diversi dai nostri di ispirarci ed educarci
— promuovendo così uno scambio pacifico e l’idea della cittadinanza mondiale.
(Thomas Kellein)
Shirin Neshat, inclusa una selezione di fotografie della serie The Home of My
Eyes (2015), e il video Roja (2016). La serie di immagini costituisce il ritratto
visivo di una cultura. Ideata e prodotta da Shirin Neshat dal 2014 al 2015,
comprende 55 ritratti. Il nuovo video di Neshat, Roja (2016), basato sui sogni
e i ricordi personali dell’artista, esplora la nostalgia di legami di una donna
iraniana. Impiegando una lente surrealista e una narrativa non lineare, Roja
cattura sentimenti di migrazione, linee indistinte tra realtà e finzione, e tensioni
tra passato e presente.
I ritratti fotografici e filmici di Neshat investigano gli stati psicologici ed
emozionali dei suoi soggetti. Continua l’esplorazione in The Home of My Eyes,
una serie che ritrae le varie popolazioni dell’Azerbaijan. Neshat ha concepito
la serie come “il ritratto di un paese che per moltissimo tempo è stato un crocevia
di tante etnie, religioni e lingue differenti”. Neshat cattura le personalità dei suoi
soggetti in ritratti frontali, ravvicinati. Sebbene i soggetti varino in età ed etnia,
Neshat li unisce formalmente sistemandoli in pose e abiti simili, su uno sfondo
scuro. I peculiari gesti delle mani richiamano dipinti religiosi cristiani, in
particolare quelli di El Greco.
L’Azerbaijan ricorda a Neshat il suo paese d’infanzia, l’Iran. Nel corso della
produzione, ha intavolato conversazioni con i suoi soggetti, che hanno risposto a
domande personali sulla loro identità culturale e il concetto di casa. Alcuni hanno
descritto casa come “la sensazione di avere legami”, mentre altri hanno detto “mi
è stato offerto di andare altrove, ma non me la sono sentita di andare”. Come in
molte delle sue fotografie, Neshat inscrive le stampe su gelatina d’argento
con testi calligrafici scritti in inchiostro. I testi dei ritratti di The Home of My
Eyes sono tratti sia dalle risposte dei soggetti che da poesie di Nizami Ganjavi,
poeta iraniano del XII secolo che visse in quello che è oggi l’Azerbaijan.
Shirin Neshat, nata nel capoluogo di provincia di Qazvin nel 1957, è un’artista
e filmmaker iraniana di stanza a New York. Tra le sue prime opere fotografiche
ricordiamo la serie Women of Allah (1993-1997), che esplora il tema del genere in
relazione al fondamentalismo e alla militanza islamici. Tra le sue serie fotografiche
più recenti, The Book of Kings (2012) e Our House Is on Fire (2013).
Un progetto di
The Written Art Foundation,
Frankfurt am Main
Direzione scientifica
Gabriella Belli
A cura di
Thomas Kellein
Shirin Neshat
Gizbasti (foto in alto) e Anna (particolare),
from “The Home of My Eyes” Series, 2015
Stampa ai sali d’argento
e inchiostro, 152,4 x 101,6 cm
SHIRIN NESHAT
The Home of My Eyes
Ciascuna serie si può vedere come rappresentazione allegorica di un paese e
come gruppo di esseri umani che si manifesta nella storia, che si tratti di eroi o
feriti sopravvissuti a un trauma collettivo.
The Home of My Eyes (2015) è stato commissionato dallo YARAT Art Center di
Baku. Nel 2009, Neshat ha diretto il suo primo lungometraggio, Women Without
Men, che ha ricevuto il Leone d’Argento come Miglior Regista durante il 66simo
Festival del Cinema Internazionale di Venezia. Attualmente sta completando il
suo secondo lungometraggio, Looking for Oum Kulthum (2017).
Come “evento collaterale” della 57. Biennale di Venezia, il Museo Correr
presenterà 26 dei ritratti di Neshat, assieme a Roja, presso la “Sala delle
Quattro Porte” al secondo piano del palazzo di Piazza San Marco, nell’ambito del
percorso permanente.
La Written Art Foundation e la Art of Writing Collection sono grati a Shirin Neshat
per la straordinaria impresa di esporre queste opere d’arte. La Written Art
Foundation di Francoforte sul Meno, in Germania, è stata fondata nel 2011 per
promuovere la Art of Writing attraverso mostre, simposi e pubblicazioni. Sostiene
artisti i cui lavori permettono a culture e valori diversi dai nostri di ispirarci ed educarci
— promuovendo così uno scambio pacifico e l’idea della cittadinanza mondiale.
(Thomas Kellein)
10
maggio 2017
Shirin Neshat – The Home of My Eyes
Dal 10 maggio al 26 novembre 2017
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
MUSEO CORRER
Venezia, San Marco, 52, (Venezia)
Venezia, San Marco, 52, (Venezia)
Biglietti
Un unico biglietto valido per: Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana. Ha validità per 3 mesi e consente una sola entrata a Palazzo Ducale e al percorso integrato. Biglietto intero: 19,00 euro / dal 1 aprile 20,00 euro Biglietto ridotto: 12,00 euro / dal 1 aprile 13,00 euro
Orario di apertura
10 – 19, ultimo ingresso ore 18 (fino al 31 ottobre)
10.00 – 17.00 (dal 1 novembre)
Autore
Curatore