Il lavoro di Emily Speed indaga la dimensione della fragilità e della precarietà come condizione esistenziale inalienabile. Ciò che interessa l'artista inglese è l'esigenza dell'uomo di costruire la propria realtà nonostante l'inevitabile decadimento. Le sue opere sono spesso composte da strutture instabili, elementi precari, frammenti che potrebbero improvvisamente collassare. I materiali sono semplici: plastica, cartone, nastro adesivo, vecchi materiali da imballaggio scelti per la capacità di evocare una realtà da contenere e proteggere. Piccole abitazioni, rifugi, micro-nuclei abitativi che paiono solo parzialmente costruiti o forse già distrutti.

Emily Speed conclude il programma espositivo di Showreelproject.com dedicato a cinque giovani artisti internazionali per la prima volta presentati in Italia. L’intervento dell’artista sarà visibile dall'esterno della vetrina da mercoledi 6 ottobre a mercoledì 13 ottobre in un’antica bottega di Milano in via Pastrengo tra il civico 13 ed il civico 15. Il 6 ottobre in via Pastrengo 12 dalle ore 19.30 sarà possibile incontrare l'artista ed avere ulteriore materiale relativo al suo lavoro. Showreelproject.com è un progetto a cura di Paola Caravati, nato dal desiderio di presentare la ricerca di giovani artisti europei il cui lavoro è inedito in Italia, in un luogo e con modalità espositive inconsuete.