Comunicato stampa

S’inaugura il 23 gennaio alle ore 19.30 presso l’associazione Culturale Galleria BLUorG la mostra assonanze a cura di Giustina Coda. In esposizione le opere di tre artiste: Silvana Duho, Anna Laudisa e Marina Leo.
Un gioco di legami ed “assonanze” lega il percorso stilistico e concettuale dell’esposizione, relazioni che, come indica la curatrice, hanno origine da appartenenze, che si rispecchiano nei colori e nell’utilizzo degli elementi del fare artistico, che pur essendo eterogenei affondano in radici comuni.


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Silvana Duho Anna Laudisa Marina Leo
A cura di Giustina Coda
Associazione Culturale Galleria BLUorG
Bari via M. Celentano 92/94
Inaugurazione 23 gennaio ore 19.30
Dal 23 gennaio al 14 febbraio 2009

L’Associazione Culturale Galleria BLUorG
è aperta al pubblico dal lunedì al sabato.
Orari 10.00 - 13.30 / 17.00 - 20.30

Per Informazioni:
BLUorG, via M. Celentano 92/94 70121 Bari.
Tel.: +39 080/9904379
e-mail: info@bluorg.it bluorg@fastwebnet.it
web: www.bluorg.it



Presenze, attese, partenze, rosso di terra, bianco di desiderio, blu di sogno.

Perché in questi colori si riuniscono e si legano le opere delle tre artiste.
Da un lato i rossi della terra, i grigi delle pietre. Marina è l’appartenenza. Rimane con passione legata alle proprie radici riuscendo, tuttavia, a operare modificazioni sempre nuove e inattese in un fare artistico che percorre costantemente dai primi ferri geometricamente ostentati in una razionalità quasi ossessiva, fino ad arrivare, come nel “grande arazzo” di questa mostra, ad un astrattismo aniconico dai toni sentimentali. La dimensione razionale e costruttiva ci viene restituita in trame di appartenenza emotiva impaginate e cucite tra brune e rosse superfici screpolate. E ancora alleggerisce il suo registro in sofisticate soluzioni grafiche, in segni sciolti, immaginifici e veloci che ricompongono istanze non scontate di registrazione della sua realtà.
Il bianco di Silvana è il cambiamento, una costruzione senza colore, la visualizzazione di corsi della mente che si appropriano di un reale che non c’ è. Segue flussi di invenzione inglobando aspetti della propria esistenza moltiplicati nei ricordi, in sensazioni passate, costruendo con consapevolezza rinnovate comunicazioni. Analizza il suo stesso linguaggio in forme di resina, frantumandolo in omini di gesso leggeri, padroni di sogni, ricordi e desideri, proiezioni di metamorfosi possibili attraverso l’energia della luce che è costante presenza nelle sue opere. Come impero e trionfo nel buio della cecità, come splendore d’oro inestinguibile e immutabile.
I viaggi di Anna si tramutano in colloqui emozionali con il colore, certificazioni di presenza cariche di energia, in attestazioni colme di sogni. Stratifica con rigore progettuale carte e pigmenti che noi non possiamo scoprire ma solo immaginare. E’ un viaggio interiore che si snoda in non-luoghi, in una ricerca che non ha destinazione, che nelle contaminazioni, nelle alterità dei rimandi, nelle spoliazioni raffinate, disloca su un sedimento mitico, un investimento emotivo in cui costruire una cornice di sperimentazione: la partenza, sfigurata da cromatismi articolati, si stempera nelle evocazioni di un blu salvacondotto che tinge di segretezza enigmatica i disegni della mente.

Giustina Coda