Sempre, quando mi incontro con la scultura, sono istintivamente portato ad apprezzare il lavoro degli artisti dediti a questa difficoltosa e complessa disciplina; serbo sempre nei loro confronti un’ ammirazione e un apprezzamento infinito.
Forse la possibilità di accarezzare l’opera e di percepire la vita infusa dall’artista nella materia, che è stata sino a qualche tempo prima informe e diversa, mi fornisce questa forte emozione.
Anche per questo sono felice di ospitare Silvana Fiore, artista di origine toscana, da molti anni lontana dalla sua terra ed in questa occasione tornata tra noi.
Le sue “Arcane forme” ed il recentissimo “Urlo”, sono due momenti della sua più recente evoluzione artistica: il primo più controllato e meditativo, frutto di tecnica e di mestiere, il secondo più emotivo e libero, frutto di sensibilità e di spontaneita.
Dobbiamo chiederci da chi proviene questo “urlo” che squarcia la tranquillità delle nostre giornate ?
Forse da uomini o donne infelici, forse da madri e padri che vedono la tragedia dei loro figli, forse dal disagio della mente umana, forse dalla protesta, forse dalla guerra .... o non piuttosto dalla nascita di un essere umano .... dalla speranza.
Come recita il titolo di un catalogo recente, si manifestano “trame sempre più arcane”.
Silvana Fiore ha avuto recentemente il piacere di essere accolta in prestigiose sedi Italiane, accanto ad artisti famosi come Mitoraj ed è prossima ad esporre all’estero.
Questa breve sosta nella nostra città, sede della scultura di Nicola e Giovanni Pisano prina e di Andrea, Nino e Tommaso dopo, ci lusinga e ci rende piacevolmente felici. All’inaugurazione di venerdì Le dedicheremo con riconoscenza la musica del gruppo pisano Ensemble, composto da Donatella Alamprese (voce), da Marco Giacomini
(chitarra), da Amedeo Ronga (contrabbasso), da Roberto Cecchetti (violino) e da Massimo Signorini (fisarmonica). Alfonso Giannone