Ad aprire il ciclo di mostre “Women in love” nella Casa Galleria Cavalli è la mostra personale “Uomini di piombo”, di Silvia Beltrami.

Nelle opere esposte l’autrice si impegna in una meditazione lucida e disillusa sui personaggi alienati e saturnini di quello spietato gioco delle parti che, per l’artista, è un mercato del lavoro nel quale viga la regola hobbesiana dell’homo homini lupus: figure senza volto affaccendate in una quotidiana corsa a ostacoli, nella lotta perenne e disperata per la sopravvivenza e il guadagno.

Dunque, una riflessione di matrice sociale, se non sociologica, sostanziata da una scaltrita padronanza delle tecniche e dei procedimenti manipolatori più raffinati: basti pensare all’originalissima testura delle superfici, ottenuta attraverso un collage di carta da parati su tela preparata.

La chiave di lettura di queste opere è offerta dal filo conduttore della “saturnità”, stato d’animo di tristezza profonda e meditativa, uggiosa. Secondo l’antica tradizione popolare, infatti, il “pianeta degli anelli” eserciterebbe influssi negativi sull’umore degli uomini, rendendoli melanconici. E gli alchimisti medievali erano soliti definire il piombo proprio con il nome di “saturno”.

“Women in Love” è il nuovo ciclo espositivo che la Casa Galleria Cavalli propone per la stagione inverno 2009 - autunno 2010, dopo il grande successo della mostra “Avanti della Domenica. Una rivista illustrata all’alba delle avanguardie”, curata da Paolo Bolpagni, che ha registrato oltre 3000 visitatori.

Si tratta di un percorso attraverso l’opera di alcune artiste contemporanee del panorama internazionale, che inizia con la personale “Uomini di piombo” della giovane desenzanese Silvia Beltrami, allestita dal 6 dicembre 2009 al 10 gennaio 2010.

In primavera toccherà ad Alisa Olmert, moglie dell’ex primo ministro d’Israele e artista affermata, che presenterà suoi recenti lavori della serie “Walls”.

A seguire, tra l’estate e l’autunno del 2010, sarà la volta di una collettiva di autrici che hanno già esposto a Filetto: tra queste, la lunigianese Cristina Balsotti, la svedese Jessika Källeskog, le inglesi Roma Tearne e Tessa Farmer, cui si affiancherà un omaggio all’anglo-italiana Frances De Gaspari.

Silvia Beltrami

Nata a Roma nel 1974, ha conseguito la maturità artistica a Lovere, sul Lago d’Iseo, e si è poi laureata in decorazione – sotto la guida del professor Ulrico Montefiore – all’Accademia di Brera a Milano, dove, nel marzo del 1999, ha ottenuto una borsa di studio per la realizzazione di un dipinto murale. Successivamente ha partecipato a numerosi concorsi locali e nazionali, riportando lusinghieri riconoscimenti, tra cui il secondo premio al “Camilla Musmeci” di Desenzano del Garda nel 2000 e la vittoria delle edizioni del 2003 e del 2005 di “Punto.Art”, manifestazione promossa dalla Diocesi di Brescia; nel 2006 è selezionata tra i finalisti del concorso “Arte Mondadori” e del “Celeste”.

Ha tenuto mostre personali e preso parte a svariate collettive e rassegne in Italia e all’estero.