Già il titolo ci introduce in un'atmosfera in cui la percezione di quanto ci circonda avviene attraverso i sensi. In particolare il tatto diviene il modo attraverso cui il nostro corpo percepisce "l'altro" da noi. Ecco perchè l'artista utilizza le garze quale supporto materiale o parte integrante della sua pittura. Il toccare diventa tramite tra interiorità ed esteriorità, "un paradossale immergersi nella e della superficie di quel corpo che si presenta come qualcosa di apparentemente già conosciuto e che invece va riscoperto nel sentire pieghe, forme, insenature".
Soggetto privilegiato è proprio il corpo che, allo stesso tempo, si svela nella sua nudità umana e si vela attraverso un gioco di trasparenze, quasi in un ritmo di inspirazione ed espirazione.