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Simona Esposito (aka Mina Ferma e Composta) – Senses / A circle inside
Una rilettura in chiave concettuale di “Cuore rivelatore”, breve racconto di Edgan Allan Poe pubblicato per la prima volta nel 1843, attraverso 13 foto montate su pannelli di Forex smart-x.
Comunicato stampa
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“ È impossibile dire come l’idea mi sia penetrata per la prima volta nella mente; ma una volta concepita mi perseguitò giorno e notte. Scopo non c’era. Non c’era passione. Amavo il vecchio.”
La sequenza fotografica proposta negli spazi espositivi dello studio di via Brugnoli analizza e restituisce in chiave concettuale “Cuore rivelatore”, breve racconto di Edgan Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1843.
La struttura del racconto, la scansione temporale, la figura del vecchio incentrata sul suo occhio d’avvoltoio, e ancora, l’ossessione e la percezione della voce narrante, riconducono ad una sorta di forma generatrice: il cerchio.
Il cerchio è l’elemento che lega tutto il blocco narrativo attraverso una ripetizione costante, studiata, ricercata, che diventa man mano esasperata e ossessiva, come lo stato emotivo del protagonista. Quest’ultimo diventa prigioniero dei suoi stessi sensi, proiettandosi all’interno di un purgatorio mentale. Non vi è distinzione tra realtà e irrealtà.
La tensione, la confusione e il “suono basso, sordo, rapido…” spingono il protagonista in questo apparente ciclo vitale, dove la meditazione conduce all’azione ultima che si ripete all’infinito, fino a condurlo alla piena irrazionalità e senso di colpa.
Simona Esposito (aka Mina Ferma e Composta) nasce ad Avellino nel 1989. Consegue il Diploma presso il Liceo artistico “A. Sabatini” di Salerno nel 2008. Negli stessi anni partecipa ad una serie di mostre collettive e inizia a interessarsi di fotografia digitale, rielaborando e sperimentando i fondamenti dell'arte concettuale, in modo particolare lavorando sul linguaggio del corpo.
La sequenza fotografica proposta negli spazi espositivi dello studio di via Brugnoli analizza e restituisce in chiave concettuale “Cuore rivelatore”, breve racconto di Edgan Allan Poe, pubblicato per la prima volta nel 1843.
La struttura del racconto, la scansione temporale, la figura del vecchio incentrata sul suo occhio d’avvoltoio, e ancora, l’ossessione e la percezione della voce narrante, riconducono ad una sorta di forma generatrice: il cerchio.
Il cerchio è l’elemento che lega tutto il blocco narrativo attraverso una ripetizione costante, studiata, ricercata, che diventa man mano esasperata e ossessiva, come lo stato emotivo del protagonista. Quest’ultimo diventa prigioniero dei suoi stessi sensi, proiettandosi all’interno di un purgatorio mentale. Non vi è distinzione tra realtà e irrealtà.
La tensione, la confusione e il “suono basso, sordo, rapido…” spingono il protagonista in questo apparente ciclo vitale, dove la meditazione conduce all’azione ultima che si ripete all’infinito, fino a condurlo alla piena irrazionalità e senso di colpa.
Simona Esposito (aka Mina Ferma e Composta) nasce ad Avellino nel 1989. Consegue il Diploma presso il Liceo artistico “A. Sabatini” di Salerno nel 2008. Negli stessi anni partecipa ad una serie di mostre collettive e inizia a interessarsi di fotografia digitale, rielaborando e sperimentando i fondamenti dell'arte concettuale, in modo particolare lavorando sul linguaggio del corpo.
19
maggio 2018
Simona Esposito (aka Mina Ferma e Composta) – Senses / A circle inside
Dal 19 maggio al 29 giugno 2018
fotografia
Location
GIPSY CARAVAN TATTOO
Bologna, Via Giovanni Brugnoli, 8 a/b, (Bologna)
Bologna, Via Giovanni Brugnoli, 8 a/b, (Bologna)
Orario di apertura
Da lunedì a sabato ore 12-20
Vernissage
19 Maggio 2018, ore 19.30
Autore
Curatore