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Simone Racheli – Vuoto a perdere
Al MAC di Lissone Simone Racheli [Firenze,
1966] presenta un inedito ciclo di opere su
carta, dal titolo Gli incerti, e una scultura,denominata Sostegno all’incertezza, che rappresentano creature biomorfe.
Comunicato stampa
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Al MAC di Lissone Simone Racheli [Firenze,
1966] presenta un inedito ciclo di opere su
carta, dal titolo Gli incerti, e una scultura,
denominata Sostegno all’incertezza, che rappresentano
creature biomorfe sviluppatesi
attorno a degli orifizi, o più precisamente intorno
a un’assenza che ne condiziona e deforma
l’aspetto. Attraverso la perizia tecnica
dei suoi disegni, Racheli ci mostra il dissesto
organico di corpi che necessitano di un
(rassicurante) sostegno, così come accade
alla scultura che sembra muovere i suoi primi
passi – molto incerti, tutti precari.
Nel descrivere il progetto Vuoto a perdere,
Racheli racconta che «cercare il compiuto in
qualcosa in evoluzione è un paradosso e non
dovrebbe essere applicato all’uomo. Nel tempo
abbiamo coniato molti aggettivi che inducono
a pensare a una completezza dell’essere
umano, integrità suddivisa in due parti,
secondo le dottrine attuali che affondano le
proprie radici nello sciamanesimo e nel
mondo dell’antica Grecia. Il corpo resta comunque
un’unità in evoluzione, dalla sua
formazione fino alla sua degenerazione. Tale
“movimento” (obbligato dalla natura e poi
dalla società volitiva) lo rende instabile, inafferrabile,
come la materia nell’inquieto Principio
di indeterminazione della fisica quantistica.
Partendo dal concetto di completezza,
sia fisica che emotiva, l’approdo è verso
un’inevitabile deformità, quale mancanza del
compiuto.
“Completo” è ciò che è finito, indubbio, a cui
non manca niente, neanche una piccola
parte. L’integrità è una necessità da opporre
all’incertezza, che nasce in modo insidioso
dal senso di vacuità, dovuto alla percezione
di un’assenza. Tale consapevolezza è forse
connessa al vuoto da dover colmare, alla
perdita dell’altro (di un “altro corpo”) all’atto
della nascita. Il vacuo ci rende mutili: occupa
spazio senza che lo desideriamo. L’incompletezza
è una mancanza rispetto a ciò che è
definito, formato, concluso. Il nostro corpo,
composto da materia vulnerabile e sensibile,
somatizza il dolore, modificandosi. Benché
mantenga i suoi attributi, la sua caratteristica
peluria, così come l’incarnato irrorato da vene
o tempestato da efelidi, il corpo diventa
deforme. La delicata epidermide prelude a
un’anima che corrisponde alla sensibilità del
proprio corpo, svelandone gli strati e la
profondità; gli orifizi, infatti, sono i punti di
accesso per il dentro, per lo spazio interiore.
La reazione somatica al vuoto – che alberga
dentro ciascuno di noi – diventa deformazione
patoplastica nella crescita dell’individuo
e della sua coscienza.
L’enigma logora l’anima, la rende inquieta e
protende il corpo verso lo spazio, con un
passo naturale. Due sole gambe si alternano
in un solo punto di sostegno: l’azione mette a
dura prova il nostro equilibrio, che è sempre
proiettato verso un indefinibile divenire. Il
passaggio da un luogo ad un altro erode il
tempo e l’ignoto: conquistarli e dominarli è la
prova di forza messa in atto nel rito di ciò che
è morituro. Quello che è stato consumato
lascia dietro di sé dei vuoti, immediatamente
tamponati con strategie e certezze. Il cammino
dolorante e vacillante dell’incompleto è
sostenuto dalla frenetica produzione di artefatti
(estensioni umane, protesi, sostegni),
materia stabile che ci garantisce una
proiezione verso il duraturo. Impossessarsi di
queste apparizioni concrete è l’escamotage
salvifico dall’incertezza, ed è proporzionale
alla menomazione della vacuità percepita».
10
maggio 2014
Simone Racheli – Vuoto a perdere
Dal 10 maggio al 22 giugno 2014
arte moderna e contemporanea
Location
MAC – MUSEO D’ARTE CONTEMPORANEA DI LISSONE
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Lissone, Viale Elisa Ancona, 6, (Monza E Brianza)
Orario di apertura
Martedì, Mercoledì, Venerdì h 15-19
Giovedì h 15-23
Sabato e Domenica h 10-12 / 15-19
Vernissage
10 Maggio 2014, 18.30
Autore
Curatore