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Simonetta Cerrini – I Templari: precursori di dialogo e convivenza
Da non perdere a Care Cassandre l’appuntamento dedicato alla storia dei Templari. Ne parlerà a Gorizia, giovedì 20 novembre nella Sala conferenze dei Musei Provinciali di Borgo Castello, Simonetta Cerrini.
Comunicato stampa
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SIMONETTA CERRINI
I Templari:precursori di dialogo e convivenza
Care_Cassandre
FESTA DELLA CULTURA 2008
Da non perdere a Care_Cassandre l’appuntamento dedicato alla storia dei Templari. Ne parlerà a Gorizia, giovedì 20 novembre nella Sala conferenze dei Musei Provinciali di Borgo Castello, Simonetta Cerrini.
Attraverso gli indizi storici, filologici, codicologici, testuali che si trovano nei nove manoscritti superstiti della regola del Tempio, Simonetta Cerrini ricostruisce l'ideale che animò la prima comunità templare. Il confronto fra la lettera-manifesto scritta dal fondatore, maestro Ugo di Païens, e la regola del Tempio, in latino e in francese antico, ci rivela che l'intuizione da cui nacque l'ordine templare fu davvero rivoluzionaria. Proprio quando si era ormai affermata la separazione tra chierici e laici, e i chierici avevano assunto il monopolio del sacro, i Templari sostengono la loro piena appartenenza al mondo dei chierici pur restando assolutamente laici. Al di là dell'impegno militare nell'esercito crociato, questa loro autonomia spirituale - di cui ancora non si sapeva nulla - si attuerà nella diffusione della cultura religiosa in lingua volgare e nel confronto con altre esperienze religiose, come l'Islam o il cristianesimo d'Oriente. L'amicizia che legò i primi Templari all'emiro Osama ne è una testimonianza esemplare. Grazie ai Templari e al loro primo maestro, il nostro Occidente, vedovo delle grandi ideologie e interpellato dall'Islam, può riscoprire il sacro senza avere paura di perdere la propria identità laica.
Simonetta Cerrini, laureata alla Sorbona, aveva già scritto nel 1998 una tesi sui Templari che comprende la nuova edizione critica della loro regola. Sui Templari, che restano il principale oggetto delle sue ricerche, ha pubblicato molti articoli che appartengono ormai alla bibliografia ufficiale dell’ordine del Tempio. Ha insegnato in varie università francesi e si occupa della divulgazione scientifica di temi medievali.
La storia dei Templari è costellata di vicende oscure, episodi favolosi e figure mitiche. A partire dal processo all'ultimo maestro dell'ordine del Tempio, Jacques de Molay, torturato e messo al rogo nel 1314 a Parigi, i misteri si sono moltiplicati fino ai nostri giorni, al punto che l'alone fantastico in cui sono avvolti i "Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone " tende a riemergere ancora oggi nelle opere che ne ripercorrono le gesta. Simonetta Cerrini, studiosa che da anni si occupa di questo argomento, si pone l'obiettivo di sfatare le leggende fiorite nel corso dei secoli, di abbandonare i luoghi comuni storiografici e soprattutto di intraprendere nuove vie di ricerca basandosi sull'analisi sistematica dei testi fondatori dell'ordine del Tempio. Grazie a un accurato esame di nove manoscritti e di documenti coevi, viene così alla luce la visione "rivoluzionaria" dei Templari e del loro rapporto con la fede. Proprio quando nel mondo cristiano si afferma la netta separazione tra chierici e laici, e i primi assumono l'esclusiva gestione della sfera del sacro, l'ordine del Tempio si impone come punto di riferimento spirituale per ogni cristiano, pur essendo composto da laici. I Templari rappresentano dunque un elemento di rottura nella partizione della società medievale: sono al tempo stesso oratores e bellatores, proprio perché non aderiscono in senso stretto né al modello di vita clericale, né a quello cavalleresco. Sono dei cavalieri, ma seguono senza esitazioni una regola "antieroica"; sono dei frati ma seguono rigorosamente una regola "antiascetica". Attraverso la puntuale e affascinante ricostruzione della loro dottrina, Simonetta Cerrini ci racconta la vita quotidiana di questi singolari cavalieri, scandita allo stesso modo dalla preghiera e dalla guerra, e ci svela un aspetto ancora sconosciuto della loro attività: al di là dell'impegno militare nell'esercito crociato, i Templari utilizzarono l'autonomia spirituale di cui godevano per diffondere il cristianesimo in lingua volgare e per confrontarsi con altre esperienze religiose. Nel cuore della società medievale d'Oltremare, infatti, furono gli unici fra tutti i cristiani d'Europa a diventare interlocutori privilegiati dei cristiani d'Oriente e dei musulmani. In un'epoca come la nostra, segnata da un durissimo scontro fra integralisti islamici e tradizionalisti cristiani, l'archetipo della fede templare può dunque indicare la via per un possibile dialogo e una reciproca comprensione tra i monoteismi e le differenti culture.
Dice la Cerini: “Se potessi pronunciare un desiderio… ecco, vorrei che questi Templari, i veri Templari, possano vincere un'ultima battaglia: non essere più considerati come simbolo per eccellenza dello scontro fra civiltà e religioni al tempo delle crociate, ma semmai, da laici religiosi, come precursori realistici di una via del dialogo e della convivenza”.
I Templari:precursori di dialogo e convivenza
Care_Cassandre
FESTA DELLA CULTURA 2008
Da non perdere a Care_Cassandre l’appuntamento dedicato alla storia dei Templari. Ne parlerà a Gorizia, giovedì 20 novembre nella Sala conferenze dei Musei Provinciali di Borgo Castello, Simonetta Cerrini.
Attraverso gli indizi storici, filologici, codicologici, testuali che si trovano nei nove manoscritti superstiti della regola del Tempio, Simonetta Cerrini ricostruisce l'ideale che animò la prima comunità templare. Il confronto fra la lettera-manifesto scritta dal fondatore, maestro Ugo di Païens, e la regola del Tempio, in latino e in francese antico, ci rivela che l'intuizione da cui nacque l'ordine templare fu davvero rivoluzionaria. Proprio quando si era ormai affermata la separazione tra chierici e laici, e i chierici avevano assunto il monopolio del sacro, i Templari sostengono la loro piena appartenenza al mondo dei chierici pur restando assolutamente laici. Al di là dell'impegno militare nell'esercito crociato, questa loro autonomia spirituale - di cui ancora non si sapeva nulla - si attuerà nella diffusione della cultura religiosa in lingua volgare e nel confronto con altre esperienze religiose, come l'Islam o il cristianesimo d'Oriente. L'amicizia che legò i primi Templari all'emiro Osama ne è una testimonianza esemplare. Grazie ai Templari e al loro primo maestro, il nostro Occidente, vedovo delle grandi ideologie e interpellato dall'Islam, può riscoprire il sacro senza avere paura di perdere la propria identità laica.
Simonetta Cerrini, laureata alla Sorbona, aveva già scritto nel 1998 una tesi sui Templari che comprende la nuova edizione critica della loro regola. Sui Templari, che restano il principale oggetto delle sue ricerche, ha pubblicato molti articoli che appartengono ormai alla bibliografia ufficiale dell’ordine del Tempio. Ha insegnato in varie università francesi e si occupa della divulgazione scientifica di temi medievali.
La storia dei Templari è costellata di vicende oscure, episodi favolosi e figure mitiche. A partire dal processo all'ultimo maestro dell'ordine del Tempio, Jacques de Molay, torturato e messo al rogo nel 1314 a Parigi, i misteri si sono moltiplicati fino ai nostri giorni, al punto che l'alone fantastico in cui sono avvolti i "Poveri cavalieri di Cristo e del Tempio di Salomone " tende a riemergere ancora oggi nelle opere che ne ripercorrono le gesta. Simonetta Cerrini, studiosa che da anni si occupa di questo argomento, si pone l'obiettivo di sfatare le leggende fiorite nel corso dei secoli, di abbandonare i luoghi comuni storiografici e soprattutto di intraprendere nuove vie di ricerca basandosi sull'analisi sistematica dei testi fondatori dell'ordine del Tempio. Grazie a un accurato esame di nove manoscritti e di documenti coevi, viene così alla luce la visione "rivoluzionaria" dei Templari e del loro rapporto con la fede. Proprio quando nel mondo cristiano si afferma la netta separazione tra chierici e laici, e i primi assumono l'esclusiva gestione della sfera del sacro, l'ordine del Tempio si impone come punto di riferimento spirituale per ogni cristiano, pur essendo composto da laici. I Templari rappresentano dunque un elemento di rottura nella partizione della società medievale: sono al tempo stesso oratores e bellatores, proprio perché non aderiscono in senso stretto né al modello di vita clericale, né a quello cavalleresco. Sono dei cavalieri, ma seguono senza esitazioni una regola "antieroica"; sono dei frati ma seguono rigorosamente una regola "antiascetica". Attraverso la puntuale e affascinante ricostruzione della loro dottrina, Simonetta Cerrini ci racconta la vita quotidiana di questi singolari cavalieri, scandita allo stesso modo dalla preghiera e dalla guerra, e ci svela un aspetto ancora sconosciuto della loro attività: al di là dell'impegno militare nell'esercito crociato, i Templari utilizzarono l'autonomia spirituale di cui godevano per diffondere il cristianesimo in lingua volgare e per confrontarsi con altre esperienze religiose. Nel cuore della società medievale d'Oltremare, infatti, furono gli unici fra tutti i cristiani d'Europa a diventare interlocutori privilegiati dei cristiani d'Oriente e dei musulmani. In un'epoca come la nostra, segnata da un durissimo scontro fra integralisti islamici e tradizionalisti cristiani, l'archetipo della fede templare può dunque indicare la via per un possibile dialogo e una reciproca comprensione tra i monoteismi e le differenti culture.
Dice la Cerini: “Se potessi pronunciare un desiderio… ecco, vorrei che questi Templari, i veri Templari, possano vincere un'ultima battaglia: non essere più considerati come simbolo per eccellenza dello scontro fra civiltà e religioni al tempo delle crociate, ma semmai, da laici religiosi, come precursori realistici di una via del dialogo e della convivenza”.
20
novembre 2008
Simonetta Cerrini – I Templari: precursori di dialogo e convivenza
20 novembre 2008
incontro - conferenza
Location
MUSEI PROVINCIALI
Gorizia, Località Borgo Castello, (Gorizia)
Gorizia, Località Borgo Castello, (Gorizia)
Vernissage
20 Novembre 2008, ore 20,45
Sito web
www.exborder.it
Ufficio stampa
SAMANTHA PUNIS
Autore