Una mostra che guarda al percorso intrapreso da una figura altrettanto singolare come quella di Armando Nizzi e il suo studio Sincron storica galleria d’arte d’avanguardia costruttivista, luogo di scambio di pensieri, esperienze, meta di “piccoli” e grandi artisti, luogo catalizzatore di attenzione da parte di colleghi vicini e lontani, incuriositi da questo uomo e da quest’arte fuori e molto dentro gli schemi.
Sarà Anna Canali che, a partire dagli anni ’70, con la sua Artestruktura milanese, seguirà maggiormente l’indirizzo rigoroso, forse meno, del Nizzi.
Queste le due agguerrite personalità della scena italiana dagli anni ’70 ai ‘90 i protagonisti della nuova proposta di Afra Canali volta a Documetare, Sincron-izzare, Dare Struktura ad un lavoro storicamente non trascurabile.
L’esposizione verte su di un percorso fatto di documenti d’archivio, fotografie storiche, lettere, enunciati, manifesti, inviti, locandine, cataloghi che andranno a “raccontare” le opere di molti degli artisti che gravitano intorno alle figure del Nizzi e di Anna Canali .
Una mostra volta a descrivere, attraverso scritti, parole, visi, ambienti, atmosfere fatte soprattutto da donne e uomini e da una passione per l’arte che solo nella memoria scritta e vissuta hanno la forza di rivivere.

Tra gli artisti in mostra opere di Getulio Alviani, Mario Ballocco, Alberto BIasi, Enrico Castellani, Gianni Colombo, Dadamaino, Lucio Fonatna, Carmelo Arden Quin, J. Hans Glattfelder, Morrison, Julio Le Parc, Bruno Munari, Yvaral, Oki Izumi, Paolo Scirpa, tra gli altri .