Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
SINtHOMO
SINtHOMO è una mostra collettiva nomade che esce dalla galleria La Fucina Mondriansuite di San Lorenzo – che ha ideato e cura la rassegna – per circumnavigare Roma ed esporre i lavori di 14 giovani artisti nei Centri Culturali delle Periferie
Comunicato stampa
Segnala l'evento
SINtHOMO è una mostra collettiva nomade promossa da Roma Capitale, Assessorato allo
Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana e Assessorato alla Cultura,
Creatività e Promozione Artistica che esce dalla galleria La Fucina Mondriansuite di San
Lorenzo – che ha ideato e cura la rassegna – per circumnavigare Roma ed esporre i lavori di
14 giovani artisti nei Centri Culturali delle Periferie.
Marta Alessio, Sergio Baldassini, Stefano Bolcato, Paola Brancaleoni, Alessandro Crapanzano,
Simona Di Lascio, Luciano Fabale, Diana Kirova, Letizia Marabottini, Simona Morgantini, Chris
Nix, Ivan Paduano, Valeria Patrizi, Maria Manuela Pochetti, non solo romani, esprimono la
propria arte con tecniche diverse, dal digitale all'olio, dalle installazioni alle performance.
La prima inaugurazione della mostra si terrà sabato 8 febbraio 2014 alle ore 17.30 al
CENTRO CULTURALE GABRIELLA FERRI (in Largo Beltramelli, angolo Via Galantara).
Durante la serata il pubblico assisterà alla performance di Maria Manuela Pochetti
INCANTEVOLE (2013) che vuole indagare le difficoltà che i giovani artisti incontrano
nell’affacciarsi al mondo dell’arte.
L’opera d’arte come metafora del disagio dell’uomo contemporaneo è infatti il tema di tutta
la mostra. Il discorso ruota attorno al SINtHOMO inteso come l’indizio, il segno, la spia della
complessità esistenziale dell’uomo contemporaneo, che dolorosamente, in esso si palesa.
Il termine deriva dal greco ‘evenienza’. Ed è, appunto, questa evenienza che gli artisti in
mostra colgono e restituiscono ciascuno nella sua essenza particolarissima. Evenienza,
quale metafora della verità nella sua sintesi estrema, si manifesta come effetto finale, non
standardizzato, di un convergere di molteplici azioni e reazioni. Chiamiamo sintomo qualcosa
che «parla», che vuole esprimersi, e parla innanzitutto in modo autoreferenziale all’individuo
e dell’individuo che lo manifesta. È il messaggero di un “significante muto” per molti
sconosciuto, che l’artista sublima fino a restituire nell’immediatezza visiva dell’opera d’arte.
Si presenta come una metafora del soggetto, ossia come un suo significante privilegiato,
costituito da un nucleo simbolico. SINtHOMO insiste sulle immagini del mondo dell’inconscio
e dell’onirico e apre all’osservatore il sentiero della scoperta del proprio universo esistenziale.
La mostra è accompagnata da un catalogo digitale da sfogliare sul web:
http://issuu.com/luciofab/docs/catalogo_sinthomo
La mostra proseguirà il tour negli altri Centri Culturali delle Periferie: dall’8 al 16 marzo 2014
all’ALDO FABRIZI (Via Corinaldo, San Basilio) e dal 7 al 15 giugno 2014 all’ELSA MORANTE
(Piazzale Elsa Morante, Laurentino)
INFO
Ingresso libero
060608 (dalle 9.00 alle 21.00); www.centriculturali.roma.it
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Fabiana Magrì +39 06 82077300; f.magri@zetema.it
ALESSANDRO CRAPANZANO
Nato ad Agrigento, nel 1993 per motivi di studio si trasferisce a Roma dove si laurea a “La Sapienza”
e dove tuttora vive e lavora. Dopo alcune esperienze come fotografo autodidatta, cresce per 4 anni
nella scuola di “arte e mestieri di Roma” dove si specializza in fotografia analogica, e nella stampa
alla gomma bicromata. Predilige la fotografia da ritratto, di nudo e quella paesaggistica dove
introduce spesso elementi introspettivi, giocati su simbologie. Negli Ultimi anni stampa le proprie
foto artigianalmente con una tecnica dell' 800: La Gomma bicromata. Tutte le opere sono così un
esemplare unico irrepetibile: si procede prima con la creazione di un negativo a contatto, poi con la
preparazione dell'emulsione con un mix semplice di gomma arabica, potassio bicromato e tempera,
questa emulsione sensibile alla luce viene così spennellata su legno o su carta, lasciata ad asciugare
ed esposta quindi alla luce solare con il negativo a contatto, infine avviene la fase delicata di spoglio
in acqua. Le opere a colori hanno diversi livelli di stampa sovrapposti infatti la loro creazione richiede
diversi giorni a disposizione.
CHRIS NIX
Nasce a Roma, appassionato fin da giovane al mondo dell’arte, dell’illustrazione e della fotografia, si
ispira ad artisti contemporanei come H.R. Giger, Luis Royo, Frank Frazetta e molti altri, nella fotografia
a maestri come Horst P. Horst, Philippe Halsman e fotografi più moderni come Dave Hil. Lavora a
Roma come interior design da oltre 18 anni collaborando con diversi negozi tra cui Gaggioli e Paoletti.
DIANA KIROVA
Nata a Sofia (Bulgaria) nel 1962. Vive e lavora a Roma.
IVAN PADUANO
Architetto di formazione, digital artist per vocazione insegna materie grafiche a contratto
all’Università “La Sapienza” di Roma dove vive e lavora. Con i suoi lavori cerca di coniugare l’arte
digitale, ed in particolare la modellazione tridimensionale ed il digital painting, con i supporti
tradizionali tramite stampe su tele, tessuti, plexiglass ed altre superfici plastiche. Sostenitore della
centralità dell’idea espone permanentemente su internet e promuove la stampa privata delle proprie
opere per i più diversi usi. Allievo di Enzo de Filippo riempie i suoi lavori di atmosfere acidamente
afose, di contorni netti, gigante solitudine, esagerata allegria.
LETIZIA MARABOTTINI
Nata a Acquapendente il 25/08/1974 vive e lavora a Roma. Dopo gli studi presso l’Accademia di
Belle Arti di Roma dove si diploma a pieni voti inizia una sua ricerca fondata sull’osservazione del
tessuto urbano. Partecipa a varie esposizioni personali e collettive. Viene selezionata dal comitato
scientifico dello spazio “la magnolia” area cultura della Casa Internazionale Della Donna dove nel
2009 si svolge la mostra personale “binari”. In seguito collabora con questa in vari progetti, uno tra
gli ultimi “SEÑALES ROJAS” 2010, l’arte contro la proliferazione della barbarie, un progetto dell’IILA
in collaborazione con Fondazione Volume!. Nel 2011partecipa alla collettiva “SCORPORO” curata da
Adriana M. Soldini alla Pinacoteca Comunale di Gaeta dove un’opera rimane in permanenza. Nello
stesso anno viene selezionata tra i vincitori del concorso Manicomi Aperti, tra memoria, presente e
silenzi, Dolianova (CA) curato da Art Meeting. Espone nella collettiva “File Urbani”curata da Tiziana
Musi alla galleria Exposure12 a Berlino. Nel 2012 vince il premio del pubblico al Premio Fiorenza
Sorbelli alla galleria Mondriansuite Roma dove nel 2013 viene ospitato il progetto “SWEET INSTANT
OF MEMORY, dolce istante della memoria” curato da Adriana M. Soldini.
LUCIANO FABALE
È un pittore/designer. Vive e lavora a Roma. Si è formato artisticamente studiando grafica al I Istituto
Statale d'Arte "Silvio D'Amico" di Roma, diplomandosi poi all'Accademia di Belle Arti di Roma in
pittura; ha proseguito gli studi conseguendo la laurea di primo livello in Disegno industriale e la laurea
magistrale in Design presso la facoltà di architettura della Sapienza di Roma. Attualmente oltre alla
pittura si dedica alla progettazione industriale nel settore del product e del furniture, collabora con
studi di architettura e con istituzioni pubbliche nell'insegnamento delle discipline grafiche.
MARIA MANUELA POCHETTI
Vive e lavora a Roma. Ha studiato Grafica Pubblicitaria e Fotografia presso l’Istituto Statale d’Arte di
Roma “Silvio D’Amico” ed ha conseguito il Diploma Accademico in Decorazione presso l’Accademia
di Belle Arti di Roma. Durante gli studi accademici si è appassionata all’incisione e in particolare
ha studiato la tecnica dell’acquaforte. Nella sua pittura è stata influenzata da artisti come Alberto
Burri e Jackson Pollock. Ha collaborato con esponenti emergenti del mondo del cinema realizzando
coreografie, scenografie e decorazioni per film, in alcuni dei quali ha anche recitato.
MARTA ALESSIO
Nasce e lavora a Roma, laureata presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in Scienze e
Tecniche della Musica e dello Spettacolo (SSTMS), con indirizzo Storia e Critica del Cinema ha poi
conseguito la laureata magistrale (LM 65) in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale.
Inizia a “manomettere” il video 5 anni fa, collabora con registi e documentaristi e da qualche anno ha
iniziato a girare propri lavori, di cui è anche la sceneggiatrice. La regista è interessata a mostrare le
zone buie e nascoste dell’animo umano, scomporre e frammentarne il vuoto e i silenzi che si trovano
tra due frames, per poi renderli visibili all’occhio. Nel mezzo, un impresa post romantica e nera in cui è
imperniato ogni suo lavoro.
PAOLA BRANCALEONI
Nata a Roma nel 1974. Vive e lavora nei pressi di Roma. Ha studiato pittura presso l’Accademia di Belle
Arti di Roma e la Scuola di Arti Ornamentali “S. Giacomo” di Roma.
SERGIO BALDASSINI
Nato nel 1979 a Roma dove tuttora vive e lavora, Sergio Baldassini ha alle spalle una laurea in
ingegneria elettronica. Avvicinatosi all’arte da autodidatta, è un artista provocatore e ribelle. Lavora
con la performance e l’installazione preferendo il tema del rifiuto, molto spesso in riferimento al
sistema e al sistema dell’arte. Mai banali né scontate le sue opere costringono ad una riflessione più
o meno amara chiunque ci si imbatta. Artista concettuale tout-court, Sergio Baldassini è artefice di
un’arte impegnata che declina spesso in una forma estetica relazionale e partecipativa. Dietro ogni
performance o installazione si cela un messaggio che travalica i confini del contesto espositivo e,
dall’opera, raggiunge il suo pubblico anche a distanza. Dal 2010 porta avanti il suo ultimo lavoro di
ricerca e denuncia I want you project indagando con azioni concrete e appuntamenti virtuali tematiche
sociali molto forti e di grande attualità. Tra cui The Chapel, 2010; Il volto di Dio, 2010; Beuys su tavola,
2011; Prove di Selezione, 2011 e Il senso di vuoto, 2012. Le sue installazioni si mostrano spesso come
operazioni di denuncia di ciò che non funziona e che andrebbe migliorato con un po’ più d’attenzione.
Ma il suo grido sa anche assumere toni meno perentori e più ironici, a volte coinvolgendo il pubblico
anche solo in maniera ludica, ma non troppo.
SIMONA DI LASCIO
È nata nel 1974 a Roma dove vive e lavora.
SIMONA MORGANTINI
Vive e lavora a Roma. Fra il 2004 e il 2011 l’artista presenta 14 mostre personali presso varie sedi:
Bibliothé Contemporary Art, Palazzo Medici Clarelli Roma, Sala Espositiva Primo Municipio Bocca
della Verità Roma, Sala Auditorium Leone Magno per il Congresso Internazionale Yoga organizzato
dall’Accademia Yoga Roma 2007. Tra le collettive “La vita e la sua origine” in occasione de Convegno
Internazionale di studi “Life and its origin” (presso Promodoteca del Campidoglio di Roma 2004),
“RipArte 2007” e “L’artista come Rishi” Museo d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” Palazzo Brancaccio
Roma (2011), i RISHI Villa Piccolomini 2011, e GINNOSOFISTI al Bibliothe Contemporary Art Roma e
IISF-Istituto per gli studi filosofici di Napoli (2012). Trae ispirazione dalla filosofia yoga olistica: una
nuova cultura che si basa sull’idea di un equilibrio dialettico fra corpo e mente, razionale e irrazionale,
microcosmo a macrocosmo, scienza e arte, progresso tecnologico e spiritualità. Da questa concezione
deriva l’importanza data alle politiche ambientali (microcosmo e macrocosmo strettamente
interconnessi secondo le leggi karmiche), alla democrazia dell’informazione, al rifiuto della guerra,
alla diffusione del vegetarianesimo in antitesi con la civiltà del consumismo e della violenza. L’artista
focalizza la sua ricerca nella creazione del “mandala”, il cerchio eterno della vita, diffuso nella maggior
parte delle religioni antiche reinterpretandone il senso simbolico attraverso la visione occidentale di
Carl Gustav Jung.
STEFANO BOLCATO
È nato a Roma, dove vive e lavora. Ha iniziato come autodidatta con il disegno, alla fine degli
anni Ottanta, negli anni Novanta ha seguito studi accademici tra i quali la Scuola libera del nudo
all’Accademia di Belle arti di Roma, con Alfonso Avanessian, e la Scuola delle Arti Ornamentali con
Giovanni Arcangeli. Per molti anni il suo lavoro si è basato principalmente sul disegno e la pittura,
negli ultimi tempi ha ampliato la sua ricerca utilizzando anche fotografia, installazione e video.
VALERIA PATRIZI
Nasce nel 1979 a Roma dove oggi vive e lavora. Nel 1999 si specializza in decorazione pittorica presso
l’Istituto d’Arte “I.S.A. Roma2”e nel 2004 si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Roma (cattedra di
pittura Nunzio Solendo); dopo aver frequentato per 6 mesi la“Facultad de Bellas Artes de Granada.
Diplomata presso la Scuola di Restauro San Giacomo del Comune di Roma, alterna la sua attività
pittorica a quella di restauratrice e di interior designer. Nella sua attività di restauro ha lavorato,
tra l’altro, per la realizzazione delle importanti mostre istituzionali “Rosso Pompeiano” e “Scopri
il Massimo” al Museo Nazionale d’Arte Romana a Roma, per il restauro del Museo D’Arte Antica
(Palazzo Barberini- Roma), per il restauro del Santuario di Ercole Vicitore a Tivoli e dell’Osservatorio
Astronimico di Arcetri (Firenze). Inizia il suo percorso artistico studiando le tecniche pittoriche
e la forma attraverso il disegno e lo studio dell’anatomia. Dopo un lungo periodo di studio della
pittura accademica se ne distacca indirizzandosi verso una nuova dimensione pittorica nella quale
l’inspirazione creativa tende a fondersi nell’ancestrale essenza del colore. In costante ricerca di una nuova e simbolica idea della figura umana si sofferma sull’immagine della donna; la sola in cui può perdersi e ritrovarsi. Si definisce un’artista determinata, eclettica, intuitiva, incerta, allegra, triste, ingenua, sincera e coraggiosa.
Sviluppo delle Periferie, Infrastrutture e Manutenzione Urbana e Assessorato alla Cultura,
Creatività e Promozione Artistica che esce dalla galleria La Fucina Mondriansuite di San
Lorenzo – che ha ideato e cura la rassegna – per circumnavigare Roma ed esporre i lavori di
14 giovani artisti nei Centri Culturali delle Periferie.
Marta Alessio, Sergio Baldassini, Stefano Bolcato, Paola Brancaleoni, Alessandro Crapanzano,
Simona Di Lascio, Luciano Fabale, Diana Kirova, Letizia Marabottini, Simona Morgantini, Chris
Nix, Ivan Paduano, Valeria Patrizi, Maria Manuela Pochetti, non solo romani, esprimono la
propria arte con tecniche diverse, dal digitale all'olio, dalle installazioni alle performance.
La prima inaugurazione della mostra si terrà sabato 8 febbraio 2014 alle ore 17.30 al
CENTRO CULTURALE GABRIELLA FERRI (in Largo Beltramelli, angolo Via Galantara).
Durante la serata il pubblico assisterà alla performance di Maria Manuela Pochetti
INCANTEVOLE (2013) che vuole indagare le difficoltà che i giovani artisti incontrano
nell’affacciarsi al mondo dell’arte.
L’opera d’arte come metafora del disagio dell’uomo contemporaneo è infatti il tema di tutta
la mostra. Il discorso ruota attorno al SINtHOMO inteso come l’indizio, il segno, la spia della
complessità esistenziale dell’uomo contemporaneo, che dolorosamente, in esso si palesa.
Il termine deriva dal greco ‘evenienza’. Ed è, appunto, questa evenienza che gli artisti in
mostra colgono e restituiscono ciascuno nella sua essenza particolarissima. Evenienza,
quale metafora della verità nella sua sintesi estrema, si manifesta come effetto finale, non
standardizzato, di un convergere di molteplici azioni e reazioni. Chiamiamo sintomo qualcosa
che «parla», che vuole esprimersi, e parla innanzitutto in modo autoreferenziale all’individuo
e dell’individuo che lo manifesta. È il messaggero di un “significante muto” per molti
sconosciuto, che l’artista sublima fino a restituire nell’immediatezza visiva dell’opera d’arte.
Si presenta come una metafora del soggetto, ossia come un suo significante privilegiato,
costituito da un nucleo simbolico. SINtHOMO insiste sulle immagini del mondo dell’inconscio
e dell’onirico e apre all’osservatore il sentiero della scoperta del proprio universo esistenziale.
La mostra è accompagnata da un catalogo digitale da sfogliare sul web:
http://issuu.com/luciofab/docs/catalogo_sinthomo
La mostra proseguirà il tour negli altri Centri Culturali delle Periferie: dall’8 al 16 marzo 2014
all’ALDO FABRIZI (Via Corinaldo, San Basilio) e dal 7 al 15 giugno 2014 all’ELSA MORANTE
(Piazzale Elsa Morante, Laurentino)
INFO
Ingresso libero
060608 (dalle 9.00 alle 21.00); www.centriculturali.roma.it
Ufficio Stampa Zètema Progetto Cultura
Fabiana Magrì +39 06 82077300; f.magri@zetema.it
ALESSANDRO CRAPANZANO
Nato ad Agrigento, nel 1993 per motivi di studio si trasferisce a Roma dove si laurea a “La Sapienza”
e dove tuttora vive e lavora. Dopo alcune esperienze come fotografo autodidatta, cresce per 4 anni
nella scuola di “arte e mestieri di Roma” dove si specializza in fotografia analogica, e nella stampa
alla gomma bicromata. Predilige la fotografia da ritratto, di nudo e quella paesaggistica dove
introduce spesso elementi introspettivi, giocati su simbologie. Negli Ultimi anni stampa le proprie
foto artigianalmente con una tecnica dell' 800: La Gomma bicromata. Tutte le opere sono così un
esemplare unico irrepetibile: si procede prima con la creazione di un negativo a contatto, poi con la
preparazione dell'emulsione con un mix semplice di gomma arabica, potassio bicromato e tempera,
questa emulsione sensibile alla luce viene così spennellata su legno o su carta, lasciata ad asciugare
ed esposta quindi alla luce solare con il negativo a contatto, infine avviene la fase delicata di spoglio
in acqua. Le opere a colori hanno diversi livelli di stampa sovrapposti infatti la loro creazione richiede
diversi giorni a disposizione.
CHRIS NIX
Nasce a Roma, appassionato fin da giovane al mondo dell’arte, dell’illustrazione e della fotografia, si
ispira ad artisti contemporanei come H.R. Giger, Luis Royo, Frank Frazetta e molti altri, nella fotografia
a maestri come Horst P. Horst, Philippe Halsman e fotografi più moderni come Dave Hil. Lavora a
Roma come interior design da oltre 18 anni collaborando con diversi negozi tra cui Gaggioli e Paoletti.
DIANA KIROVA
Nata a Sofia (Bulgaria) nel 1962. Vive e lavora a Roma.
IVAN PADUANO
Architetto di formazione, digital artist per vocazione insegna materie grafiche a contratto
all’Università “La Sapienza” di Roma dove vive e lavora. Con i suoi lavori cerca di coniugare l’arte
digitale, ed in particolare la modellazione tridimensionale ed il digital painting, con i supporti
tradizionali tramite stampe su tele, tessuti, plexiglass ed altre superfici plastiche. Sostenitore della
centralità dell’idea espone permanentemente su internet e promuove la stampa privata delle proprie
opere per i più diversi usi. Allievo di Enzo de Filippo riempie i suoi lavori di atmosfere acidamente
afose, di contorni netti, gigante solitudine, esagerata allegria.
LETIZIA MARABOTTINI
Nata a Acquapendente il 25/08/1974 vive e lavora a Roma. Dopo gli studi presso l’Accademia di
Belle Arti di Roma dove si diploma a pieni voti inizia una sua ricerca fondata sull’osservazione del
tessuto urbano. Partecipa a varie esposizioni personali e collettive. Viene selezionata dal comitato
scientifico dello spazio “la magnolia” area cultura della Casa Internazionale Della Donna dove nel
2009 si svolge la mostra personale “binari”. In seguito collabora con questa in vari progetti, uno tra
gli ultimi “SEÑALES ROJAS” 2010, l’arte contro la proliferazione della barbarie, un progetto dell’IILA
in collaborazione con Fondazione Volume!. Nel 2011partecipa alla collettiva “SCORPORO” curata da
Adriana M. Soldini alla Pinacoteca Comunale di Gaeta dove un’opera rimane in permanenza. Nello
stesso anno viene selezionata tra i vincitori del concorso Manicomi Aperti, tra memoria, presente e
silenzi, Dolianova (CA) curato da Art Meeting. Espone nella collettiva “File Urbani”curata da Tiziana
Musi alla galleria Exposure12 a Berlino. Nel 2012 vince il premio del pubblico al Premio Fiorenza
Sorbelli alla galleria Mondriansuite Roma dove nel 2013 viene ospitato il progetto “SWEET INSTANT
OF MEMORY, dolce istante della memoria” curato da Adriana M. Soldini.
LUCIANO FABALE
È un pittore/designer. Vive e lavora a Roma. Si è formato artisticamente studiando grafica al I Istituto
Statale d'Arte "Silvio D'Amico" di Roma, diplomandosi poi all'Accademia di Belle Arti di Roma in
pittura; ha proseguito gli studi conseguendo la laurea di primo livello in Disegno industriale e la laurea
magistrale in Design presso la facoltà di architettura della Sapienza di Roma. Attualmente oltre alla
pittura si dedica alla progettazione industriale nel settore del product e del furniture, collabora con
studi di architettura e con istituzioni pubbliche nell'insegnamento delle discipline grafiche.
MARIA MANUELA POCHETTI
Vive e lavora a Roma. Ha studiato Grafica Pubblicitaria e Fotografia presso l’Istituto Statale d’Arte di
Roma “Silvio D’Amico” ed ha conseguito il Diploma Accademico in Decorazione presso l’Accademia
di Belle Arti di Roma. Durante gli studi accademici si è appassionata all’incisione e in particolare
ha studiato la tecnica dell’acquaforte. Nella sua pittura è stata influenzata da artisti come Alberto
Burri e Jackson Pollock. Ha collaborato con esponenti emergenti del mondo del cinema realizzando
coreografie, scenografie e decorazioni per film, in alcuni dei quali ha anche recitato.
MARTA ALESSIO
Nasce e lavora a Roma, laureata presso l’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, in Scienze e
Tecniche della Musica e dello Spettacolo (SSTMS), con indirizzo Storia e Critica del Cinema ha poi
conseguito la laureata magistrale (LM 65) in Scienze dello Spettacolo e Produzione Multimediale.
Inizia a “manomettere” il video 5 anni fa, collabora con registi e documentaristi e da qualche anno ha
iniziato a girare propri lavori, di cui è anche la sceneggiatrice. La regista è interessata a mostrare le
zone buie e nascoste dell’animo umano, scomporre e frammentarne il vuoto e i silenzi che si trovano
tra due frames, per poi renderli visibili all’occhio. Nel mezzo, un impresa post romantica e nera in cui è
imperniato ogni suo lavoro.
PAOLA BRANCALEONI
Nata a Roma nel 1974. Vive e lavora nei pressi di Roma. Ha studiato pittura presso l’Accademia di Belle
Arti di Roma e la Scuola di Arti Ornamentali “S. Giacomo” di Roma.
SERGIO BALDASSINI
Nato nel 1979 a Roma dove tuttora vive e lavora, Sergio Baldassini ha alle spalle una laurea in
ingegneria elettronica. Avvicinatosi all’arte da autodidatta, è un artista provocatore e ribelle. Lavora
con la performance e l’installazione preferendo il tema del rifiuto, molto spesso in riferimento al
sistema e al sistema dell’arte. Mai banali né scontate le sue opere costringono ad una riflessione più
o meno amara chiunque ci si imbatta. Artista concettuale tout-court, Sergio Baldassini è artefice di
un’arte impegnata che declina spesso in una forma estetica relazionale e partecipativa. Dietro ogni
performance o installazione si cela un messaggio che travalica i confini del contesto espositivo e,
dall’opera, raggiunge il suo pubblico anche a distanza. Dal 2010 porta avanti il suo ultimo lavoro di
ricerca e denuncia I want you project indagando con azioni concrete e appuntamenti virtuali tematiche
sociali molto forti e di grande attualità. Tra cui The Chapel, 2010; Il volto di Dio, 2010; Beuys su tavola,
2011; Prove di Selezione, 2011 e Il senso di vuoto, 2012. Le sue installazioni si mostrano spesso come
operazioni di denuncia di ciò che non funziona e che andrebbe migliorato con un po’ più d’attenzione.
Ma il suo grido sa anche assumere toni meno perentori e più ironici, a volte coinvolgendo il pubblico
anche solo in maniera ludica, ma non troppo.
SIMONA DI LASCIO
È nata nel 1974 a Roma dove vive e lavora.
SIMONA MORGANTINI
Vive e lavora a Roma. Fra il 2004 e il 2011 l’artista presenta 14 mostre personali presso varie sedi:
Bibliothé Contemporary Art, Palazzo Medici Clarelli Roma, Sala Espositiva Primo Municipio Bocca
della Verità Roma, Sala Auditorium Leone Magno per il Congresso Internazionale Yoga organizzato
dall’Accademia Yoga Roma 2007. Tra le collettive “La vita e la sua origine” in occasione de Convegno
Internazionale di studi “Life and its origin” (presso Promodoteca del Campidoglio di Roma 2004),
“RipArte 2007” e “L’artista come Rishi” Museo d’Arte Orientale “Giuseppe Tucci” Palazzo Brancaccio
Roma (2011), i RISHI Villa Piccolomini 2011, e GINNOSOFISTI al Bibliothe Contemporary Art Roma e
IISF-Istituto per gli studi filosofici di Napoli (2012). Trae ispirazione dalla filosofia yoga olistica: una
nuova cultura che si basa sull’idea di un equilibrio dialettico fra corpo e mente, razionale e irrazionale,
microcosmo a macrocosmo, scienza e arte, progresso tecnologico e spiritualità. Da questa concezione
deriva l’importanza data alle politiche ambientali (microcosmo e macrocosmo strettamente
interconnessi secondo le leggi karmiche), alla democrazia dell’informazione, al rifiuto della guerra,
alla diffusione del vegetarianesimo in antitesi con la civiltà del consumismo e della violenza. L’artista
focalizza la sua ricerca nella creazione del “mandala”, il cerchio eterno della vita, diffuso nella maggior
parte delle religioni antiche reinterpretandone il senso simbolico attraverso la visione occidentale di
Carl Gustav Jung.
STEFANO BOLCATO
È nato a Roma, dove vive e lavora. Ha iniziato come autodidatta con il disegno, alla fine degli
anni Ottanta, negli anni Novanta ha seguito studi accademici tra i quali la Scuola libera del nudo
all’Accademia di Belle arti di Roma, con Alfonso Avanessian, e la Scuola delle Arti Ornamentali con
Giovanni Arcangeli. Per molti anni il suo lavoro si è basato principalmente sul disegno e la pittura,
negli ultimi tempi ha ampliato la sua ricerca utilizzando anche fotografia, installazione e video.
VALERIA PATRIZI
Nasce nel 1979 a Roma dove oggi vive e lavora. Nel 1999 si specializza in decorazione pittorica presso
l’Istituto d’Arte “I.S.A. Roma2”e nel 2004 si laurea all’Accademia delle Belle Arti di Roma (cattedra di
pittura Nunzio Solendo); dopo aver frequentato per 6 mesi la“Facultad de Bellas Artes de Granada.
Diplomata presso la Scuola di Restauro San Giacomo del Comune di Roma, alterna la sua attività
pittorica a quella di restauratrice e di interior designer. Nella sua attività di restauro ha lavorato,
tra l’altro, per la realizzazione delle importanti mostre istituzionali “Rosso Pompeiano” e “Scopri
il Massimo” al Museo Nazionale d’Arte Romana a Roma, per il restauro del Museo D’Arte Antica
(Palazzo Barberini- Roma), per il restauro del Santuario di Ercole Vicitore a Tivoli e dell’Osservatorio
Astronimico di Arcetri (Firenze). Inizia il suo percorso artistico studiando le tecniche pittoriche
e la forma attraverso il disegno e lo studio dell’anatomia. Dopo un lungo periodo di studio della
pittura accademica se ne distacca indirizzandosi verso una nuova dimensione pittorica nella quale
l’inspirazione creativa tende a fondersi nell’ancestrale essenza del colore. In costante ricerca di una nuova e simbolica idea della figura umana si sofferma sull’immagine della donna; la sola in cui può perdersi e ritrovarsi. Si definisce un’artista determinata, eclettica, intuitiva, incerta, allegra, triste, ingenua, sincera e coraggiosa.
08
febbraio 2014
SINtHOMO
Dall'otto al 16 febbraio 2014
arte contemporanea
Location
CENTRO CULTURALE GABRIELLA FERRI
Roma, Via Gabriele Galantara, 7, (Roma)
Roma, Via Gabriele Galantara, 7, (Roma)
Orario di apertura
dalle 9.00 alle 21.00
Vernissage
8 Febbraio 2014, ore 17.30
Ufficio stampa
ZETEMA
Autore