La mostra “Sirene. Geografie del mare” si propone di sviluppare un percorso che sottolinei ed evidenzi la centralità del mare nella cultura e nella tradizione dei popoli mediterranei. Il rapporto che con esso questi stessi popoli hanno saputo instaurare nel corso della loro storia, rapporto spesso conflittuale e problematico, in cui la centralità del mare, la sua vastità, la sua potenza incontrollabile, il suo fascino ammaliatore, le sfide di cui si è sempre fatto portatore, hanno costretto l’uomo ad un confronto serrato, affannoso ed impervio, ma sempre emozionante e carico di incertezze.
Dunque Mare magnum, il grande progenitore, contenitore di vita e implacabile devastatore, luogo mitico e oscura realtà in perenne circolare movimento, ritmo ed energia allo stesso tempo, consolatore d’anime e copertura di grandi e presuntuosi peccati.
Privo di confini delineabili per secoli, il mare ha funzionato come unica grande linea ideale di congiungimento tra popoli e civiltà, come ineludibile carceriere e severo ammonitore nell’unire come nel separare, oltre che come ispiratore per le grandi narrazioni dei cantastorie di tutto il mondo.
Dunque il primato dell’acqua su qualsiasi altro elemento, e tanto più sull’uomo, alla cui esistenza è assolutamente necessaria, in qualunque forma e in qualunque stato essa si presenti.
L’idea della mostra è quella di indicare una “rotta” che ciascun artista presente interpreti con i propri mezzi espressivi, dando una lettura che si muova sulle tracce indicate, le indaghi, e ne tragga un segno, un faro, una visione poetica e allo stesso tempo efficace nel rendere esplicito il suo rapporto con il mare.
“Sirene. Geografie del mare” nasce da un progetto per la Regione Liguria della galleria Andrea Ciani arte contemporanea, è curata dal critico Alessandro Trabucco, e presenta i lavori di undici artisti italiani. Per l’occasione della mostra è stato pubblicato un catalogo.