Come un motivo canticchiato fra le labbra, talvolta, può emozionare di più di una grande orchestra sinfonica, cosi un’intima convinzione, rivelata con parsimonia, è spesso più convincente di una lampante verità. Il tremolante lume di una candela apre la vista più che la luce accecante del sole in pieno giorno. La visione è parziale e difficile, l’oggettività cede il posto ai guizzi della fiamma e a quelli dell’intuizione. In tal modo è possibile ottenere solo una falsa verità, una personale interpretazione, la cui estrema preziosità, tuttavia, è dimostrata dall’ansiosa gelosia con la quale, poi, cerchiamo di conservarla.

Ciò che viene solitamente definito “pseudonimo” non è che, di fatto, una falsa verità di nome. SirSkape è la falsa verità di un artista, che presenta al mondo le sue false verità: le sue convinzioni. E anche le sue opere. Con discrezione, con gelosia, appunto, cercando di non dare troppo nell’occhio.

Un po’ filosofo, un po’ poeta, SirSkape dipinge le sue opinioni con coraggio e le propone con autoironia. Il vero pittore-filosofo distoglie l'attenzione dai troppi dettagli, per concentrarsi su quello che è il reale messaggio. D’altro canto il vero pittore-poeta lancia la sfida del simbolismo per provocare lo spettatore, chiamato senza possibilità di fuga al dialogo mentale ed emozionale, al confronto. Tra le false verità dell’artista e le proprie.

Da anni il Dynamo promuove attivamente l’arte, proponendo un calendario serrato di mostre personali, ma anche di eventi, concorsi, presentazioni di libri e mostre collettive. Lo spazio è aperto a qualunque forma d’arte, offrendo un’occasione di visibilità per giovani artisti emergenti, soprattutto milanesi.