L’esposizione mette a confronto tre generazioni di artisti, dai mostri sacri del Gutai fino ai giovani performer del digitale, provenienti da Italia, Francia, Giappone. La mostra è preceduta da una straordinaria performance del maestro Shozo Shimamoto, che si svolgerà da un elicottero in volo sul campo sportivo di Trevi; al termine dell’azione, presso il museo si svolgeranno altre performance di artisti coinvolti nel progetto.
Shozo Shimamoto e Sumi Yasuo fanno parte della generazione di artisti più maturi presenti in mostra. Shimamoto, in particolare, nel 1954 fonda con Jiro Yoshiara il gruppo Gutai, e negli anni sessanta è anche tra i pionieri dell’happening. In lui, comunque, il prodotto finale ci porta all’origine dell’azione che si lega al tutto, all’ambiente, agli elementi primordiali, all’aria, al fuoco, alla terra e all’acqua. Nel più recente dei suoi lavori, denominato NANO ART, l’artista giapponese riproduce centinaia di microscopici ritratti sulle setole di uno spazzolino da denti, realizzati al microscopio. Risulta evidente la necessità di scoprire spazi ignoti, una prerogativa che si può far risalire ai principi del gruppo Gutai.
Altro artista di spicco è Ben Vautier. Negli anni ’50 a Nizza, dopo un periodo astrattista, conosce i lavori di Marcel Duchamp e frequenta artisti del Noveau Realisme, come Arman e Spoerri. Dopo il periodo definito “Appropriazione”, Ben Vautier nel 1962 incontra Gorge Maciunas, animatore del movimento Fluxus. Da quel momento ne diviene attivo sostenitore e teorico. Il tema principale dei suoi ultimi lavori è la ricerca della verità.

Artisti in mostra: Shozo Shimamoto, Sumi Yasuo, Loco, Goto Tsubasa, Miyuki Nishizawa, Ben Vautier, Guglielmo Di Mauro, Emiliano Bazzanella, Tufano, Michele Favaro, Emanuele Convento, Louis Lyons, Adolfina De Stefani, Roberto Scala