Smail Zizi è un curioso scultore con sguardo attento e tanta esperienza da dar vita nella sua attività artistica alle suggestioni più intime dell’animo e della pietra.

Scolpisce con delicatezza e amore il marmo scelto con cura nel quale il destino è già disegnato e la forma, poco alla volta, assume un significato di vitalità e una leggerezza dell’intimo sentire.

Tutte le sculture selezionate con molto riguardo per la mostra dal titolo la virtù dell’erotismo, hanno questa peculiarità: trasmettere una forza comunicativa e sensoriale con semplicità ed efficacia a tutti coloro che le osservano.

Infatti si avverte nella sensibilità scultorea dell’artista un vortice interiore ed una tensione creativa in continua metamorfosi, alla ricerca di un equilibrio tra la forma rappresentata e lo spazio delineato.

Si potrebbe intendere ed affermare che nelle sculture di Smail Zizi affiora un’estetica del movimento dove la nostra percezione è avvolta dalla sensualità della forma e dalla levità della materia in perfetta simbiosi e armonia.

Sculture figurative che ritraggono il mondo femminile nella vita quotidiana e oltre, nella pudica intimità dove l’eleganza del portamento e l’espressione del movimento si trasformano nelle virtù dell’erotismo.

Un erotismo affabile e non volgare, dove corpi di donna seminudi, sinuosi, effondono riflessioni sulla contemporaneità dell’attimo che viviamo attraverso i sensi.

Così prendono vita dalla mano e dal cuore di Zizi sculture come la ballerina che danza sulle note dell’universo oppure l’autoritaria Donna ambiente con la sua maschera antigas come monito, o ancora il respiro dove il tempo si trasforma in spazio meditativo.

E’ proprio intenzione dell’artista dare libero sfogo alle immagini più nascoste e più manifeste all’io, con la prerogativa che la virtù dell’anima mantenga quell’equilibrio tra l’interiorità creativa e l’estetica del movimento.



Filippo Rolla