Du temps, il titolo della mostra di Sophie Franza rimanda contemporaneamente al tempo come soggetto di rappresentazione e al tempo impiegato nella sua personale pratica pittorica. Gli acquerelli e gli acrilici su tela riuniti in questa mostra rappresentano ambienti e oggetti personali che nella pittura si coniugano fra loro formulando immagini di luoghi che nel tempo trascorrono e mutano. L’ossessiva e meticolosa riproduzione della realtà, prima fotografata e in seguito ricostruita iperrealisticamente è la tecnica costante utilizzata da Sophie Franza per la pluriennale ricerca artistica.



Chevets (2005): Il comodino di casa diventa in questa occasione protagonista assoluto dello scorrere del tempo. Quindici momenti diversi, quindici giorni in cui l’artista ha prima fotografato e poi ritratto il comodino di casa. Una realtà diversa che di volta in volta, immortala un tempo vissuto e che viene impresso in quindici acquerelli.

“Atelier” e “Studio” (2005): Due grandi tele che riproducono improbabili scorci dei luoghi di lavoro e di studio. Non rappresentano la realtà degli oggetti immortalati ma il vissuto grazie al quale gli oggetti hanno preso forma: sono sguardi senza giudizio, riformulazioni sottili della realtà impregnata di vita.

Ma dernière chambre (2003) : Sei tele, diverse tra loro ma unite da un unico soggetto. L’ultima stanza, l’ultimo sguardo ad un luogo intimo che è stato frammentato nello spazio e non ricomposto nel suo insieme di stanza ma nella sequenza di sguardi.



Ma non ci sono solo tele. L’artista ha voluto accompagnare le sue opere con una proiezione video composta da oltre cento immagini che ha fotografato all’interno della sua casa. Un video che è sia punto di partenza che meta finale del suo lavoro: una carrellata delle foto da cui sono state poi scelte le immagini per la realizzazione di “Atelier” e “Studio”. Immagini del tempo definitivamente immortalate nel tempo.





Sophie Franza è nata a Grenoble nel 1970. Dopo gli studi alla scuola di arti applicate di Parigi e all’Accademia di belle arti di Roma, si è trasferita a Venezia dove vive e lavora. Nell'estate 2004, partecipa al Corso Superiore di Arti Visive della Fondazione Ratti di Como con il visiting professor Jimmie Durham.