SOPHIE HARPWOOD

Ut tensio, sic vis: As the extension so the force

live performance



domenica 24 agosto h18:00


c/o

easy living - spiaggia sull’arno

Firenze, lungarno Serristori / Giardini di piazza Poggi

Sophie Harpwood, giovane ed eclettica artista inglese, nella sua produzione artistica spazia dalla pittura alla scultura, dal video alla live performance, fino alla realizzazione di costumi per video musicali. Tecniche molteplici attraverso cui analizza la fragilità dell’animo umano. Esplorazione della relazione perpetua tra la realtà più cruda della vita e la condizione esistenziale interiore di ciascun essere umano. Il caos e l’instabilità danno vita però, magicamente, alla unicità di ognuno, dalla difficoltà delle scelte emergono individui irripetibili.

L’artista inglese propone per la rassegna PLAY! una live performance utilizzando tutto lo spazio verde della terrazza sull’arno a sua disposizione. Sette alberi collegati tra loro da nastri elastici saranno protagonisti, assieme a delicati fiori di stoffa, di una lenta danza che la Harpwood interpreterà durante le ore dell’imbrunire.

PLAY! è l’invito che micro lancia a sei artisti chiamati a interagire e giocare con il nuovo spazio estivo della spiaggia sull’Arno e con il pubblico.

Sei interventi site specific per sei domeniche, dal tardo pomeriggio al dopocena, che hanno l’intenzione di trasformare questo insolito luogo della città, in momentaneo spazio libero dedicato all’arte contemporanea.





Micro vede unitidue artisti e una curatrice indipendente nell’intento di diffondere e promuovere nuovi artisti e le loro opere.

La sede, che funziona come luogo espositivo, è un microspazio di 7 mq, appendice libera dello studio/atelier fri.go, nel cuore di Santo Spirito a Firenze.

Il progetto nasce da un idea di Katia Giuliani e Andreas Schwarzkopf che decidono di adibire una parte del loro studio (fri.go) a spazio libero dedicato all’arte per promuovere le loro produzioni e quelle di altri artisti del panorama fiorentino e internazionale. Vaia Balekis, curatrice free lance, contribuisce alla nascita del progetto e ne è parte integrante.

La poetica di micro insegue una progettualità ispirata alla sperimentazione e all’innovazione.