Roma, 1° luglio 2010. Questa volta non è più solo una questione di soldi. Forse mai come in questo momento la cultura nel nostro Paese si trova a dover fronteggiare un insieme di disposizioni e provvedimenti che, nel già difficile quadro generale determinato dalla crisi economica, rischiano di penalizzare in modo insostenibile il settore.
La manovra anticrisi predisposta dal governo, infatti, non solo assesta ancora un duro colpo alle già esigue risorse statali destinate alla cultura, prevedendo un taglio di 58 milioni di euro l’anno per i prossimi tre anni, ma introduce una serie di norme che andranno ad incidere sulla capacità di gestione ed erogazione dei servizi da parte di enti locali e imprese culturali. Un esempio su tutti: il divieto a partire dal prossimo anno di impegnare risorse per l’organizzazione di mostre in misura superiore al 20% della spesa sostenuta nel 2009, comporterà per le amministrazioni pubbliche l’impossibilità di continuare a svolgere il compito istituzionale di promozione e diffusione della cultura.
In questo quadro la prospettiva realistica è, purtroppo, la vanificazione dei risultati ottenuti in questi anni nelle città italiane in termini di modernizzazione dell’offerta culturale, che è stato l’elemento di maggiore innovazione degli ultimi anni rispetto ai servizi resi ai cittadini e al territorio.
Federculture, in rappresentanza delle aziende pubbliche e delle imprese dei servizi culturali che ne fanno parte, apre in occasione della sua Assemblea Generale un confronto serrato e di merito sulle prospettive del settore della cultura in Italia, nella tavola rotonda “Sostenere la cultura per rilanciare il Paese” che si terrà il 6 luglio 2010 all’Auditorium del Museo MAXXI di Roma.
Interverranno all’incontro: Mario RESCA Direttore Generale per la Valorizzazione dei Musei Ministero per i Beni e le Attività culturali, il Governatore della Regione Puglia Nichi VENDOLA, Davide RAMPELLO, Presidente Fondazione La Triennale di Milano, il Sindaco di Roma Gianni ALEMANNO.
Il Presidente di Federculture, Roberto Grossi nella sua relazione fornirà alcuni dati significativi sull’andamento del settore e illustrerà le posizioni e le proposte delle imprese e degli operatori culturali.