Nell’ambito di Enzimi, la piattaforma curatoriale 1:1 projects propone sottovoci, un nuovo lavoro del collettivo di artisti formazero [in collaborazione con FM: Francesco Bianchi e Massimo Lella], come anteprima dell’edizione 2007 di Setting the Scene, un progetto che si propone di creare un dialogo tra diversi spazi istituzionali che promuovono la cultura a Roma, favorendone lo scambio e l’interazione. Musei, archivi e la città stessa vengono interpretati e animati dalle opere proposte, diventando luoghi non solo di conservazione, ma di continua e sempre rinnovata produzione culturale.



sottovoci è un intervento performativo e sonoro che attiva una riappropriazione creativa dell’area limitrofa allo scalo San Lorenzo. Originariamente pensato come sistema di sottopassaggi, questo spazio si è rivelato negli anni un luogo permeabile, in grado di accogliere l’emarginazione e di fornirgli, a suo modo, infinite forme di protezione. Nel 2004 il sottopassaggio è stato sgomberato e interrato.



Quarantotto sonde – una sequenza regolare di tubi rossi alti 2.26 m – segnano questo tracciato, con un ruolo in parte simbolico e in parte pratico, mettendo in relazione il sottosuolo una volta vissuto con tutto ciò che continua a scorrervi sopra e legando il suo senso ad una archeologia dell’esistenza e della resistenza umana.



Il 21 settembre 2006 [dalle 20 alle 23] formazero e FM campioneranno nel corso di una performance live electronics i suoni prodotti da 8 di queste sonde – trasformate in veri e propri organismi recettivi – invitando il pubblico a contribuire all’improvvisazione generata in tempo reale.



Nei giorni successivi, i passanti potranno appropriarsi del suono generato da questa sorta di arpe eoliche, connettendosi plug and play con il proprio minidisk, registratore mp3 o walkman, fino a quando gli agenti umani ed ambientali determineranno la sorte dell’intero dispositivo.



sottovoci auspica una riappropriazione di aree negate nella città e una riflessione sui suoi possibili usi, spingendo a ripensare a quegli spazi che, a forza di essere di passaggio, hanno perso, ai nostri occhi, la propria forma e concretezza, finendo con cancellare tutti quegli individui che vivono in queste zone franche, riadattandole e riconvertendole ai tempi dell’abitare.







formazero (Davide Franceschini, Maurizio Giri, Antonio Venti) è un collettivo di artisti provenienti da diverse generazioni, formazioni e discipline. Il lavoro di formazero attiva una risemantizzazione degli spazi e delle pratiche di riuso del corpo urbano, attraverso la progettazione di strumenti di ricezione e di filtri drenanti in grado di restituire, attraverso la disgregazione, nuovi sensi. Gli strumenti di ricezione creati da formazero sono sempre delle elaborazioni a priori che definiscono azioni disciplinate sull’oggetto dell’analisi. Il risultato di questa analisi viene processato a posteriori e trasformato in opera, in materia relazionale. www.formazero.it





Produzione: Zoneattive per Enzimi 2006



Si ringrazia: Daniele Balit, Marco Berti, Stefano Campana, Massimiliano Mancini, Stefano ‘Flash’ Ranalli, One Group, F.P. Ferroni&Porrozzi, la Cooperativa ”Z59!” e l’A.P.S. “Sconfinando”



dedicato a zibi kaminski