Soul to Soul | Gigi Mariani & Jeemin Jamie Chung

Gigi Mariani nasce a Modena nel 1957. Affascinato dal mondo dell'oreficeria, inizia nel 1983 un apprendistato nello studio di un orafo locale e due anni dopo apre il proprio studio orafo indipendente. Durante questi anni, al tradizionale lavoro orafo affianca la pittura, in cui trova la libertà formale per esprimere se stesso. Alla continua ricerca di una strada per far incontrare il suo lavoro orafo e la sua pittura informale, nel 2009 segue un workshop sulla tecnica millennaria del niello, tenuto da Graziano Visintin e Maria Rosa Franzin. La scoperta del niello segna una svolta decisiva nella sua produzione artistica e Mariani è finalmente in grado di unire la sua passione orafa alla forza materica della sua pittura.

Jeemin Jamie Chung nasce nel 1983 a Seoul, Sud Corea. Si è laureata nel 2010 presso il Kookmin University College of Design di Seoul, nella sezione di Metalwork & Jewelry. Attraverso il suo lavoro di artista, Chung cerca di innescare cambiamenti emotivi e di trasformare i suoi valori e le sue convinzioni in una forma di gioiello artistico. Il volume di un'opera d'arte è un elemento cruciale nella sua pratica, poiché è un mezzo per manifestare visivamente le forme invisibili. L'artista cerca di tradurre in colori i suoi momenti emotivi e sentimenti vissuti. È interessante notare che Chung rappresenta la rigidità del metallo utilizzando vari colori per trasmettere un senso di morbidezza. L'artista spera che le sue opere incarnino qualcosa che esiste ma che non può essere toccato, inspirando il pubblico con nuove esperienze, percezioni e riflessioni.

L’esposizione “Soul to Soul | Gigi Mariani & Jeemin Jamie Chung” è dunque uno straordinario colloquio artistico e umano tra due spiriti, due artisti, due persone con culture, età, pensieri completamente differenti. In questo confronto emotivo e culturale, gli artisti si sono aperti, mettendosi al confronto senza paure, analizzando le differenze e le analogie tra le loro società, i metodi di lavoro, i sistemi educativi, le reazioni emotive agli eventi, le esperienze di vita, creando dei punti di contatto, dei punti rossi, che li uniscono, nonostante tutte le divergenze.
Il risultato di questo incredibile confronto durato oltre un anno è un’esposizione che racchiude in ogni opera l’essenza stessa dei nostri sentimenti umani, mostrando come indipendentemente dalle differenze culturali, l’essenza più intima e profonda della nostra umanità è unica e universale.

Inaugurazione in presenza di entrambi gli artisti.