Spazio Turismo inaugura a Bari una dimensione interamente dedicata all¹arte
ed alle sue molteplici raffigurazioni.
L¹Associazione culturale, nata da forti passioni ed altrettanti forti
intenti, desidera dare il via ad una serie di eventi-appuntamenti artistici
che possano soprattutto divenire luogo d¹incontro tra attori e spettatori in
uno scenario culturale innovativo e di più ampio respiro. Eventi senza
spazi, concezioni e classificazioni, dove tra il dire e il fare non ci sia
alcun mare, se non quello di una città volutamente scelta per il crescente
fermento di proposizioni e azioni. I luoghi più suggestivi di Bari a far da
scenario, inconsapevolmente naturale, ad arte rappresentata da artisti
pugliesi, nazionali e internazionali. Una serie di appuntamenti dove
raccontare e raccontarsi.
Ad aprire le kermesse artistiche sarà la mostra collettiva di arti
contemporanee: Lo Spazio Prima. Artisti pugliesi saranno chiamati ad
interpretare ³l¹inizio² in un gioco di forme benaugurale, in cui pittura e
fotografia saranno espressioni diverse di un unico sentire l¹arte attraverso
visioni materiche che si trasformano in presentazioni significative e
significanti. L¹ esposizione vuol essere lasciata all¹occhio attento, anche
se inesperto, del visitatore. Gli appuntamenti intendono difatti delineare
un percorso visivo e visibile, dove l¹arte e l¹artista possano dialogare con
un pubblico affascinato e affascinante a sua volta, autore egli stesso di
creazioni.
Collateralmente alla mostra, sarà organizzata la presentazione di un libro
edito da Rizzoli: ³La Cambusa. Storia d¹amore e di altre malattie².
³La Cambusa. Storia d'amore e di altre malattie², scritto a quattro mani dai
giovani autori pugliesi Tommy Dibari e Fabio Di Credico, pubblicato l'anno
scorso per una piccola casa editrice, è diventato un piccolo caso letterario
pugliese basato sul passaparola. Il romanzo fa parte della prestigiosa
collana 24/7, la stessa di Federico Moccia. È la prima volta che Rizzoli
scommette con "numeri" importanti su un'opera prima e su due autori pugliesi
(Dibari è di Barletta, Di Credico di Bari).
Volontà della mostra è creare un¹ interpretazione scevra da qualunque
vincolo oggettivo, per librarsi in una valutazione soggettiva ed intima.
Lo Spazio Prima è prima di tutto uno spazio aperto all¹arte, senza alcuna
definizione ne traduzione. Le opere, in un¹esposizione ³familiare², che
siano esse armoniose o dissonanti, solleciteranno l¹attenzione del
visitatore che sarà volutamente portata verso una diversità emozionale
creata dalla diversità stessa dei lavori artistici.