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Stanze segrete
Ultimati i lavori di restauro, l’Amministrazione di Monteciccardo intende riprendere con forza l’attività espositiva, dopo una serie di appuntamenti precedentemente dedicati a collezioni private
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Da diversi anni il Centro per l’Arte Contemporanea Il Conventino fa parte dello SPAC, il Circuito per l’arte contemporanea della Provincia di Pesaro e Urbino.
Aperto alla fine degli anni Ottanta come sede espositiva, Il Conventino ha acquisito nel tempo anche una propria collezione (frutto di donazioni degli artisti) che ad oggi ospita le opere di Hidetoshi Nagasawa, di Paolo Icaro, di Claudio Costa, fra gli altri.
Ultimati i lavori di restauro, l’Amministrazione di Monteciccardo intende riprendere con forza l’attività espositiva, dopo una serie di appuntamenti precedentemente dedicati a collezioni private.
Accordandosi a queste linee-guida, la mostra in programma per questa estate vuol essere un momento di grande rilevanza.
E’ in tal senso che gli artisti invitati, e le loro opere, intendono radicarsi sia negli spazi interni al Conventino, che rispetto allo spazio circostante, mantenendo di continuo aperto il fronte di non prevedibilità di ciò che si andrà a vedere, di sorpresa, di partecipazione, di gusto.
Come si vede scorrendo i nomi degli artisti invitati, le lingue sono assai diversificate (pittura, scultura, video; figurazioni di diverso genere, lingue astratte), e ciò è aspetto qualificante di “Stanze Segrete”, tenendo in ogni occasione aperta la finestra del ‘non-atteso’, qualificato sempre per il taglio di ‘qualità’ che deve segnare le arti visive.
Ciò, quindi, nel rapporto speciale che si determina fra “Stanze Segrete” ed il paesaggio in cui Il Conventino stesso è inserito.
Un paesaggio dolce e coeso (intatto, viene da dire), da cui vengono tratti gli stimoli necessari per portare a maturazione la coscienza del presente, di quel paesaggio in cui oggi viviamo, con diversa coscienza.
Di questo intende farsi carico il progetto critico che si avvia con la mostra in oggetto, e per le future eventuali occasioni in cui esso potrà svilupparsi.
“Stanze Segrete” è pensata e calibrata in tutto per Il Conventino, che si fa così allo stesso tempo contenitore e, insieme alle opere, veicolo prezioso di contenuto.
Tutto questo allora fa sì che il Centro per l’Arte Contemporanea Il Conventino non sia collocato in un’ipotetica isola felice –che in quanto tale non può avere respiro (o significato) nella contemporaneità-, ma sia anzi calato in pieno in un presente di pensieri, di linguaggi, di materiali che compiuti in Arte si trovano nelle condizioni di prendere le misure del pianeta in cui viviamo. Una chiave di lettura ‘aperta’, che si caratterizza poeticamente e polemicamente.
Proprio dal cuore di queste colline.
Aperto alla fine degli anni Ottanta come sede espositiva, Il Conventino ha acquisito nel tempo anche una propria collezione (frutto di donazioni degli artisti) che ad oggi ospita le opere di Hidetoshi Nagasawa, di Paolo Icaro, di Claudio Costa, fra gli altri.
Ultimati i lavori di restauro, l’Amministrazione di Monteciccardo intende riprendere con forza l’attività espositiva, dopo una serie di appuntamenti precedentemente dedicati a collezioni private.
Accordandosi a queste linee-guida, la mostra in programma per questa estate vuol essere un momento di grande rilevanza.
E’ in tal senso che gli artisti invitati, e le loro opere, intendono radicarsi sia negli spazi interni al Conventino, che rispetto allo spazio circostante, mantenendo di continuo aperto il fronte di non prevedibilità di ciò che si andrà a vedere, di sorpresa, di partecipazione, di gusto.
Come si vede scorrendo i nomi degli artisti invitati, le lingue sono assai diversificate (pittura, scultura, video; figurazioni di diverso genere, lingue astratte), e ciò è aspetto qualificante di “Stanze Segrete”, tenendo in ogni occasione aperta la finestra del ‘non-atteso’, qualificato sempre per il taglio di ‘qualità’ che deve segnare le arti visive.
Ciò, quindi, nel rapporto speciale che si determina fra “Stanze Segrete” ed il paesaggio in cui Il Conventino stesso è inserito.
Un paesaggio dolce e coeso (intatto, viene da dire), da cui vengono tratti gli stimoli necessari per portare a maturazione la coscienza del presente, di quel paesaggio in cui oggi viviamo, con diversa coscienza.
Di questo intende farsi carico il progetto critico che si avvia con la mostra in oggetto, e per le future eventuali occasioni in cui esso potrà svilupparsi.
“Stanze Segrete” è pensata e calibrata in tutto per Il Conventino, che si fa così allo stesso tempo contenitore e, insieme alle opere, veicolo prezioso di contenuto.
Tutto questo allora fa sì che il Centro per l’Arte Contemporanea Il Conventino non sia collocato in un’ipotetica isola felice –che in quanto tale non può avere respiro (o significato) nella contemporaneità-, ma sia anzi calato in pieno in un presente di pensieri, di linguaggi, di materiali che compiuti in Arte si trovano nelle condizioni di prendere le misure del pianeta in cui viviamo. Una chiave di lettura ‘aperta’, che si caratterizza poeticamente e polemicamente.
Proprio dal cuore di queste colline.
08
luglio 2006
Stanze segrete
Dall'otto luglio al 14 settembre 2006
arte contemporanea
Location
CENTRO PER L’ARTE CONTEMPORANEA IL CONVENTINO
Monteciccardo, Via Conventino, 3, (Pesaro E Urbino)
Monteciccardo, Via Conventino, 3, (Pesaro E Urbino)
Orario di apertura
18-20 (venerdì, sabato, domenica), e su appuntamento
Vernissage
8 Luglio 2006, ore 18
Autore
Curatore