Due artiste di nazionalità diverse, due sistemi costruttivi apparentemente opposti, due sguardi differenti che si legano in un codice di armonia discorde: Stefania Fabrizi e Susanne Kessler hanno lavorato su un’integrazione di esperienze collocate sul terreno condiviso di una scrittura che si fa disegno, pittura e immagine superando i confini culturali e geografici per comporre i termini di un nuovo linguaggio comune.
In questo dialogo articolato, le arti visive sono scelte da Kessler e Fabrizi come metafora e interpretazione della complessità, di cui scoprono una visione possibile nella fusione dei segni pittorici, nella sovrapposizione delle immagini e dei riferimenti iconici, in un mosaico che supera la frammentarietà per comporre una nuova, polimorfica visione del mondo, della sua forma sfuggente e della sua musica segreta.