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Stefano Calligaro – Tailgrab sculptures
Fondato su un processo progettuale anarchico ma organizzato secondo una logica di livelli successivi il lavoro di Calligaro s’intreccia con la visione dell’architettura contemporanea, con la musica elettronica e con tutti quei campi d’azione dove confluiscono energie multiple.
Comunicato stampa
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Se L’intuizione del mondo reale è un’estensione fisica illimitata in tutte le direzioni, seguendo questo presupposto, la scultura di Stefano Calligaro si addentra in uno spazio non regolato dalle leggi della prospettiva ma idealmente dilatato e potenzialmente infinito. Fondato su un processo progettuale anarchico ma organizzato secondo una logica di livelli successivi il lavoro di Calligaro s’intreccia con la visione dell’architettura contemporanea, con la musica elettronica e con tutti quei campi d’azione dove confluiscono energie multiple.
Le sculture per la mostra Tailgrab nascono dall’immagine degli skatepark, piste con pendenze e ostacoli utilizzati dagli skaters per le loro performance. Strutture architettoniche costruite per mettere in pratica le forme più assurde d’equilibrio, dove lo skater può attraversare lo spazio senza attrito e senza confini.
L’immagine degli skatepark e del movimento come principio generatore della forma costruiscono questi nuovi lavori che nascono mescolando codici, traiettorie, profili e slang.
Slow pipe, mental rocker, space grip, sungrab, spot, wallride e blunt sono piccole sculture realizzate pensando a quei luoghi; l’immagine si trasfigura in un assemblaggio di spigoli, superfici, piani inclinati e curve che convergono nella ricerca di un equilibrio generato da una forma irrazionale d’energia. Calligaro si concentra in se stesso, riflette sui procedimenti impiegati, sulle funzioni mentali e simultaneamente si sporge sul mondo penetrando lo spazio che lo circonda non modificandolo ma invadendolo con delle forme e dei colori.
Due grandi lavori bank (parete inclinata) ricalcano il perimetro in piano dello skaterpark di Los Osos in California. La linea di confine dello skatepark si trasforma in una superficie inclinata, sorretta da un elemento portante e instabile, una possibile rampa per evoluzioni che sfidano la forza di gravità.
Michela Arfiero
Le sculture per la mostra Tailgrab nascono dall’immagine degli skatepark, piste con pendenze e ostacoli utilizzati dagli skaters per le loro performance. Strutture architettoniche costruite per mettere in pratica le forme più assurde d’equilibrio, dove lo skater può attraversare lo spazio senza attrito e senza confini.
L’immagine degli skatepark e del movimento come principio generatore della forma costruiscono questi nuovi lavori che nascono mescolando codici, traiettorie, profili e slang.
Slow pipe, mental rocker, space grip, sungrab, spot, wallride e blunt sono piccole sculture realizzate pensando a quei luoghi; l’immagine si trasfigura in un assemblaggio di spigoli, superfici, piani inclinati e curve che convergono nella ricerca di un equilibrio generato da una forma irrazionale d’energia. Calligaro si concentra in se stesso, riflette sui procedimenti impiegati, sulle funzioni mentali e simultaneamente si sporge sul mondo penetrando lo spazio che lo circonda non modificandolo ma invadendolo con delle forme e dei colori.
Due grandi lavori bank (parete inclinata) ricalcano il perimetro in piano dello skaterpark di Los Osos in California. La linea di confine dello skatepark si trasforma in una superficie inclinata, sorretta da un elemento portante e instabile, una possibile rampa per evoluzioni che sfidano la forza di gravità.
Michela Arfiero
09
ottobre 2004
Stefano Calligaro – Tailgrab sculptures
Dal 09 ottobre al 10 dicembre 2004
arte contemporanea
Location
PERUGI ARTE CONTEMPORANEA
Padova, Via Giordano Bruno, 24b, (Padova)
Padova, Via Giordano Bruno, 24b, (Padova)
Orario di apertura
Monday - Saturday 2.30-8.30 pm - Mornings and holidays by appointment
Vernissage
9 Ottobre 2004, ore 18.30
Autore
Curatore