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Stefano Masili – Ispinas de su Dimòniu
Nascere, morire e poi rinascere questo il messaggio che l’artista dona al mondo perché la bellezza si possa trovare nella genuinità che la natura ci regala: le agavi
Comunicato stampa
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Ripetere lo stesso dipinto per qualcuno potrebbe sembrare noioso, questo di sicuro non è il caso del pittore Stefano Masili che ha effettuato uno studio meticoloso sulle Agavi, soggetto preferito dall’artista.
Masili è innamorato della sua terra natia e attraverso i suoi quadri ne trasmette il carattere forte degli abitanti, costretti da sempre ad emigrare per sopravvivere e quindi ad adattarsi a nuove situazioni
proprio come fanno le piante che dipinge.
Nello studio il pittore parte dall’analisi del mito raffigurato dal personaggio di Agave, una Baccante di Dioniso che nel suo delirio di ebbrezza colpisce a morte il proprio figlio, Penteo, credendolo un
mostro e ne porta la testa in trionfo mettendola sulla sommità di un bastone, contrapponendole la metafora della vita in cui la madre può morire mettendo al mondo il figlio; ma si intravede anche e
soprattutto il percorso creativo dell’artista che, partito dalla contestualizzazione della pianta nel territorio in cui vive, ne analizza, attraverso un percorso certosino, ogni minimo particolare. Quindi la
spoglia di ogni materialità pleonastica, lasciandola alla sua natura originale che è il colore.
Dall’origine alla compiutezza e poi il come back a ciò che l’ha generata, il file rouge della vita che Masili interpreta magistralmente con le sue opere dedicate ad una pianta che, apparentemente, agli occhi dei distratti potrebbe mostrarsi semplice e grossolana ma che, nella visione del pittore, mostra tutte le sue potenzialità.
Nascere, morire e poi rinascere questo il messaggio che l’artista dona al mondo perché la bellezza si possa trovare nella genuinità che la natura ci regala: le agavi.
Claudio Moica
Le mie opere si sono articolate nel tempo secondo sequenze narrative, ma è il ciclo delle Agavi, il progetto a cui sto lavorando da diverso tempo. Non si sceglie un progetto ma è lui che ti sceglie.
Delle agavi ho subito la fascinazione ed ho sentito la necessità impellente di raccontare l'altalena di emozioni e sensazioni che mi perseguitano.
Seduzioni, inganni, percezioni di foglie carnose accartocciate e riarse, radici e spine legnose, danza elegante di luci, toni e mezzi toni di verdi turchesi. Sintesi di agavi ridotte a fibre essenziali.
Nate dall’acqua, dai colori azzurro cobalto e verde mare per poi morire bruciate nell’arsura della terra, dai colori fuoco metallo, gli aranci e i rossi cadmio.
Insomma AGAVI...
Numerose sono le personali che mi hanno visto ospite in luoghi di prestigio ed importanti Sale Museali in Sardegna, Italia, Francia e Germania. Di me si sono occupati più volte Media, Critici e Storici dell'Arte.
Le mie Opere sono presenti sia in Collezioni Pubbliche che Private.
A Ojos de pighe at sa notte Occhi di pece ha la notte
che sazos acutados d’ispinas de dimónios. come aculei pungenti di agave.
S’incurcuddit sa Luna Si rintana la Luna
e su ‘entu ‘e sa Morte, e il vento della Morte,
che lambridu ingordo
su sàmbene li surzit le succhia il sangue
cun arroghidos tùncidos de tonca. con rauchi gemiti di assiolo.
Antonino Rubattu
Masili è innamorato della sua terra natia e attraverso i suoi quadri ne trasmette il carattere forte degli abitanti, costretti da sempre ad emigrare per sopravvivere e quindi ad adattarsi a nuove situazioni
proprio come fanno le piante che dipinge.
Nello studio il pittore parte dall’analisi del mito raffigurato dal personaggio di Agave, una Baccante di Dioniso che nel suo delirio di ebbrezza colpisce a morte il proprio figlio, Penteo, credendolo un
mostro e ne porta la testa in trionfo mettendola sulla sommità di un bastone, contrapponendole la metafora della vita in cui la madre può morire mettendo al mondo il figlio; ma si intravede anche e
soprattutto il percorso creativo dell’artista che, partito dalla contestualizzazione della pianta nel territorio in cui vive, ne analizza, attraverso un percorso certosino, ogni minimo particolare. Quindi la
spoglia di ogni materialità pleonastica, lasciandola alla sua natura originale che è il colore.
Dall’origine alla compiutezza e poi il come back a ciò che l’ha generata, il file rouge della vita che Masili interpreta magistralmente con le sue opere dedicate ad una pianta che, apparentemente, agli occhi dei distratti potrebbe mostrarsi semplice e grossolana ma che, nella visione del pittore, mostra tutte le sue potenzialità.
Nascere, morire e poi rinascere questo il messaggio che l’artista dona al mondo perché la bellezza si possa trovare nella genuinità che la natura ci regala: le agavi.
Claudio Moica
Le mie opere si sono articolate nel tempo secondo sequenze narrative, ma è il ciclo delle Agavi, il progetto a cui sto lavorando da diverso tempo. Non si sceglie un progetto ma è lui che ti sceglie.
Delle agavi ho subito la fascinazione ed ho sentito la necessità impellente di raccontare l'altalena di emozioni e sensazioni che mi perseguitano.
Seduzioni, inganni, percezioni di foglie carnose accartocciate e riarse, radici e spine legnose, danza elegante di luci, toni e mezzi toni di verdi turchesi. Sintesi di agavi ridotte a fibre essenziali.
Nate dall’acqua, dai colori azzurro cobalto e verde mare per poi morire bruciate nell’arsura della terra, dai colori fuoco metallo, gli aranci e i rossi cadmio.
Insomma AGAVI...
Numerose sono le personali che mi hanno visto ospite in luoghi di prestigio ed importanti Sale Museali in Sardegna, Italia, Francia e Germania. Di me si sono occupati più volte Media, Critici e Storici dell'Arte.
Le mie Opere sono presenti sia in Collezioni Pubbliche che Private.
A Ojos de pighe at sa notte Occhi di pece ha la notte
che sazos acutados d’ispinas de dimónios. come aculei pungenti di agave.
S’incurcuddit sa Luna Si rintana la Luna
e su ‘entu ‘e sa Morte, e il vento della Morte,
che lambridu ingordo
su sàmbene li surzit le succhia il sangue
cun arroghidos tùncidos de tonca. con rauchi gemiti di assiolo.
Antonino Rubattu
08
luglio 2017
Stefano Masili – Ispinas de su Dimòniu
Dall'otto al 28 luglio 2017
arte contemporanea
Location
INSPIRATION GALLERY
Loiri Porto San Paolo, Piazzetta Gramsci, 11, (Olbia-tempio)
Loiri Porto San Paolo, Piazzetta Gramsci, 11, (Olbia-tempio)
Orario di apertura
dalle 21 alle 23
Vernissage
8 Luglio 2017, ore 19.30
Autore
Curatore