Sabato 10 settembre, alle ore 18.00, alla Galleria dell’Immagine di Rimini, si inaugura una mostra personale di Stefano Mina. L’esposizione, dal titolo “Animus” presenta alcune tavole acriliche raffiguranti pseudo-nuvole a loro volta pseudo- specchi della nostra anima. In questo viaggio immaginario, spirituale, oltre il vero oltre il reale l’artista ci invita a seguirlo con gli occhi verso il cielo, anzi con “la testa tra le nuvole”.

Alle ore 18.30 seguirà un intervento musicale di Fabio Mina (flauto), Danilo Rinaldi (percussioni), Alice Miniutti (violino), Elia Scarponi (contrabbasso). Il giovane quartetto eseguirà brani di propria composizione.


(…) L’acrilico è un colore duro, come rime dal suono aspro: sulla tavola si lascia plasmare quel poco che basta per fare apparire ciò che occorre, poi non concede spazio a ripensamenti.
Sono state le nuvole.
Sono state loro a scegliere di essere evocate, figure tremolanti nel bacile dell’indovino. Come se il pubblico di un teatro all’aperto alzasse lo sguardo dagli attori, per fare del fondale notturno il vero palcoscenico, dove queste nubi prepotenti si rappresentano (…).
(…) Dal nero al giallo. Giallo senza oro sulle nuvole umide del mattino, fredde e solenni di vibrato nei loro echi. Gli occhi sono pieni di luce che filtra attraverso le trasparenze opache, non sono certi di non essersi persi qualcosa; nessuno è sicuro che questo sia davvero il finale. (Fabrizio Loffredo)


Stefano Mina è nato a Rimini il 13 dicembre del 1957, dove vive e lavora “con lentezza ma con grande ostinazione”.
“Non sono tanti coloro che hanno scritto del mio lavoro ma a quei pochi devo la mia sincera amicizia e profonda gratitudine certo del loro affetto e della loro stima.” (Stefano Mina)

Invidio- ma non so se è invidia- coloro dei quali si può scrivere una biografia, o che possono scrivere la propria. (Fernando Pessoa)