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Stefano Puleo – La realtà sospesa
Le opere in mostra, circa venti, illustrano il percorso magistrale di questo artista italiano.Un realismo magico il suo, temi di una realtà poetica, paesaggi e figure inondati di una bellezza solare e di colori caldi, mediterranei.
Comunicato stampa
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La mostra dal titolo “La realtà sospesa”, che rientra in un progetto artistico internazionale, “Perlustrazioni ”, ideato e diretto dal Prof. Carlo Franza per il Circolo della Stampa di Milano, focalizza l’attenzione su taluni artefici della ricerca artistica non solo italiana ma internazionale. L’esposizione curata dal Prof. Carlo Franza, illustre Storico dell’Arte di piano internazionale, che firma anche il testo in catalogo, riunisce oltre venti dipinti di Stefano Puleo, taluni provenienti da collezioni private e pubbliche, che illustrano il percorso magistrale di questo singolare artista italiano, rappresentativo non solo del panorama nazionale, ma internazionale.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Per una consuetudine che gli appartiene, volta a scrutare curiosamente il vero, insieme alla ricerca costante, instancabile, mirata, dei modi dell’espressione più vari, Stefano Puleo, figura emblematica della nuova pittura italiana, giunge oggi, nella fase più matura del suo percorso, a fare il punto del suo naturalismo cosmico e mitico, e d’una riscoperta di realismo magico in grado di apportare un capitolo importante all’arte italiana contemporanea.
Allo schema classico del racconto diaristico di una terra tutta siciliana, nonostante la modernità a tutta prova dell’ispirazione, si accompagna il riecheggiare di quell’aura di favola, quel senso incantato di lezione proustiana, di ricerca sentimentale, che circola e avvolge le figure, da sempre oggettivo mondo rappresentato come poetica dell’occasione e come misurabilità del contatto fra uomo e natura.
E’ da questo scelta che nasce il mito della sensazione, nel ricreare piccoli miti analogici, nel vivacizzare una natura vissuta e integralmente fatta memoria, nel porgere una realtà sospesa, fantastica, magica, fatta di accensioni e di classica esemplare nostalgia per un eden, un paradiso perduto e insieme ritrovato. Tutto si avvia attraverso un accento di confidenza con la realtà, di trattenuta elegia, di clima che in parte da Guttuso, Migneco, Purificato e altri discende, e più ancora dalla scuola romana e da una sorta di barocco, un clima che nella pittura del nostro artista ondeggia fra l’assorta cadenza classica e una vena fantasista di delicato sapore barocco. E diremmo, per tutto ciò e per i toni di colore, e per la luce che in ogni tela si scioglie par quasi di leggervi il fascino di quell’esuberante personalità che è stata Scipione, con tutte le accensioni timbriche, solari e vitalistiche.
Ora i temi di questa poetica e di questa pittura mordono la realtà, con l’ansia di rendere pienamente una sorta di verginità della terra, quell’intatto volto invaso da una luce salvifica, da una lucentezza e da un chiarore che non rimane mai in superficie ma scava tra paesaggi e figure per individuarne il fondo segreto e scoprirne le più sottili relazioni.
La sapienza e la maestria di Stefano Puleo nell’uso del colore è innegabile, che non si adegua mai al grezzo folclore, ma ad un mondo, tutto meridionale, di riecheggiamento nostalgico della natura specie siciliana, carica di fatalismo, di stupore e di attesa.Una Sicilia spaziata nelle sue dimensioni di bellezza solare, animata da splendidi mitici paesaggi, perenne nella sua plastica classicità descritta sia nel disegno che nell’ellenica raffigurazione delle modelle dipinte, fermate nell’assedio del corpo e della carne che si mostra incendiata.
Il tema femminile fortemente mutuato di mediterraneità e capace di intonarsi grandiosamente e stilisticamente sui percorsi di altri artisti significativi fra otto e novecento, hanno portato Puleo a farsi naturale erede di una figurazione che tra secondo e terzo millennio si certifica sia come spaccato di una pittura tutta italiana capace di resistere a ogni moda, che a incorniciare un’alta idea dell’arte dove messaggio, tecnica, poesia e romanticismo illuminano questi affreschi di colore con sapienza d’antico.
La puntualizzazione coloristica che coglie certi aspetti della natura estiva, specie quelle ore del meriggio che si distendono e avvolgono cose, uomini e animali nella loro moribonda dolcezza, tutto porta alla virtù poetica del fatto evocato, a uno stato sognante che è illuminazione, lampo di conoscenza.
Per Stefano Puleo, essere tornato a rappresentare e dipingere i grandi temi della vita, con un gusto tutto occidentale, illuminandoli di una viva luce umana, compreso l’affondo sul sacro con le crocifissioni, ove descrive la storia attraverso i segni dello smarrimento, dell’invocazione e della speranza; è voluto dire inventarsi un nuovo realismo che non può nascere che dalla tendenza a trasformare la rivolta dell’arte moderna borghese in rivoluzione integrale dell’arte stessa sul terreno delle nuove prospettive dell’avvenire umano, segnale e bandiera di autentica espressività della sua pittura”.
Biografia dell’artista
Nasce ad Acitrezza in provincia di Catania il 29 Maggio 1950.Il primo approccio con la pittura risale all’adolescenza, quando ha modo di vedere da vicino opere di grandi maestri come Guttuso, Migneco, Barbaro, Mirabella e molti altri che nei primi anni sessanta partecipavano al Premio Acitrezza. Nel 1964 si iscrive al Liceo Artistico di Catania.All’anno 1966 risale il suo esordio artistico esponendo in collettive e partecipando a numerosi premi. In quel periodo la sua produzione comprende soprattutto disegni e piccole sculture.La sua prima personale è nel 1970, alla galleria G7 di Catania. Lo stesso anno visita diverse città europee, si ferma per un periodo ad Oslo dove ha modo conoscere le opere di E. Munch, ma è tutto il periodo storico dell’espressionismo che attirerà il suo interesse. Visita Berlino e Dresda.
1972 - Mostra di cento disegni all’Accademia Zelantea di Acireale.
Personale alla galleria La Vite di Catania nel 1974, dove espone 40 disegni, iniziando un sodalizio che lo ha portato a realizzare in due anni 30 incisioni, parte delle quali vengono esposte lo stesso anno alla galleria Underground di Giarre.
1976 - Mostra di dipinti, disegni e sculture alla galleria La Vite di Catania ed alla galleria Volto S. Luca di Verona dove vengono esposti 100 disegni.
Nel 1980 viene chiamato da Giuseppe Fava a collaborare alla redazione del Giornale del Sud, realizzando per la testata disegni di satira politica e satiro grotteschi. Lo stesso anno personale alla galleria La Vite di Catania ed alla galleria Ghelfi di Verona.
Espone nel 1981 alla galleria Gregoriana di Roma ed alla galleria Lo Scudo di Verona, dove viene presentata la cartella “Il Circo” con presentazione di J.P. Jouvet delle edizioni Gibralfaro. Viene edita dalle edizioni LaVite di Catania la cartella di acqueforti “Omaggio a Rudy de Cadaval“ con scritto di Domenico Cara. Partecipa al Premio Ibla Mediterraneo e viene segnalato al Premio nuova generazione.
1982 personale alla galleria S. Luca di Verona e Ghelfi Montecatini, dove viene presentata la monografia di dipinti “Stefano Puleo“ delle edizioni Ghelfi di Verona.
Personale di dipinti, disegni, incisioni nel 1983 alla galleria S. Luca di Verona.
1984 espone alla Expo Arte di Bari.
1985 personale alla galleria La Vite di Catania.
1986 espone alla galleria Ghelfi di Verona dove viene presentata la monografia “Stefano Puleo Acquarelli” edita dalla Ediarte di Milano a cura di Dario Colnago.
1987 è presente con una personale al Bidart di Bergamo.
1991 viene pubblicata la monografia “Stefano Puleo” delle edizioni La Vite di Catania con testo di Dario Micacchi, lo stesso anno è presente al IV Bidart di Bergamo.
1992 personale alla galleria Faustini di Firenze, alla galleria Meridiana di Verona, alla galleria 10 di Maratea, alla galleria Marconi di Forte dei Marmi, alla galleria Meceden di Milazzo.
Il Comune di Laives (BZ) promuove una personale a cura della galleria Faustini di Firenze.
1993 è presente all’Arte fiera di Bologna ed alla Expo Arte di Bari.
1994 personale al Palazzo Fizzarotti di Bari, alla Mediarte Art Gallery di Roma, alla galleria Il Pozzo di Bellinzona.
1996 personale alla galleria Marconi di Forte dei Marmi, galleria Faustini di Firenze, galleria La Vite di Catania.
1998 personale alla galleria Ars Italica di Milano, alla ex Chiesa del Carmine di Taormina, nella Chiesa di Santacroce a Brisighella, collettiva itinerante “La Sicilia è un arcipelago” Roma, New Jork, Palermo e Messina.
Nel 1999 vengono organizzate personali al Convento dei Benedettini di Alghero, alla galleria Ramundo di Vasto, alla galleria Perlini di Reggio Calabria, alla Expo Arte di Bari.
Invitato alla Manifestazione “Una modella per l’arte” Riccione - Riceve il Premio città di Riccione.
2000 personale alla Artexpo di New York, Alla Tesion Telekommunikation di Stoccarda, alla Galerie 4 di Friburgo.
Nel 2001 è presente alla Expo Arte di Bari, Arte Expo Udine, Arte Padova 2001. Viene presentata al Circolo della stampa di Milano la monografia “Puleo” edita dalle edizioni d’arte TèCNE a cura di Domenico Montalto. Personale alla galleria Lazzaro di Milano.
Nel 2002 gli vengono assegnati il Premio Pulchra Ecclesia, rassegna di arti per lo spazio sacro a Montichiari (BS) ed il Premio Internazionale Cartagine ad Hammamet (Tunisi).
2003 - Personale a Palazzo dei Normanni, Palermo.
2005 - Personale alla galleria Sangiorgio, Milano.
2006 -Partecipazione a: Luxury & yachts -Verona, Nonsolotarli- Roma. Antiquari a Bari- Bari, Cremona antiquaria -Cremona
2007 - Personale a Palazzo Robellini a cura del Comune di Acqui Terme - Acqui Terme ed a Bruxelles (Novembre) sede del Parlamento Europeo.
2008 -Personale presso la galleria d’arte Piemonte Artistico Culturale Torino - Catalogo edito Mondadori.
2009 - Personale “La realtà sospesa” a cura del Prof. Carlo Franza al Circolo della Stampa di Milano, con catalogo della Silvia Editrice.
2009 - Vincitore della XXI edizione del Premio delle Arti Premio della Cultura (Premio della Critica), Milano, su segnalazione del Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
Scrive Carlo Franza nel testo: “Per una consuetudine che gli appartiene, volta a scrutare curiosamente il vero, insieme alla ricerca costante, instancabile, mirata, dei modi dell’espressione più vari, Stefano Puleo, figura emblematica della nuova pittura italiana, giunge oggi, nella fase più matura del suo percorso, a fare il punto del suo naturalismo cosmico e mitico, e d’una riscoperta di realismo magico in grado di apportare un capitolo importante all’arte italiana contemporanea.
Allo schema classico del racconto diaristico di una terra tutta siciliana, nonostante la modernità a tutta prova dell’ispirazione, si accompagna il riecheggiare di quell’aura di favola, quel senso incantato di lezione proustiana, di ricerca sentimentale, che circola e avvolge le figure, da sempre oggettivo mondo rappresentato come poetica dell’occasione e come misurabilità del contatto fra uomo e natura.
E’ da questo scelta che nasce il mito della sensazione, nel ricreare piccoli miti analogici, nel vivacizzare una natura vissuta e integralmente fatta memoria, nel porgere una realtà sospesa, fantastica, magica, fatta di accensioni e di classica esemplare nostalgia per un eden, un paradiso perduto e insieme ritrovato. Tutto si avvia attraverso un accento di confidenza con la realtà, di trattenuta elegia, di clima che in parte da Guttuso, Migneco, Purificato e altri discende, e più ancora dalla scuola romana e da una sorta di barocco, un clima che nella pittura del nostro artista ondeggia fra l’assorta cadenza classica e una vena fantasista di delicato sapore barocco. E diremmo, per tutto ciò e per i toni di colore, e per la luce che in ogni tela si scioglie par quasi di leggervi il fascino di quell’esuberante personalità che è stata Scipione, con tutte le accensioni timbriche, solari e vitalistiche.
Ora i temi di questa poetica e di questa pittura mordono la realtà, con l’ansia di rendere pienamente una sorta di verginità della terra, quell’intatto volto invaso da una luce salvifica, da una lucentezza e da un chiarore che non rimane mai in superficie ma scava tra paesaggi e figure per individuarne il fondo segreto e scoprirne le più sottili relazioni.
La sapienza e la maestria di Stefano Puleo nell’uso del colore è innegabile, che non si adegua mai al grezzo folclore, ma ad un mondo, tutto meridionale, di riecheggiamento nostalgico della natura specie siciliana, carica di fatalismo, di stupore e di attesa.Una Sicilia spaziata nelle sue dimensioni di bellezza solare, animata da splendidi mitici paesaggi, perenne nella sua plastica classicità descritta sia nel disegno che nell’ellenica raffigurazione delle modelle dipinte, fermate nell’assedio del corpo e della carne che si mostra incendiata.
Il tema femminile fortemente mutuato di mediterraneità e capace di intonarsi grandiosamente e stilisticamente sui percorsi di altri artisti significativi fra otto e novecento, hanno portato Puleo a farsi naturale erede di una figurazione che tra secondo e terzo millennio si certifica sia come spaccato di una pittura tutta italiana capace di resistere a ogni moda, che a incorniciare un’alta idea dell’arte dove messaggio, tecnica, poesia e romanticismo illuminano questi affreschi di colore con sapienza d’antico.
La puntualizzazione coloristica che coglie certi aspetti della natura estiva, specie quelle ore del meriggio che si distendono e avvolgono cose, uomini e animali nella loro moribonda dolcezza, tutto porta alla virtù poetica del fatto evocato, a uno stato sognante che è illuminazione, lampo di conoscenza.
Per Stefano Puleo, essere tornato a rappresentare e dipingere i grandi temi della vita, con un gusto tutto occidentale, illuminandoli di una viva luce umana, compreso l’affondo sul sacro con le crocifissioni, ove descrive la storia attraverso i segni dello smarrimento, dell’invocazione e della speranza; è voluto dire inventarsi un nuovo realismo che non può nascere che dalla tendenza a trasformare la rivolta dell’arte moderna borghese in rivoluzione integrale dell’arte stessa sul terreno delle nuove prospettive dell’avvenire umano, segnale e bandiera di autentica espressività della sua pittura”.
Biografia dell’artista
Nasce ad Acitrezza in provincia di Catania il 29 Maggio 1950.Il primo approccio con la pittura risale all’adolescenza, quando ha modo di vedere da vicino opere di grandi maestri come Guttuso, Migneco, Barbaro, Mirabella e molti altri che nei primi anni sessanta partecipavano al Premio Acitrezza. Nel 1964 si iscrive al Liceo Artistico di Catania.All’anno 1966 risale il suo esordio artistico esponendo in collettive e partecipando a numerosi premi. In quel periodo la sua produzione comprende soprattutto disegni e piccole sculture.La sua prima personale è nel 1970, alla galleria G7 di Catania. Lo stesso anno visita diverse città europee, si ferma per un periodo ad Oslo dove ha modo conoscere le opere di E. Munch, ma è tutto il periodo storico dell’espressionismo che attirerà il suo interesse. Visita Berlino e Dresda.
1972 - Mostra di cento disegni all’Accademia Zelantea di Acireale.
Personale alla galleria La Vite di Catania nel 1974, dove espone 40 disegni, iniziando un sodalizio che lo ha portato a realizzare in due anni 30 incisioni, parte delle quali vengono esposte lo stesso anno alla galleria Underground di Giarre.
1976 - Mostra di dipinti, disegni e sculture alla galleria La Vite di Catania ed alla galleria Volto S. Luca di Verona dove vengono esposti 100 disegni.
Nel 1980 viene chiamato da Giuseppe Fava a collaborare alla redazione del Giornale del Sud, realizzando per la testata disegni di satira politica e satiro grotteschi. Lo stesso anno personale alla galleria La Vite di Catania ed alla galleria Ghelfi di Verona.
Espone nel 1981 alla galleria Gregoriana di Roma ed alla galleria Lo Scudo di Verona, dove viene presentata la cartella “Il Circo” con presentazione di J.P. Jouvet delle edizioni Gibralfaro. Viene edita dalle edizioni LaVite di Catania la cartella di acqueforti “Omaggio a Rudy de Cadaval“ con scritto di Domenico Cara. Partecipa al Premio Ibla Mediterraneo e viene segnalato al Premio nuova generazione.
1982 personale alla galleria S. Luca di Verona e Ghelfi Montecatini, dove viene presentata la monografia di dipinti “Stefano Puleo“ delle edizioni Ghelfi di Verona.
Personale di dipinti, disegni, incisioni nel 1983 alla galleria S. Luca di Verona.
1984 espone alla Expo Arte di Bari.
1985 personale alla galleria La Vite di Catania.
1986 espone alla galleria Ghelfi di Verona dove viene presentata la monografia “Stefano Puleo Acquarelli” edita dalla Ediarte di Milano a cura di Dario Colnago.
1987 è presente con una personale al Bidart di Bergamo.
1991 viene pubblicata la monografia “Stefano Puleo” delle edizioni La Vite di Catania con testo di Dario Micacchi, lo stesso anno è presente al IV Bidart di Bergamo.
1992 personale alla galleria Faustini di Firenze, alla galleria Meridiana di Verona, alla galleria 10 di Maratea, alla galleria Marconi di Forte dei Marmi, alla galleria Meceden di Milazzo.
Il Comune di Laives (BZ) promuove una personale a cura della galleria Faustini di Firenze.
1993 è presente all’Arte fiera di Bologna ed alla Expo Arte di Bari.
1994 personale al Palazzo Fizzarotti di Bari, alla Mediarte Art Gallery di Roma, alla galleria Il Pozzo di Bellinzona.
1996 personale alla galleria Marconi di Forte dei Marmi, galleria Faustini di Firenze, galleria La Vite di Catania.
1998 personale alla galleria Ars Italica di Milano, alla ex Chiesa del Carmine di Taormina, nella Chiesa di Santacroce a Brisighella, collettiva itinerante “La Sicilia è un arcipelago” Roma, New Jork, Palermo e Messina.
Nel 1999 vengono organizzate personali al Convento dei Benedettini di Alghero, alla galleria Ramundo di Vasto, alla galleria Perlini di Reggio Calabria, alla Expo Arte di Bari.
Invitato alla Manifestazione “Una modella per l’arte” Riccione - Riceve il Premio città di Riccione.
2000 personale alla Artexpo di New York, Alla Tesion Telekommunikation di Stoccarda, alla Galerie 4 di Friburgo.
Nel 2001 è presente alla Expo Arte di Bari, Arte Expo Udine, Arte Padova 2001. Viene presentata al Circolo della stampa di Milano la monografia “Puleo” edita dalle edizioni d’arte TèCNE a cura di Domenico Montalto. Personale alla galleria Lazzaro di Milano.
Nel 2002 gli vengono assegnati il Premio Pulchra Ecclesia, rassegna di arti per lo spazio sacro a Montichiari (BS) ed il Premio Internazionale Cartagine ad Hammamet (Tunisi).
2003 - Personale a Palazzo dei Normanni, Palermo.
2005 - Personale alla galleria Sangiorgio, Milano.
2006 -Partecipazione a: Luxury & yachts -Verona, Nonsolotarli- Roma. Antiquari a Bari- Bari, Cremona antiquaria -Cremona
2007 - Personale a Palazzo Robellini a cura del Comune di Acqui Terme - Acqui Terme ed a Bruxelles (Novembre) sede del Parlamento Europeo.
2008 -Personale presso la galleria d’arte Piemonte Artistico Culturale Torino - Catalogo edito Mondadori.
2009 - Personale “La realtà sospesa” a cura del Prof. Carlo Franza al Circolo della Stampa di Milano, con catalogo della Silvia Editrice.
2009 - Vincitore della XXI edizione del Premio delle Arti Premio della Cultura (Premio della Critica), Milano, su segnalazione del Prof. Carlo Franza.
Biografia del curatore
Carlo Franza, nato nel 1949, è uno Storico dell’Arte Moderna e Contemporanea, italiano. Critico d’Arte. E’ vissuto a Roma dal 1959 al 1980 dove ha studiato e conseguito tre lauree all’Università Statale La Sapienza (Lettere, Filosofia e Sociologia). Si è laureato con Giulio Carlo Argan di cui è stato allievo e Assistente. Dal 1980 è a Milano dove tuttora risiede. Professore Straordinario di Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea, Ordinario di Lingua e Letteratura Italiana. Visiting Professor nell’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano e in altre numerose Università estere. Docente nel Master Universitario “Management e Valorizzazione dei Beni Culturali” allo IED di Milano. E’ stato indicato dal “Times” fra i dieci critici d’arte più importanti d’Europa. Giornalista, critico d’arte dal 1974 a Il Giornale di Indro Montanelli, oggi a Libero fondato e diretto da Vittorio Feltri. E’ fondatore e direttore del MIMAC della Fondazione Don Tonino Bello. Ha al suo attivo decine di libri fondamentali e migliaia di pubblicazioni e cataloghi con presentazioni di mostre. Si è interessato dei più importanti artisti del mondo dei quali ne ha curato prestigiosissime mostre. Dal 2001al 2007 è stato Consulente del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Ha vinto per il Giornalismo e la Critica d’Arte il Premio Cortina nel 1994, il Premio Saint Vincent nel 1995, il Premio Bormio nel 1996, il Premio Milano nel 1998, e il Premio delle Arti Premio della Cultura nel 2000, di cui è presidente di giuria dal 2001.
28
novembre 2009
Stefano Puleo – La realtà sospesa
Dal 28 novembre al 22 dicembre 2009
arte contemporanea
Location
CIRCOLO DELLA STAMPA – PALAZZO BOCCONI
Milano, Corso Venezia, 48, (Milano)
Milano, Corso Venezia, 48, (Milano)
Orario di apertura
da lunedì a sabato ore 9-19, ore 16-19 su appuntamento
Vernissage
28 Novembre 2009, ore 18.00
Editore
SILVIA EDITRICE
Autore
Curatore