La mostra, con le opere di Stefano Ricci e di Michelangelo Setola, sarà composta da disegni, un libro a leporello lungo otto metri e incisioni di piccolo e grande formato.

Le opere esposte sono state realizzate durante la residenza dei due artisti negli spazi della Galleria.
Il lavoro li ha visti impegnati nella riflessione sul fenomeno migratorio, riconosciuto in ogni essere vivente, dagli animali, alle piante, sino agli esseri umani.

In un momento storico in cui il diritto allo spostamento viene negato, la migrazione diventa oggetto di riflessione e viene descritta dai due artisti nella sua veste più genuina e autentica.
Rappresentata priva di qualsiasi sovrastruttura, nel suo aspetto più primordiale e istintuale, essa rivela la sua naturale irrefrenabilità.


Stefano Ricci, artista bolognese, vive e lavora ad Amburgo, dove è docente di disegno presso l’Università di Arti Applicate. Da qualche anno insegna al corso specialistico di illustrazione dell' Accademia di Belle Arti di Bologna. Artista eclettico, pittore, grafico, illustratore, fumettista, dal 2003 è direttore artistico di "Bianco e nero" rivista del Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e docente del corso di fumetto e grafica contemporanea al D.A.M.S. dell’Università degli Studi di Udine.
Sin dal 1985 pubblica su stampa periodica e editoriale in Italia e all’ estero (fra cui "la Repubblica", "il manifesto", "Panorama", Mondadori, Rizzoli, Einaudi, Salani).

Michelangelo Setola, artista emiliano, è uno dei disegnatori più influenti nella scena del fumetto contemporaneo europeo. È membro fondatore di Canicola, gruppo di avanguardia con risonanza internazionale e che promuove la cultura del fumetto attraverso un progetto editoriale, esposizioni, workshop, laboratori per bambini.
A contraddistinguere l’artista, la precisione e la cura per il dettaglio, una tensione che genera
continuamente nuovi spunti narrativi: con il suo segno a grafite esile e minuzioso riesce a unire nel gesto la potenza dell’incisione con un tratto fatto di tremolii e continui ripensamenti.