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Steve Danzig – Un_place
La mostra dal titolo UN_PLACE, prima personale dell’artista australiano in Italia, presenta lavori fotografici e un video in quadrupla proiezione. Nel curriculum di Danzig anche collaborazioni con Peter Greenaway
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Alla KGALLERY di Legnano (MI), si inaugura il prossimo 11 ottobre la prima personale italiana dell'artista australiano, residente a Londra, Steve Danzig. La mostra, intitolata UN_PLACE,
presenta lavori fotografici e un video in quadrupla proiezione.
Dall’intervista di Marco Calini a Steve Danzig contenuta nel catalogo, edizione 100, della mostra:
MC: UN_PLACES come i luoghi di tutte le negazioni possibili (sconosciuti, irreali…); sono comunque luoghi umani, vista la natura contraddittoria e stratificata dell’uomo?
SD: Questi sono sostanzialmente “luoghi umani” benché siano costituiti da ambienti virtuali. I sentimenti, le convinzioni, gli avvenimenti e le idee costituiscono l’esperienza umana. Come tale la natura umana è combattuta fra istinto e ragione per dare una forma alla realtà. Nel fare questo adattiamo diverse personalità, quasi come un meccanismo imitativo in grado di filtrare ogni tipo di esperienza data. Alcune di queste personalità restano nascoste nella nostra psiche per ragioni diverse, siano esse culturali, religiose o sociali, compreso la fondamentale esigenza di sopravvivere. Queste esperienze si trasformano poi nelle nostre storie, che contribuiscono a delimitare il nostro spazio psicologico e il nostro bagaglio di convinzioni. Noi abbiamo a che fare con una quantità enorme di informazioni provenienti dai media e dalla cultura popolare. Questo patrimonio di informazioni si presenta mimetizzato e si espande come un virus attraverso molti differenti canali elettronici. Questa velocità di cambiamento può letteralmente stravolgere le nostre convinzioni nell’arco di una notte. L’Un_place diventa una manifestazione della realtà, un’esplorazione di come ci muoviamo o, metaforicamente, un progetto di noi stessi all’interno del paesaggio sociale.
MC: Io non credo tu crei un altro mondo, piuttosto dai forma a un mondo che, con la fotografia tradizionale, non vedremmo: è lo stesso percorso seguito dalla pittura a partire dal ‘900?
SD: L’impianto concettuale è filosofico. Figurativa o non figurativa, l’arte ha sempre imitato la vita. L’idea del Pittoricismo, ad esempio, si focalizzò sull’impatto emozionale dell’immagine e sposò l’idea che la fotografia avesse bisogno di emulare la pittura. Non sono interessato a utilizzare la storia dell’arte come metro di paragone in questo contesto. Io mi occupo di una attività interdisciplinare che inquadra i risultati al di là di ogni intenzione. L’ambito digitale come la fotografia può imitare ogni opera artistica a due dimensioni e come tale si tratta di una semplificazione eccessiva. Gli Un_Place non sono da prendere alla lettera.
MC: Allo stesso modo, se non credo che la tua sia una fotografia astratta, trovi piuttosto che la tua fotografia abbia reso astratti i soggetti presenti negli UN-PLACES?
SD: Sì, e credo che una dimostrazione di questo si possa trovare nelle nove foto dei lanci e nel video. Hanno più a che fare con modelli di pensiero astratto – e così le figure sono una manifestazione di paure e nevrosi. La vita è essenzialmente una cosa grigia che, a volte crea situazioni straordinarie in cui la condizione umana è messa alla prova.
stephen danzig
Education
Bachelor of Visual Arts, Deakin University
Selected Solo Exhibitions
2008 ‘Un_Place, KGallery Italy
2007 ‘ChiXTC’, ZAIM Gallery Yokohama Japan
‘Chapters from The Oustide World’, Metro 5 Gallery Melbourne, Platform China Gallery, China
2006 ‘Chapters from The Outside World’, Jan Manton Art, Brisbane
2005 ‘Anthropo Ecosophy’, Jan Manton Art, Brisbane
‘Anthropo Ecosophy’, Today Art Museum, China
2004 ‘Anthropo Ecosophy’, Academy for the Arts, Florence, Italy
2002 ‘Selected Works’, The Sunken Room Gallery, Rochester, NY, USA
‘Selected Works’, The Cork Gallery’ Lincoln Center, New York, USA
Selected Group Exhibitions
2008 ‘Uncertain Landscapes’ Dianne Tanzer Gallery Melbourne
2008 YAP New media exhibition, Tokyo International Film Festival Japan
2007 ‘The Dashanzi International Art Festival’ 798 Beijing, China
2007 ZAIM Gallery Yokohama New Media Exhibition Japan
2006 Australian and Chinese Photomedia exhibition, Beijing Film Academy China
New Media Exhbitition
2005 Today Art Museum, New Media exhibition, Beijing, China
Alternative Realities’, Williamsburg Art and Historical Center, Brooklyn NY, USA
2002 Information Visualisation Conference Exhibition, University of London, England
Selected Collections
Artbank Australia, Queensland University of Technology Art Museum, Queensland Health Skills Development Centre,
KPMG Brisbane Australia, Australian Centre For Moving Image Australia, Rhizome at New MCA, New York, USA
Grants, Residencies and Achievements
2007 Australia International Cultural Council Grant
2007 Australia Council New Works Grant
2007 Artists research residency PlatformChina Institute Beijing, China
2006 Artist in residence Beijing Film Academy China
2006 Brisbane City Council, Creative Sparks Grant
2006 NAVA Professional Development Grant
2005 Australia China Council Grant
presenta lavori fotografici e un video in quadrupla proiezione.
Dall’intervista di Marco Calini a Steve Danzig contenuta nel catalogo, edizione 100, della mostra:
MC: UN_PLACES come i luoghi di tutte le negazioni possibili (sconosciuti, irreali…); sono comunque luoghi umani, vista la natura contraddittoria e stratificata dell’uomo?
SD: Questi sono sostanzialmente “luoghi umani” benché siano costituiti da ambienti virtuali. I sentimenti, le convinzioni, gli avvenimenti e le idee costituiscono l’esperienza umana. Come tale la natura umana è combattuta fra istinto e ragione per dare una forma alla realtà. Nel fare questo adattiamo diverse personalità, quasi come un meccanismo imitativo in grado di filtrare ogni tipo di esperienza data. Alcune di queste personalità restano nascoste nella nostra psiche per ragioni diverse, siano esse culturali, religiose o sociali, compreso la fondamentale esigenza di sopravvivere. Queste esperienze si trasformano poi nelle nostre storie, che contribuiscono a delimitare il nostro spazio psicologico e il nostro bagaglio di convinzioni. Noi abbiamo a che fare con una quantità enorme di informazioni provenienti dai media e dalla cultura popolare. Questo patrimonio di informazioni si presenta mimetizzato e si espande come un virus attraverso molti differenti canali elettronici. Questa velocità di cambiamento può letteralmente stravolgere le nostre convinzioni nell’arco di una notte. L’Un_place diventa una manifestazione della realtà, un’esplorazione di come ci muoviamo o, metaforicamente, un progetto di noi stessi all’interno del paesaggio sociale.
MC: Io non credo tu crei un altro mondo, piuttosto dai forma a un mondo che, con la fotografia tradizionale, non vedremmo: è lo stesso percorso seguito dalla pittura a partire dal ‘900?
SD: L’impianto concettuale è filosofico. Figurativa o non figurativa, l’arte ha sempre imitato la vita. L’idea del Pittoricismo, ad esempio, si focalizzò sull’impatto emozionale dell’immagine e sposò l’idea che la fotografia avesse bisogno di emulare la pittura. Non sono interessato a utilizzare la storia dell’arte come metro di paragone in questo contesto. Io mi occupo di una attività interdisciplinare che inquadra i risultati al di là di ogni intenzione. L’ambito digitale come la fotografia può imitare ogni opera artistica a due dimensioni e come tale si tratta di una semplificazione eccessiva. Gli Un_Place non sono da prendere alla lettera.
MC: Allo stesso modo, se non credo che la tua sia una fotografia astratta, trovi piuttosto che la tua fotografia abbia reso astratti i soggetti presenti negli UN-PLACES?
SD: Sì, e credo che una dimostrazione di questo si possa trovare nelle nove foto dei lanci e nel video. Hanno più a che fare con modelli di pensiero astratto – e così le figure sono una manifestazione di paure e nevrosi. La vita è essenzialmente una cosa grigia che, a volte crea situazioni straordinarie in cui la condizione umana è messa alla prova.
stephen danzig
Education
Bachelor of Visual Arts, Deakin University
Selected Solo Exhibitions
2008 ‘Un_Place, KGallery Italy
2007 ‘ChiXTC’, ZAIM Gallery Yokohama Japan
‘Chapters from The Oustide World’, Metro 5 Gallery Melbourne, Platform China Gallery, China
2006 ‘Chapters from The Outside World’, Jan Manton Art, Brisbane
2005 ‘Anthropo Ecosophy’, Jan Manton Art, Brisbane
‘Anthropo Ecosophy’, Today Art Museum, China
2004 ‘Anthropo Ecosophy’, Academy for the Arts, Florence, Italy
2002 ‘Selected Works’, The Sunken Room Gallery, Rochester, NY, USA
‘Selected Works’, The Cork Gallery’ Lincoln Center, New York, USA
Selected Group Exhibitions
2008 ‘Uncertain Landscapes’ Dianne Tanzer Gallery Melbourne
2008 YAP New media exhibition, Tokyo International Film Festival Japan
2007 ‘The Dashanzi International Art Festival’ 798 Beijing, China
2007 ZAIM Gallery Yokohama New Media Exhibition Japan
2006 Australian and Chinese Photomedia exhibition, Beijing Film Academy China
New Media Exhbitition
2005 Today Art Museum, New Media exhibition, Beijing, China
Alternative Realities’, Williamsburg Art and Historical Center, Brooklyn NY, USA
2002 Information Visualisation Conference Exhibition, University of London, England
Selected Collections
Artbank Australia, Queensland University of Technology Art Museum, Queensland Health Skills Development Centre,
KPMG Brisbane Australia, Australian Centre For Moving Image Australia, Rhizome at New MCA, New York, USA
Grants, Residencies and Achievements
2007 Australia International Cultural Council Grant
2007 Australia Council New Works Grant
2007 Artists research residency PlatformChina Institute Beijing, China
2006 Artist in residence Beijing Film Academy China
2006 Brisbane City Council, Creative Sparks Grant
2006 NAVA Professional Development Grant
2005 Australia China Council Grant
11
ottobre 2008
Steve Danzig – Un_place
Dall'undici ottobre al 15 novembre 2008
fotografia
arte contemporanea
arte contemporanea
Location
KGALLERY ARTE CONTEMPORANEA
Legnano, Piazza Europa, 15, (Milano)
Legnano, Piazza Europa, 15, (Milano)
Orario di apertura
da giovedì a sabato, dalle 16.30 alle 19.30
Vernissage
11 Ottobre 2008, dalle 18
Autore