STO* DISEGNANDO!!!
Siamo alla quarta tappa del tour.

Una nuova installazione verrà affiancata:
BIANCO NERO 2X10
Artisti di S.D.!!! chiamati a progettare un 20x20 su tela :
tecnica mista rigorosamente in bianco e nero.

Il nuovo libro avrà due testi firmati da Giulio Sagiorgio e Simone Frangi.


Un gruppo di artisti costruiscono un unico lavoro; l' artista diventa opera di un altro artista creando la propria da inserire in un puzzle, dialogando così con il mio A4 .
"STO' DISEGNANDO!!!" è un'azione che stà avvenendo nel momento, come i disegni che verranno proposti, tutti legati da un unico denominatore: A4 ,verticale,in bianco e nero ed incorniciato a piacere.

Michael Rotondi


Il calore affettivo è commisurato al delay, l’imperfezione del tratto è l’anima scomposta, un riverbero costante, un glissato sporco. E vero. Questo testo critico non dice niente perché qui non c’è niente da svelare, perché l’universo Rotondi è specchio personale, sospensione dell’incredulità costante di fronte alla grande truffa (mediatica) del rock’n’roll, spallucce disinteressate alla costruzione artefatta del Mito per il popolo, perché David Bowie è David Bowie e fanculo agli studi di marketing. Questo testo critico non dice niente perché non può che sbiancare di fronte a un’ode così vibrante all’ingenuità. Questo testo critico al massimo può dire, parafrasando John Ford, che l’arte di Michael Rotondi tra verità e leggenda sceglie sempre e solo la leggenda.

Giulio Sangiorgio


Ripercorrevo con gli occhi i 20x20 - segni neri sul bianco, segni bianchi sul nero – e pensavo: non è così, non può essere così assoluto. Esistono migliaia di bianchi diversi, altre migliaia di neri diversi. E un’improbabile infinità di modi di accostarli. E pensavo anche: Quanta sporcizia e quanta pulizia in una sola consegna. Quanto vuoto e quanta pienezza soffocante.
Solo così sarebbe stato chiaro: chiedere a qualcuno di lavorare nelle “ristrettezze” di due colori. Per capire che è proprio così che va messa a frutto una regola, un'imposizione, trasformando il massimo della limitazione nel massimo dell'incentivo.

L’elogio è dunque per il bianconero come poïetique, un solo mezzo e inconcepiti modi per utilizzarlo. O registrare istantaneamente o indugiare lungamente.

E qui ci fermiamo, definitivamente incompleti. Senza osare farci altre domande su ogni grado della scala del grigio…

Simone Frangi