Quelle sagome di carta attaccate ai muri con la colla da tappezziere, perché sono lì, in mezzo alle nostre passeggiate cittadine? Cosa ci vogliono comunicare questi misteriosi personaggi che vagano nella notte con secchio, colla e scopa alla maniera degli attacchini? E come nasce questo sticker, qual’è il progetto iniziale?



Provano a spiegarcelo 4 giovanissimi piemontesi con differenti percorsi, dall’iscritto all’Accademia di Belle Arti all’allevatore di polli con il papà pittore, ma collegati dalla passione per il disegno e la pittura. BR1, EL EURO, PAOLO, UFO5 hanno già partecipato alla collettiva ACROSS REWRITING e ora ci sottopongono un progetto più ampio e personale. Dai mezzibusti femminili monchi di PAOLO, alla donna afgana avvolta dal burqa di BR1, attraverso gli incubi visionari di UFO5 e la mutazione genetica del Ninja di EL EURO. Piccoli quadri insieme agli sticker giganti alla maniera di quelli che segnano le città. La strada e il salotto, in galleria fino al 29 febbraio.



bR1, 23 anni, studente di giurisprudenza, non ha una preparazione accademica alle spalle, ma ha sempre avvuto la passione innata del disegno. Da qualche anno ha aderito al movimento della street art, attaccando poster di carta con colla da parati, scope o pennelloni. Il suo obiettivo è riqualificare gli spazi fatiscenti della città e lanciare dei messaggi socio-culturali all'osservatore. Il suo è un progetto di rivalutazione della donna musulmana, troppo spesso considerata oggetto e senza alcun diritto. Intende darle spazio e dignità attraverso il disegno, ponendo l'attenzione su elementi estetici e canoni culturali tipici della cultura femminile musulmana. All'Amantes proporrà dei lavori che rappresentano una donna afgana con indosso il tipico "burka totale", rivalutandone il colore e impreziosendo l'abito. quasi fosse rivista in chiave pop, in modo da far nascere un contarsto con la nuda e cruda realtà.
www.myspace.com/bR1art