La campagna romana e laziale, le sue trasformazione nel corso degli anni, l’influenza delle lotte sociali e dell’industrializzazione sul territorio. Le fotografie di Marco Delogu ripercorrono importanti conquiste del mondo agricolo e non solo, concludendo così un ciclo inaugurato negli anni scorsi con le immagini dei pastori del Lazio e dei loro discendenti. Ma se le immagini precedenti mostravano appunto una società fortemente contadina, caratterizzata da sacrifici e da un forte legame con la terra, spesso unico mezzo di sopravvivenza, queste rappresentano invece l’evoluzione da quel mondo e, al tempo stesso, l’inscindibile nesso con il precedente. L’era dell’industrializzazione delle campagne è strettamente collegata al’evoluzione della condizione agricola, al miglioramento delle condizioni di vita, alla costante volontà di miglioramento. E le fotografie di questo libro ben testimoniano questo legame. Questa volontà di superamento del passato e, al tempo stesso, la sua forte presenza nell’attualità. Sulla scia di un connubio che ha guidato finora anche la nostra azione politica. In questi anni abbiamo investito moltissimo sulle nuove generazioni, erogando finanziamenti nel Programma di Sviluppo Rurale proprio a vantaggio dei giovani e delle donne e premiando quelle imprese che hanno scelto di rimodernare attrezzature e macchinari. Senza mai perdere di vista, però, il nostro passato, le nostre tradizioni che, anzi, abbiamo valorizzato attraverso apposite manifestazioni e normative a vantaggio della filiera corta, della vendita diretta, del rapporto diretto tra produttore e consumatore. Tradizioni che sopravvivono nella valorizzazione del biologico, nel nostro NO deciso agli OGM, nella legge sugli agriturismo che ha permesso di triplicare la loro presenza sul territorio regionale, nella valorizzazione del nostro patrimonio enogastronomico e rurale. Patrimonio che credo sia giusto preservare nella sua integrità, attraverso la rivalutazione delle nostre campagne.