“la superarchitettura è l’architettura della superproduzione,
del superconsumo, della superinduzione al superconsumo,
del supermarket, del superman e della benzina super”
(Archizoom & Superstudio, 1966)


O’ presenta il secondo appuntamento del ciclo INTERMEDIA, rassegna di altri media d’artista
ideata e curata da Giorgio Maffei insieme a Die Schachtel, Christoph Schifferli ed O’.
‘SUPERARCHITETTURA RADICALE - libri, manifesti, riviste’, si concentra sulla produzione
editoriale italiana relativa alla ricerca architettonica che tra il 1963 e 1973 ha riformato in profondità
teoria, pensieri e linguaggi dell'architettura, ed ha inciso sugli avvenimenti dell’arte, sull’evoluzione
grafica e sui comportamenti sociali in trasformazione. Attraverso l'esposizione dei documenti originali
quali libri, riviste, opuscoli, fotografie, grafiche, quaderni e manifesti, la mostra intende riflettere
sull'origine di un nuovo modo di considerare l'architettura, cercando di suggerire la complessità dei
temi e l'originalità dei saperi emersi durante quel fertile decennio. I materiali esposti testimoniano i
primi segni di un cambiamento della comunicazione, attraverso un'analisi dei linguaggi, delle
contaminazioni visive, dei mezzi di produzione che, in virtù della ‘radicalità’ degli strumenti, hanno
generato soluzioni originali i cui esiti sono oggi più efficacemente valutabili anche alla luce delle più
recenti tecnologie.

In mostra pubblicazioni di
9999, Archizoom, Lapo Binazzi, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi, Gaetano Pesce, UFO,
Global Tools, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Ettore Sottsass, Strum Group, Superstudio.

Nello spazio espositivo sono installate tre sculture di Sergio Limonta; l’artista gioca con alcuni requisiti
specifici
della scultura (dinamismo, plasticità, ecc.) impiegando soluzioni precarie che si reggono secondo i principi
architettonici di tensione e peso-resistenza del materiale. Si tratta di sculture cave o architetture da interni,
abitabili solo dall'esterno, esperendone le proprietà coi sensi della vista e del tatto. ‘Morning star’,
‘L'Architettura serviva anche a L'Aquila’ e ‘Crash’ sono architetture esauste che, da una parte manifestano il
collasso di ogni possibile forma, dall'altra erigono una nuova ipotesi di scultura. Nel tempo si impara a
conoscerne le diverse angolazioni fino ad apprezzarne le vedute più radicali.

Dopo oltre quarant’anni dalla pubblicazione su ‘The Something Else Newsletter’ del testo ‘Intermedia’
(febbraio 1966) firmato da Dick Higgins, i curatori di questa rassegna chiedono in prestito il titolo che meglio
esprime il bisogno della contemporaneità di ‘mescolare le carte’, abbattere i confini stretti delle discipline e
considerare l’Arte e i suoi modi espressivi, come un unico processo creativo. Il ciclo di mostre si sviluppa per
tematiche e segmenti. Suddivisione tanto banale quanto utile a seguire lo sviluppo parallelo che il libro e il
disco (così come il video, il cinema, il teatro, la danza) hanno percorso rispetto alla tradizionale casistica della
storiografia artistica. Il primo appuntamento del ciclo, ’10-una generazione di libri d’artista 1999-2009’
venne realizzato a settembre 2009. In occasione di questo secondo episodio, verrà presentata l’edizione
prodotta per il primo appuntamento del ciclo. Come per il precedente è prevista una pubblicazione che
raccoglierà i materiali qui esposti.

Lunedì 19 aprile alle ore 18.30, incontro con Giorgio Maffei che racconta i documenti in mostra.



“superarchitecture is the architecture of superproduction,
of superconsumption, of superinduction to superconsumption,
of supermarket, of superman and supergas”
(Archizoom & Superstudio, 1966)


O' is pleased to present the second appointment of the INTERMEDIA cycle on April 12; an exhibition of
alternative artist's media conceived and curated by Giorgio Maffei, together with Die Schachtel, O’ and
Christoph Schifferli.
‘SUPERARCHITETTURA RADICALE - books, posters, magazines’, focuses on the Italian publishing
activities related to architectural research which, between 1963 and 1973, deeply reformed the theory,
thought and language of architecture, and at the same time had influences on art, on the evolution of graphic
design and on trasforming social behavior. The exhibition aims to be a reflection - through the display of
original documents such as books, magazines, brochures, photographs, graphics, books and posters - on the
origin of a new way of conceiving architecture, suggesting the complexity of themes and the originality of
different kinds of knowledge which emerged during that fertile decade. The publications shown represent the
first signs of a change in communication - both through an analysis of language, of visual contamination, of
production methods - which, through the 'radicality' of means, created original solutions whose results are
nowadays more effectively evaluated in the light of recent technology.

On display are publications by
9999, Archizoom, Lapo Binazzi, Riccardo Dalisi, Michele De Lucchi,, Gaetano Pesce, UFO,
Global Tools, Gianni Pettena, Ugo La Pietra, Ettore Sottsass, Strum Group, Superstudio.

Three sculptures by Sergio Limonta are installed in the exhibition space; the artist plays with some specific
requirements of sculpture (dynamism, plasticity, etc..) by using precarious solutions based on the architectural
principles of tension and weight-resistance of materials. They are hollow sculptures or interior architectures,
inhabitable only from the outside, exposing their properties with the senses of sight and touch. 'Morning Star',
‘L'Architettura Serviva Anche a L'Aquila’ and 'Crash' are worn-out architectures which on one side show the
collapse of any possible form, and on the other side build a new hypothesis of sculpture. Over time we get to
know its various angles and eventually appreciate its more radical views.

Over forty years after the publication of the text “Intermedia” (February 1966) by Dick Higgins in “The Something
Else Newsletter”, the curators of this exhibition have borrowed this title which best expresses the need of
contemporary culture to 'shuffle the cards,' to break down the strict barriers between disciplines and to consider
art and its ways of expression as one singular creative process. The cycle of exhibitions develops through themes
and segments. A subdivision which is as banal as it is useful in order to follow the parallel developments that
books and records (as well as video, cinema, theater, dance) have gone through in comparison with the
traditional case study of artistic historiography.
The first appointment of the cycle, ’10 - a generation of artist's books, 1999-2009’ was held in september
2009 and its catalogue will be presented in occasion of this new appointment. A catalogue collecting the
materials shown in the present exhibition will be likewise eventually published.

Monday April 19 at 6.30p.m. you’re invited to Giorgio Maffei's presentation