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Sylvia Plath – I diari
Sylvia Plath (1932/1963), poetessa americana, scrive fin da giovanissima un diario che sarà l’opera più importante ed esclusiva di tutta la sua vita.
L’attrice Sara Armentano – nella drammaturgia del monologo che viene presentato a Roma, il 6 ottobre 2012, nell’ambito della 8a Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – avendo a mente proprio quel diario, sviluppa, con grande sensibilità, un percorso che lega tutti gli eventi dell’esistenza della Plath: la nascita dell’amore forte e dirompente per la poesia e con esso la consapevolezza assoluta di dover diventare scrittrice; l’incontro devastante, ad una festa alcolica di Cambridge, con l’uomo che segnerà indelebilmente la sua vita, il fascinoso poeta Ted Hughes; il loro repentino matrimonio; i quasi due anni vissuti a Boston; la nascita dei figli Frieda e Nicolas; la psicanalisi; l’odio per la madre; l’incapacità di scrivere; il divorzio da Ted; il suicidio.
Sylvia Plath
Sylvia Plath (1932/1963), poetessa americana, scrive fin da giovanissima un diario che sarà l’opera più importante ed esclusiva di tutta la sua vita.
L’attrice Sara Armentano – nella drammaturgia del monologo che viene presentato a Roma, il 6 ottobre 2012, nell’ambito della 8a Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI – avendo a mente proprio quel diario, sviluppa, con grande sensibilità, un percorso che lega tutti gli eventi dell’esistenza della Plath: la nascita dell’amore forte e dirompente per la poesia e con esso la consapevolezza assoluta di dover diventare scrittrice; l’incontro devastante, ad una festa alcolica di Cambridge, con l’uomo che segnerà indelebilmente la sua vita, il fascinoso poeta Ted Hughes; il loro repentino matrimonio; i quasi due anni vissuti a Boston; la nascita dei figli Frieda e Nicolas; la psicanalisi; l’odio per la madre; l’incapacità di scrivere; il divorzio da Ted; il suicidio.
L’11 febbraio del 1963 Sylvia si toglie la vita nella sua casa di Londra; si uccide all’interno di un rituale perfetto e rigoroso che costruisce per se stessa, con lucida scrupolosità. Con questo gesto estremo la sua vicenda umana e la sua poesia entrano nella storia della letteratura ed in quella dell’arte in senso lato e vi si confondono.
Lo spettacolo viene rappresentato su un suggestivo palcoscenico estemporaneo: lo studio romano del fotografo Angelo Cricchi, reduce da una grande mostra al Castello di Rivara (TO), curata da Simona Cresci (http://www.castellodirivara.it/dettmostra.php?lang=1&idmostra=370), nella quale indaga l’universo femminile attraverso le tragiche esperienze di trenta donne celebri che hanno deciso di porre fine alla propria vita. Lo spirito di Sylvia Plath e quello delle grandi donne che hanno scelto di togliersi la vita – da Marilyn Monroe ad Anne Sexton, da Jeanne Hébuterne a Gwili Andre, da Emily Dickinson a Francesca Woodman, da Magda Goebbels a Frida Kahlo – aleggerà tra le quinte del Lost&Found Studio, svelandosi attraverso la voce di Sara Armentano e l’obiettivo di Angelo Cricchi.
……………………….
Sara Armentano si forma presso l’Accademia dei Filodrammatici di Milano. Partecipa allo stage di formazione su Romeo e Giulietta di Valerio Binasco. Per il teatro lavora con Sergio Fantoni, Giorgio Albertazzi, Andrea Giordana, Benedetta Buccellato, Sergio Basile, Gioele Dix, Massimo Navone ed altri ancora. Scrive e porta in scena due spettacoli: Sylvia Plath: i Diari e Fuori. Per il cinema e la televisione lavora con Vanessa Redgrave, Marco Bellocchio, Pier Francesco Favino, Massimo D’Apporto.
Partecipa a diverse produzioni televisive: Un Posto al Sole, Giovanni Falcone, Il Commissario De Luca, Angela, Grandi Domani, Vivere, RIS. Collabora con RadioRai 3 per la trasmissione Fahrenheit.
Angelo Cricchi vive e lavora a Roma. Si è formato all’Istituto di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma e come fotografo di moda ha collaborato con prestigiosi magazine internazionali, realizzando editoriali e ritratti di celebrities. Nel 1997 ha fondato la sua casa di produzione, Lostandfound, con la quale realizza campagne pubblicitarie per clienti internazionali come Kenzo, Miss Sixty e Gucci. Dal 2001, in collaborazione con Silvia Morani, si cimenta nella direzione di cortometraggi e video d'arte. Nel 2009 riduce l'impegno nella fotografia di moda per dedicarsi alla ‘fine art photography’.
Sylvia Plath – I diari
Roma, Via Giuseppe Arimondi, 3, (Roma)