Un’esposizione internazionale, opere di una ventina di artisti europei ad un prezzo compreso fra 30 e 150 euro: la mostra allestita in Galleria44 non adegua i prezzi al ribasso ma propone una selezione di pezzi d’arte contemporanea dal contenuto valore economico. Take Away è un modo di impiegare e intendere il tempo che nella cultura contemporanea investe lo svago come il commercio: dal cibo, alla vacanza, allo shopping, tutto è preso e consumato in fretta. Michele fiore, artista e presidente dell’associazione culturale Galleria Studio44, curando questo progetto non intende criticare o polemizzare con il mondo del commercio: Galleria44 è un laboratorio d’arte contemporanea inserito naturalmente nel tessuto sociale ed urbano del centro storico genovese. Se una vena d’ironica provocazione c’è, è da individuare nei confronti dell’attuale mercato dell’arte e dei suoi prezzi da capogiro che confinano l’espressione creativa a pochi e ristretti salotti di collezionisti. Proporre una rassegna di opere eseguite da artisti appartenenti a diversi ambiti culturali e accessibili ad un vasto numero di persone, riconduce l’arte contemporanea alla dimensione di oggetto: l’arte contemporanea come ogni altro bene di consumo. In questo c’è una fondamentale differenza: gli oggetti e i servizi che si possono acquistare normalmente e, in particolare, nelle feste di Natale, si esauriscono nel loro consumo, mentre una fotografia d’autore, un disegno, un quadro o una piccola scultura sono veicoli di valori oltre che di bellezza. L’opera d’arte incrementa il proprio valore e la propria importanza giorno dopo giorno: si tratta dell’unico bene materiale capace di rinnovarsi grazie al semplice sguardo di chi lo ha scelto.

Luca Bochicchio