“Circus” continua la sua ricerca sulla cultura contemporanea presentando la fotografa Tamara Triffez che, in questa seconda personale nello spazio, propone una serie di suggestive foto realizzate in India alcuni anni fa. L’oggetto di questi lavori è l’uso del velo da parte delle donne indiane.

Il velo delle donne dell’India al di là del significato religioso, dell’immaginario esotico,della seduzione o della curiosità, è soprattutto un oggetto fondamentale del vivere quotidiano. Le donne indiane lo usano per avvolgere, trasportare, accudire i loro figli. Diventa un utile porta pacchi, un improvvisato porta vivande, è utilizzato come asciugamano dopo le abluzioni negli stagni o nei Templi. Con i veli le giovani indiane giocano nel vento. E’ la loro seconda pelle. Questa mostra non è uno studio culturale analitico relativo al fenomeno “velo” e ai suoi contrastanti significati, ma intende piuttosto scrutare la simbologia che quest’oggetto così semplice e universale evoca attraverso l’antico gesto del coprirsi con il velo.

Questo scomparire con grazia sotto il velo, svelarsi parzialmente è così carico d’espressività, che le donne di ieri e di oggi continuano a farne uso. Il velo e anche un oggetto di seduzione potente, nascondendo solo in parte è un invito a conoscere quel che nasconde. Tutte le seduttrici lo sanno “da che mondo è mondo”. Inoltre esso è un simbolo esoterico, quel che verrà svelandosi e che svelandosi si vela.

La mostra di Tamara Triffez è curata da Giusto Puri Purini e Massimo Scaringella.

“CIRCUS” non è un semplice bar, non una semplice galleria, ma un 'Circo': un' 'ispirazione' che sappia cogliere anche nella citta' di Roma le tendenze piu' innovative delle avanguardie europee. Unire l'arte figurativa, l'arte dei sensi, l'arte della degustazione in una grande
contaminazione culturale espressa attraverso l'architettura e la sua inesauribile capacita' di viaggio e di conoscenza.