Una galleria di volti femminili ed immagini enigmatiche accompagnate da un’esposizione di ceramiche in stile Raku, evocano atmosfere romantiche e permeano l’aria di emozioni: è l’epifania dell’universo creativo di Tania Peli. L’artista sogna volti di donna e li dipinge sulle tele come una rivelazione; hanno sovente un’espressione assorta ed il loro stato d’animo si evince dagli occhi. E’ uno sguardo intenso, che trafigge l’anima e toglie la parola, come quello che la donna amata rivolge al poeta stilnovista: “Per gli occhi passa, come fa lo trono/che fer per la finestra della torre,/e ciò, che dentro trova, spezza e fende”(Guido Guinizelli).

I volti sono inquadrati frontalmente o in prospettiva, immersi in un’atmosfera astratta, priva di definizione ambientale e resa con un serrato incastro di linee. La scomposizione dei piani dello sfondo è di matrice cubista, priva di ogni riferimento mimetico e costruita partendo da motivi geometrici. Tania Peli non conduce alle naturali conseguenze la concezione del quadro come piano plastico e lascia che il linguaggio s’ ammorbidisca per confluire in linee sinuose e nella figurazione: l’immagine resta cosi sospesa in una duplice vocazione linguistica. I volti sembrano trarre maggiore incisività da tale ambivalenza, come in Sognando, mentre gli sfondi indefiniti caratterizzano le opere come un continuum, in cui il quadro nei suoi confini materiali assume carattere relativo, segno emergente di un’immagine ben più profonda, quella di un ideale femminile in cui le opere eternamente si riflettono.

La definizione formale e la stilizzazione delle immagini sono indizi di una manualità artigianale, che si rivolge alla ceramica e si amplia ad una molteplicità di medium, come i tessuti ed il legno, che l’artista abitualmente adotta. La ceramica è lavorata con la tecnica Raku, di origine giapponese e legata alla cerimonia del tè. In quest’arte, dove prevale l’immediatezza inventiva nell’ impastare la materia, il fuoco gioca un ruolo fondamentale: nella seconda cottura dell’oggetto si possono raggiungere 1200° C ed il lungo processo di lavorazione diventa un’affascinante viaggio alle origini della creazione artistica. Il percorso intrapreso da Tania Peli è l’esercizio costante di una creatività poliedrica: grazie questa attitudine sperimentale ci regala per ogni opera una nuova, indimenticabile emozione.

Tania Peli vive e lavora a Brescia. Predisposta al disegno, prosegue gli studi presso il liceo artistico M.Olivieri di Sarezzo (BS), successivamente si laurea in Pittura presso L.A.B.A., libera accademia Belle Arti di Brescia. Numerose sono le sue partecipazioni ad esposizioni collettive e le mostre personali, tra cui quella presso “spazio291” durante la manifestazione SANREMOFF (Sanremo, 2009) e “Contemporary arts fashion and Italian style” presso il Fabi Factory Store (2011).