“Tempo per lo Spazio” è un progetto di mostra collettiva che nasce dall'esigenza di mettere insieme una serie di artisti e di chiedere loro una partecipazione alla riflessione sulle coordinate spazio-temporali. Dopo i primi tre anni di esperienza della galleria “Lo Spazio di via dell'ospizio”, ad alcuni tra gli artisti che vi hanno operato è stata richiesta un'opera dedicata al concetto di Tempo.
Ispirandosi infatti al nome del luogo che ospita la mostra, è stato deciso di giocare liberamente con questa eterna e affascinante riflessione per scoprirla nuovamente attraverso molteplici sguardi.
Agli artisti, oltre al tema della mostra è stata proposta una superficie di lavoro di 50X50 cm, in modo tale da rendere il limite spaziale in cui inserire la propria opera e la propria idea di tempo, uguale per tutti.
Secondo Florenskij, (Lo Spazio e il tempo nell'arte), lo spazio dell'esperienza dell'uomo è suddiviso in spazio delle relazioni vitali o tecnica e spazio mentale (filosofia e scienza), tra i quali si pone lo spazio dell'arte. Nel caso della mostra “Tempo per lo Spazio” lo Spazio di via dell'ospizio prova a costituirsi come luogo in cui diviene possibile il dialogo tra queste due sfere.
Ancora Florenskij sostiene che la fusione completa della dicotomia spazio-tempo si attua proprio nell'opera d'arte, poiché pone in equilibrio, nella rappresentazione, gli "elementi di quiete" (su cui l'occhio si riposa) e "gli elementi di salto" (che separano gli elementi di quiete e vengono trascurati dall'occhio, ma che per ciò stesso conferiscono un andamento ritmico all'opera e "danno forma al tempo").
Alla mostra saranno presenti diverse generazioni di artisti e tanti modi diversi di esprimersi artisticamente, fotografia, installazione, scultura e pittura così da rendere il confronto ed il dialogo ancora più significativo.
Gli artisti coinvolti sono: Massimo Biagi, Daniele Capecchi, Claudio Frosini, Mario Girolami, Marcello Giannini, Dario Longo, Laura Lotti, Cristina Palandri, Silvia Percussi, Luigi Russo Papotto, Elisabetta Scarpini, Tommaso Sforzi e Serge Uberti.