Create an account
Welcome! Register for an account
La password verrà inviata via email.
Recupero della password
Recupera la tua password
La password verrà inviata via email.
-
- container colonna1
- Categorie
- #iorestoacasa
- Agenda
- Archeologia
- Architettura
- Arte antica
- Arte contemporanea
- Arte moderna
- Arti performative
- Attualità
- Bandi e concorsi
- Beni culturali
- Cinema
- Contest
- Danza
- Design
- Diritto
- Eventi
- Fiere e manifestazioni
- Film e serie tv
- Formazione
- Fotografia
- Libri ed editoria
- Mercato
- MIC Ministero della Cultura
- Moda
- Musei
- Musica
- Opening
- Personaggi
- Politica e opinioni
- Street Art
- Teatro
- Viaggi
- Categorie
- container colonna2
- container colonna1
Temporaneo Abbandono del Campo
Temporaneo abbandono del campo, è un’indagine sulle modalità di conservazione, tracciatura e ricostruzione di quel flusso organico e impalpabile il cui scorrere pone la distanza tra la vita e l’assenza di vita.
Comunicato stampa
Segnala l'evento
Temporaneo abbandono del campo, è un’indagine sulle modalità di conservazione, tracciatura e ricostruzione di quel flusso organico e impalpabile il cui scorrere pone la distanza tra la vita e l’assenza di vita. Per esattezza, indaga tutti quei percorsi che pur ruotando attorno alla fissità di un fulcro - l’abbandono del sé ad un disegno più ampio - sono artefici di un lento ma decisivo cambio di rotta.
Se le sonorità dei “We wait for the snow”, autori del sound-design che coccolerà le opere in mostra, sono fortemente legate alla natura intesa come dimensione sacrale e immanente, i landscape ri-disegnati dai TU M’, in video di assoluto e mai ridondante minimalismo, ci spingono ad un tentativo di ricostruzione monocroma, fittizia, dell’ orizzonte, alterando con sottigliezza le usuali coordinate visive.
Coordinate entro le quali si definisce la “Terra incognita” di Katia Beltrame, ipotetica sindone e territorio di confine. Evidente seppur dolce simulacro biografico dell’abbandono.
Ed è esattamente la ricerca di Daniele Franzella a rileggere il dato biografico, sorprendentemente restituito con piglio da funambolico imbalsamatore. L’ancestrale esigenza di conservare e onorare il corpo in forma di testimonianza totemica si risolve in un serrato incastro d’organi nel disperato tentativo di ingabbiare e rendere eterno un afflato spirituale. Arianna Carossa infine, congelando la vita allo stadio larvale, ibrida artificiale e naturale analizzando improbabili innesti e distorsioni, con il chiaro intento di gestirne tempi ed elementi. Soccomberà, come tutti del resto, all’inevitabilmente finitezza della vita.
Se le sonorità dei “We wait for the snow”, autori del sound-design che coccolerà le opere in mostra, sono fortemente legate alla natura intesa come dimensione sacrale e immanente, i landscape ri-disegnati dai TU M’, in video di assoluto e mai ridondante minimalismo, ci spingono ad un tentativo di ricostruzione monocroma, fittizia, dell’ orizzonte, alterando con sottigliezza le usuali coordinate visive.
Coordinate entro le quali si definisce la “Terra incognita” di Katia Beltrame, ipotetica sindone e territorio di confine. Evidente seppur dolce simulacro biografico dell’abbandono.
Ed è esattamente la ricerca di Daniele Franzella a rileggere il dato biografico, sorprendentemente restituito con piglio da funambolico imbalsamatore. L’ancestrale esigenza di conservare e onorare il corpo in forma di testimonianza totemica si risolve in un serrato incastro d’organi nel disperato tentativo di ingabbiare e rendere eterno un afflato spirituale. Arianna Carossa infine, congelando la vita allo stadio larvale, ibrida artificiale e naturale analizzando improbabili innesti e distorsioni, con il chiaro intento di gestirne tempi ed elementi. Soccomberà, come tutti del resto, all’inevitabilmente finitezza della vita.
16
giugno 2008
Temporaneo Abbandono del Campo
Dal 16 giugno al 04 luglio 2008
arte contemporanea
Location
ZELLE ARTE CONTEMPORANEA
Palermo, Via Matteo Bonello, 19, (Palermo)
Palermo, Via Matteo Bonello, 19, (Palermo)
Orario di apertura
17-20
Vernissage
16 Giugno 2008, 19.00
Autore
Curatore