LUOGO carico di ENERGIE, che si identifica in una sorta di reticolato,di filamenti sottili intrisi di vissuto, di vita che, galleggiando nell'aria, si espandono, si diramano, si estendono, annidandosi negli angoli più nascosti, allargando le maglie per trovare passaggi, maniglie, che danno la possibilità all'appiglio, all'approccio, all'incontro, che invogliano alla presa e alla cattura.


Questa cattura non è faticosa né difficile, ma leggera, giocosa, naturale, l'energia che la provoca e che scaturisce da essa è una sorta di entità-madre che sovrasta, protegge, accoglie.


Come una pianta rampicante si appiglia con forza, deforma le pareti, per aprirle ad una visione oltre.


Facilita la scalata, tende la corda, come fosse un cordone ombelicale, un groviglio di vene dove scorrono linfa vitale, luce, speranza.


Una forma di dialogo, di interazione tra lo spazio e chi lo abita, donne provenienti da tutto il mondo,energie diverse, che si scontrano e si incontrano, che si uniscono nella lotta della caccia, che mettono in comune loro stesse, producendo forze vitali mediante utensili, oggetti, gesti amplificati del quotidiano che diventano rito, danza, performance.


Divengono poli di attrazione consapevoli, calamite, che attirano a sè, incanalano a sè, in un aggrappo, un abbraccio, una lotta pacifica .


Vortici che danno e prendono energia, un risucchio vitale, un energetismo, che produce e rinnova energia .


Teresa Ragonesi passa all'azione, avvista, raccoglie, documenta, legge, amplifica, assorbe, estrapola, intrappola, inghiottisce l'energia e le emozioni, mediante la macchina fotografica, rendendo visibile, quasi tattile e palpabile quello che normalmente non si vede.


Francesca Cola

Teresa Ragonesi