La vita dell’Uomo è fino ad oggi trascorsa sulla Terra , egli ha già messo piede sulla luna, è a quanto sembra sbarcato su Marte con le sue macchine, ha superato il sistema solare con il Voyager e presto altri strumenti indagatori andranno oltre, verso le stelle più lontane. Alla ricerca di quell’Altro. Ma noi non saremo presenti, i nostri eredi forse?
E la Terra sta a guardare!. Noi la pestiamo nel termine più brutale che possiamo usare, la violiamo continuamente e qualcuno pensa che lei ci renda ”pan per focaccia”, ma non è così. E’ la nostra arroganza che rimbalza su di essa e ci ammonisce: Cosa stiamo facendo a questa Terra che è Madre. I risultati sono sotto gli occhi chiusi di un’umanità distratta: dal denaro, dal successo, dallo sfruttamento, dalla prevaricazione, dall’indifferenza!
Eppure qualcuno manda segnali da tempo! Chi è questo qualcuno? E’ l’artista, che vivendo sul filo di un rasoio, fra tentazioni consumistiche da un lato e voglia di gettarsi nell’assoluto, intuisce ciò che poi fa vedere, a chi non riesce più a vedere. Getta a piene mani la sua fantasia sulle opere d’arte e con furore cerca di spezzarle catene di una società che sta perdendo il senso della verità, della bellezza, della poesia!
Ancora una volta gli artisti nello SpazioEventArt di via Petrarca 36 a Pergine Valsugana, riuniti da Claudio Cavalieri & C, sanno svegliare attenzione verso l’Arte, verso questa Terra che come Madre ha accolto tutte le angherie dell’uomo (minuscolo) da molti millenni a questa parte.
L’Uomo antico vedeva la terra come dea e la rappresentava sotto varie forme: abbondanza, fertilità, profumo primaverile del risveglio, arcobaleno riconciliatore fra Terra e Cielo. Quante simbologie, quante illusioni di un colloquio che nel passato pareva quotidiano. Oggi non si parla più con la Terra, neppure si parla con il suo aspetto di Madre, perché? Semplice e tremenda la risposta: la Terra non ha il cellulare e la Madre è dimenticata alla casa di riposo.
Quale ironia si cela dietro l’artista? Quale impeto lo spinge a segnalare continuamente aspetti di una vita dell’Uomo che sta perdendo se stesso? Quale forza si cela nell’animo di questi “matti che fanno Arte“ ?
La voglia di essere parte di una terra viva, che sempre fertile è la nostra Madre.