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Terre di prosecco, Prosecco Shire
Una mostra sperimentale: 29 riproduzioni di grande formato, 4 inedite profumazioni dei terroir dove cresce il Prosecco Superiore
Comunicato stampa
Segnala l'evento
MOSTRA SENSORIALE
Terre di Prosecco ovvero Prosecco Shire
Verso la candidatura a patrimonio UNESCO
Un percorso sensoriale (immagini e profumi) alla scoperta del paesaggio del
Conegliano Valdobbiadene Docg candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità
Una mostra sperimentale: 29 riproduzioni di grande formato, 4 inedite
profumazioni dei terroir dove cresce il Prosecco Superiore
Nel cuore del Nord est d’Italia, tra Venezia e Cortina, c’è un territorio i cui caratteri sono
inconfondibili. In un susseguirsi di dolci saliscendi, tra l’ampia pianura che guarda
all’Adriatico ed i monti già patrimonio dell’Unesco, le Dolomiti, si estendono vigne coltivate
a Prosecco.
Una vite (per anni c’è stata omonimia tra vino e vite, che invece oggi si chiama Glera) che
dà origine ad un vino pregiato, oggi chiamato Prosecco Superiore Conegliano
Valdobbiadene docg (denominazione di origine controllata e garantita), che definisce in
modo inconfondibile la morfologia ed il carattere di un paesaggio, al tempo stesso gentile
e pieno di brio, ma anche forte e determinato, come quello delle genti che lo vivono.
Questo paesaggio, frutto dello stratificarsi delle diverse età economiche e culturali, che
hanno conosciuto le comunità locali, è oggi al centro di una mostra nella Galleria
Novecento di Palazzo Sarcinelli.
Questo paesaggio, con le sue immagini più suggestive (frutto di anni di lavoro del
fotografo paesaggista Francesco Galifi) ed una inedita ricerca su 4 profumazioni del terroir
del prosecco ispirate a diversi moneti (mattino, sera, primavera-estate, autunno-inverno) è
al centro della mostra “Terre di prosecco, Prosecco Shire” che si apre al pubblico a partire
da sabato 6 giugno fino al 28 giugno (in contemporanea con la mostra del Carpaccio).
Il percorso sensoriale creato all'interno della Galleria Novecento di Palazzo Sarcinelli,
propone una dialettica tra immagini di grande formato, riproduzioni del fotografo
paesaggista Francesco Galifi, e le profumazioni elaborate sulla base di analisi ed
indicazioni raccolte da EUROISA ( l'Istituto Europeo di Analisi Sensoriale, il primo del
sistema Confindustriale).
Questo itinerario consente al visitatore della mostra (turista, persona del luogo, studente,
italiano o straniero, ecc.) di immergersi nella dimensione del paesaggio, con il quale
riprendere confidenza e abitudine grazie anche ad una apertura che il visitatore stesso é
poi portato a ritrovare quando andrà ad esplorare di persona il paesaggio reale.
Dentro le immagini, dentro i profumi, rivivendo il ciclo naturale del giorno e della notte,
delle quattro stagioni, della pioggia e del sole, il visitatore é chiamato a confrontarsi con il
paesaggio, quello atavico, desiderato o immaginato, e quello reale, con il quale entreremo
pienamente in relazione solamente uscendo all’esterno.
E da fuori il visitatore sarà chiamato ad interagire con la mostra all'interno del palazzo
attraverso una serie di iniziative ma soprattutto dialogando sulle piattaforme
social network (Facebook, Twitter, instagramm, pinterest) e raccontando la propria visione
di questo paesaggio.
La mostra inoltre conoscerà due fasi evolutive: la prima sensoriale (giugno), la seconda
sensoriale-emozionale (settembre) grazie alla sperimentazione anche nel campo uditivo
(accostamenti strumentali/musicali a immagini e Profumi) e tattile (per il mezzo di
laboratori dedicati ai bambini).
La mostra, al termine del periodo espositivo coneglianese, si trasferirà in uno degli altri
comuni che rientrano nel territorio candidato a diventare patrimonio UNESCO.
IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Come indica il titolo della mostra, è il Prosecco Superiore ed il territorio collinare che ne
rappresenta l’ideale terra di coltivazione (6 mila ettari) ad essere l’elemento portante della
candidatura.
Un territorio di circa 20 mila ettari che corrisponde a quello circoscritto dal triangolo
disegnato tra i Comuni di Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene e che ricomprende,
oltre ai già citati, quelli di: Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, San Pietro di
Feletto, Refrontolo, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Farra di
Soligo, Vidor (in tutto 15).
IL TEMA DI FONDO: SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA A PATRIMONIO UNESCO
Dal paesaggio immaginato al paesaggio reale tocca al visitatore ripercorre e rivivere il
racconto di questa mostra nella realtà esterna a Palazzo Sarcinelli.
Alla ricerca delle ragioni di una candidatura a Patrimonio Unesco iniziata già nel 2008 per
volontà del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene e oggi portata avanti dall’ATS
(Associazione temporanea di scopo) “Colline di Conegliano Valdobbiadene patrimonio
dell’Umanità” alla quale aderiscono il Consorzio già citato, l’IPA Terre Alte della Marca, la
Provincia di Treviso, la Camera di Commercio (CCIAA) di Treviso. Allo stato attuale delle
cose, l’iter è giunto all’inserimento ufficiale nella tentative list italiana dei siti candidati a
Patrimonio Unisco (2010).
I PUNTI DI FORZA DELLA CANDIDATURA
E quali sono i punti di forza della candidatura:
In estrema sintesi, questi i requisiti richiesti per l’inserimento nella lista propositiva
UNESCO delle colline del Prosecco Superiore:
1. la peculiarità fisica del territorio generato dal processo di formazione delle Alpi che in
questa piccola zona ha assunto forme originali e ben individuabili;
2. la presenza di insediamenti umani di rilevante valore storico (XI-XVI secolo)
3. la rappresentazione del paesaggio storico nell’iconografia dell’arte (Giovanni Bellini,
Gianbattista Cima da Conegliano, tra i principali maestri del Rinascimento italiano).
4. la precisa definizione geografica del sito, che si distingue dalla pianura a sud e dalla
Pedemontana a nord
5. la produzione vitivinicola e spumantistica di qualità, con riferimento al Conegliano
Valdobbiadene docg Prosecco Superiore
IL PERCORSO NELLA GALLERIA NOVECENTO DI PALAZZO SARCINELLI
Attraverso immagini di grande formato (in media, 3 metri X 2) del fotografo paesaggista
Francesco Galifi e 4 profumazioni realizzate dal profumiere Roberto Dario (Collabora con
EUROISA dal 2014), il visitatore viene accompagnato in un percorso sensoriale che lo
immerge e lo proietta dentro e fuori dalla mostra, al centro del paesaggio culturale,
candidato a diventare patrimonio dell’Umanità.
Sono 29 riproduzioni, in dialogo costante con i profumi delle diverse stagioni di un
territorio spettacolare, quello che si estende tra Conegliano e Valdobbiadene, riprodotti in
forma unica e per la prima volta nel cinquecentesco palazzo comunale.
Prima sala (4 immagini) - L'osservatore é immerso nella dimensione del paesaggio ma
in modo inconsapevole. Il rapporto é distaccato. L'uomo é chiuso nella sua dimensione
egoistica ed erotica ed il paesaggio sembra sottolinearono. Lo si riscontra nei titoli delle
foto che, seppure riferite al paesaggio, richiamano alla dimensione umana: le tre età,
incombe la tempesta, la gioia di vivere.
Seconda sala (9 immagini) - comincia il dialogo tra immagini e profumi sul tema delle
24 ore, dall'alba al tramonto; é un paesaggio ancora immaginato quello che ha davanti il
visitatore ma nel quale prende piano piano consapevolezza del proprio ruolo, seppure nel
trascorrere imperturbabile del tempo che lo rende ancora un po' spettatore.
I profumi: Mattina...la freschezza verde dei primi germogli, delle prime foglie e dell'erba
calpestata passeggiando al mattino in collina, accompagnati dal sole luminoso e dal cielo
blu...Sera...dopo una giornata assolata, sulle colline mentre il sole tramonta, si avverte
l'odore della terra, caldo, ricco, legnoso che la brezza collinare tende poi ad addolcire,
mescolandolo all'odore dei cespugli in fiore... Le immagini: Alba a Collalbrigo
(Conegliano), Mattina a Guia (Valdobbiadene), Giorno a Colbertaldo (Vidor), Giorno a
Farra di Soligo, Pomeriggio in Valbona (Conegliano), Pomeriggio a Costa (Conegliano),
Sera a Carpesica (Vittorio Veneto), Tramonto sul Piave (Susegana), Crepuscolo a Rolle
(Cison di Valmarino).
terza sala (9 immagini): é quella del ciclo naturale delle stagioni, nel quale l'uomo
prende consapevolezza di essere attore e regista del paesaggio, di essere dentro ma
soprattutto dietro il paesaggio. É qui che oltre alla meraviglia si sviluppa una coscienza
ecologica e ambientale. I profumi: Primavera/estate...la primavera e l'estate, le stagioni
calde, risvegliano la vita: i sentori freschi e verdi delle erbe e quelli floreali dei fiori di
campo insieme alle note fragranti e secche delle essenze legnose inondano l'aria delle
colline coneglianesi...Autunno/inverno...l'autunno e l'inverno: le giornate si accorciano e
l'aria comincia il lento raffreddamento riempendosi di sentori caldi e terrosi. Le prime
nebbie che cominciano a formarsi nell'aria e trasportano gli odori della raccolta dell'uva,
dei tralci e le foglie che vengono tagliati e dei primi sentori di cantina...
Le immagini: Primavera sul Lago di Santa Maria (Revine), Primavera a Costa
(Conegliano), Primavera a Confin (Vittorio Veneto), Estate a Santo Stefano
(Valdobbiadene), Estate a Formeniga (Vittorio Veneto), Autunno a Refrontolo, Autunno a
San Pietro di Feletto, Inverno a Combai (Miane), Inverno a San Pietro di Feletto
Quarta sala (5 immagini): la fotografia diventa pittura, pennellate ora a tinte forti ora
manieriste e barocche che proiettano il visitatore fuori dalla Galleria, all'esterno,
predisponendolo alla ricerca della meraviglia piena, alla ricerca di un equilibrio tra l'uomo
moderno ed il paesaggio reale.
Ma soprattutto spingendolo ad indagare in quel paesaggio le stratificazioni della mano
umana, cercando di comprenderne le ragioni per una più ampia lettura, alla conoscenza
dei luoghi e delle genti che lo hanno reso così unico.
All’esterno (il paesaggio reale, l’interazione con i social): Di questo paesaggio
culturale, che va verso il riconoscimento di patrimonio UNESCO, vorremmo sapere cosa
pensa il visitatore della mostra, che viene chiediamo a raccontare con testi e immagini il
suo paesaggio grazie all’ausilio dei social network, facebook e twitter in particolare, una
volta usciti e fatta esperienza diretta sul territorio.
I PROTAGONISTI
Il FOTOGRAFO - Francesco Galifi (Conegliano, 1968), fotografo paesaggista, ha
realizzato le foto. Gli studi classici e la conoscenza della storia dell’arte (laurea in
conservazione dei beni culturali a Udine) hanno contribuito alla formazione della sua
personalità artistica. La sua fotografia prende ispirazione in particolare dall’arte pittorica e
privilegia i fiamminghi, l’arte Veneta del Rinascimento, soprattutto quella di Giorgione, e
la pittura degli impressionisti. Il lavoro è impostato sulla meticolosa ricerca di un equilibrio
tra luce, forma, colore e l’aspetto più emozionale che riesce a trasmettere la natura.
Osservatore attento e appassionato del territorio è stato in grado di dare un contributo
fondamentale alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico delle colline di Conegliano
Valdobbiadene, territori famosi per la produzione del Prosecco.
IL PROFUMIERE - Roberto Dario (che opera con EUROISA)
Dopo aver conseguito la laurea in Chimica, inizia a lavorare come ricercatore e si avvicina
poi al mondo dell’olfatto, quando la sua curiosità lo spinge a saperne di più sull'odore delle
molecole con cui lavora in laboratorio.
Viene rapito da questa nuova dimensione sensoriale ed intraprende perciò il suo cammino
di apprendimento nel mondo dei profumi, in un crescendo di esperienze olfattive dove la
conoscenza chimica e la passione per gli odori si sono unite.
Lavora come consulente per la creazione di profumi e loghi olfattivi e organizza corsi e
seminari sull’olfatto, sugli odori e di conoscenza dei profumi.
I CURATORI - Sara D'Altoé (Conegliano, 1978), architetto, laureata allo IUAV di
Venezia e con studi anche alle Belle Arti di Siviglia (Spagna), negli anni ha sviluppato
competenze particolari nella conservazione del patrimonio storico artistico ed
architettonico, con una forte sensibilità per il paesaggio, ha curato l'allestimento in mostra
e ha effettuato la selezione delle immagini; Emanuele Serafin (Conegliano, 1984),
enologo, ha curato la ricerca sui terroir e ha realizzato le schede tecniche per la
creazione dei profumi; Marco Ceotto (Vittorio Veneto, 1974), comunicatore di formazione
umanistica, con esperienza nell'organizzazione di eventi culturali, si é occupato del project
management e del copyright; Anna Carlet (Sacile, 1979), musicista (chitarra, liuto e
vihuela) e insegnante di strumento con formazione umanistica ed esperienza di direzione
artistica di rassegne concertistiche e festival.
Terre di Prosecco ovvero Prosecco Shire
Verso la candidatura a patrimonio UNESCO
Un percorso sensoriale (immagini e profumi) alla scoperta del paesaggio del
Conegliano Valdobbiadene Docg candidato a diventare Patrimonio dell’Umanità
Una mostra sperimentale: 29 riproduzioni di grande formato, 4 inedite
profumazioni dei terroir dove cresce il Prosecco Superiore
Nel cuore del Nord est d’Italia, tra Venezia e Cortina, c’è un territorio i cui caratteri sono
inconfondibili. In un susseguirsi di dolci saliscendi, tra l’ampia pianura che guarda
all’Adriatico ed i monti già patrimonio dell’Unesco, le Dolomiti, si estendono vigne coltivate
a Prosecco.
Una vite (per anni c’è stata omonimia tra vino e vite, che invece oggi si chiama Glera) che
dà origine ad un vino pregiato, oggi chiamato Prosecco Superiore Conegliano
Valdobbiadene docg (denominazione di origine controllata e garantita), che definisce in
modo inconfondibile la morfologia ed il carattere di un paesaggio, al tempo stesso gentile
e pieno di brio, ma anche forte e determinato, come quello delle genti che lo vivono.
Questo paesaggio, frutto dello stratificarsi delle diverse età economiche e culturali, che
hanno conosciuto le comunità locali, è oggi al centro di una mostra nella Galleria
Novecento di Palazzo Sarcinelli.
Questo paesaggio, con le sue immagini più suggestive (frutto di anni di lavoro del
fotografo paesaggista Francesco Galifi) ed una inedita ricerca su 4 profumazioni del terroir
del prosecco ispirate a diversi moneti (mattino, sera, primavera-estate, autunno-inverno) è
al centro della mostra “Terre di prosecco, Prosecco Shire” che si apre al pubblico a partire
da sabato 6 giugno fino al 28 giugno (in contemporanea con la mostra del Carpaccio).
Il percorso sensoriale creato all'interno della Galleria Novecento di Palazzo Sarcinelli,
propone una dialettica tra immagini di grande formato, riproduzioni del fotografo
paesaggista Francesco Galifi, e le profumazioni elaborate sulla base di analisi ed
indicazioni raccolte da EUROISA ( l'Istituto Europeo di Analisi Sensoriale, il primo del
sistema Confindustriale).
Questo itinerario consente al visitatore della mostra (turista, persona del luogo, studente,
italiano o straniero, ecc.) di immergersi nella dimensione del paesaggio, con il quale
riprendere confidenza e abitudine grazie anche ad una apertura che il visitatore stesso é
poi portato a ritrovare quando andrà ad esplorare di persona il paesaggio reale.
Dentro le immagini, dentro i profumi, rivivendo il ciclo naturale del giorno e della notte,
delle quattro stagioni, della pioggia e del sole, il visitatore é chiamato a confrontarsi con il
paesaggio, quello atavico, desiderato o immaginato, e quello reale, con il quale entreremo
pienamente in relazione solamente uscendo all’esterno.
E da fuori il visitatore sarà chiamato ad interagire con la mostra all'interno del palazzo
attraverso una serie di iniziative ma soprattutto dialogando sulle piattaforme
social network (Facebook, Twitter, instagramm, pinterest) e raccontando la propria visione
di questo paesaggio.
La mostra inoltre conoscerà due fasi evolutive: la prima sensoriale (giugno), la seconda
sensoriale-emozionale (settembre) grazie alla sperimentazione anche nel campo uditivo
(accostamenti strumentali/musicali a immagini e Profumi) e tattile (per il mezzo di
laboratori dedicati ai bambini).
La mostra, al termine del periodo espositivo coneglianese, si trasferirà in uno degli altri
comuni che rientrano nel territorio candidato a diventare patrimonio UNESCO.
IL TERRITORIO DI RIFERIMENTO
Come indica il titolo della mostra, è il Prosecco Superiore ed il territorio collinare che ne
rappresenta l’ideale terra di coltivazione (6 mila ettari) ad essere l’elemento portante della
candidatura.
Un territorio di circa 20 mila ettari che corrisponde a quello circoscritto dal triangolo
disegnato tra i Comuni di Conegliano, Vittorio Veneto e Valdobbiadene e che ricomprende,
oltre ai già citati, quelli di: Susegana, San Vendemiano, Colle Umberto, San Pietro di
Feletto, Refrontolo, Tarzo, Cison di Valmarino, Follina, Miane, Pieve di Soligo, Farra di
Soligo, Vidor (in tutto 15).
IL TEMA DI FONDO: SOSTEGNO ALLA CANDIDATURA A PATRIMONIO UNESCO
Dal paesaggio immaginato al paesaggio reale tocca al visitatore ripercorre e rivivere il
racconto di questa mostra nella realtà esterna a Palazzo Sarcinelli.
Alla ricerca delle ragioni di una candidatura a Patrimonio Unesco iniziata già nel 2008 per
volontà del Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene e oggi portata avanti dall’ATS
(Associazione temporanea di scopo) “Colline di Conegliano Valdobbiadene patrimonio
dell’Umanità” alla quale aderiscono il Consorzio già citato, l’IPA Terre Alte della Marca, la
Provincia di Treviso, la Camera di Commercio (CCIAA) di Treviso. Allo stato attuale delle
cose, l’iter è giunto all’inserimento ufficiale nella tentative list italiana dei siti candidati a
Patrimonio Unisco (2010).
I PUNTI DI FORZA DELLA CANDIDATURA
E quali sono i punti di forza della candidatura:
In estrema sintesi, questi i requisiti richiesti per l’inserimento nella lista propositiva
UNESCO delle colline del Prosecco Superiore:
1. la peculiarità fisica del territorio generato dal processo di formazione delle Alpi che in
questa piccola zona ha assunto forme originali e ben individuabili;
2. la presenza di insediamenti umani di rilevante valore storico (XI-XVI secolo)
3. la rappresentazione del paesaggio storico nell’iconografia dell’arte (Giovanni Bellini,
Gianbattista Cima da Conegliano, tra i principali maestri del Rinascimento italiano).
4. la precisa definizione geografica del sito, che si distingue dalla pianura a sud e dalla
Pedemontana a nord
5. la produzione vitivinicola e spumantistica di qualità, con riferimento al Conegliano
Valdobbiadene docg Prosecco Superiore
IL PERCORSO NELLA GALLERIA NOVECENTO DI PALAZZO SARCINELLI
Attraverso immagini di grande formato (in media, 3 metri X 2) del fotografo paesaggista
Francesco Galifi e 4 profumazioni realizzate dal profumiere Roberto Dario (Collabora con
EUROISA dal 2014), il visitatore viene accompagnato in un percorso sensoriale che lo
immerge e lo proietta dentro e fuori dalla mostra, al centro del paesaggio culturale,
candidato a diventare patrimonio dell’Umanità.
Sono 29 riproduzioni, in dialogo costante con i profumi delle diverse stagioni di un
territorio spettacolare, quello che si estende tra Conegliano e Valdobbiadene, riprodotti in
forma unica e per la prima volta nel cinquecentesco palazzo comunale.
Prima sala (4 immagini) - L'osservatore é immerso nella dimensione del paesaggio ma
in modo inconsapevole. Il rapporto é distaccato. L'uomo é chiuso nella sua dimensione
egoistica ed erotica ed il paesaggio sembra sottolinearono. Lo si riscontra nei titoli delle
foto che, seppure riferite al paesaggio, richiamano alla dimensione umana: le tre età,
incombe la tempesta, la gioia di vivere.
Seconda sala (9 immagini) - comincia il dialogo tra immagini e profumi sul tema delle
24 ore, dall'alba al tramonto; é un paesaggio ancora immaginato quello che ha davanti il
visitatore ma nel quale prende piano piano consapevolezza del proprio ruolo, seppure nel
trascorrere imperturbabile del tempo che lo rende ancora un po' spettatore.
I profumi: Mattina...la freschezza verde dei primi germogli, delle prime foglie e dell'erba
calpestata passeggiando al mattino in collina, accompagnati dal sole luminoso e dal cielo
blu...Sera...dopo una giornata assolata, sulle colline mentre il sole tramonta, si avverte
l'odore della terra, caldo, ricco, legnoso che la brezza collinare tende poi ad addolcire,
mescolandolo all'odore dei cespugli in fiore... Le immagini: Alba a Collalbrigo
(Conegliano), Mattina a Guia (Valdobbiadene), Giorno a Colbertaldo (Vidor), Giorno a
Farra di Soligo, Pomeriggio in Valbona (Conegliano), Pomeriggio a Costa (Conegliano),
Sera a Carpesica (Vittorio Veneto), Tramonto sul Piave (Susegana), Crepuscolo a Rolle
(Cison di Valmarino).
terza sala (9 immagini): é quella del ciclo naturale delle stagioni, nel quale l'uomo
prende consapevolezza di essere attore e regista del paesaggio, di essere dentro ma
soprattutto dietro il paesaggio. É qui che oltre alla meraviglia si sviluppa una coscienza
ecologica e ambientale. I profumi: Primavera/estate...la primavera e l'estate, le stagioni
calde, risvegliano la vita: i sentori freschi e verdi delle erbe e quelli floreali dei fiori di
campo insieme alle note fragranti e secche delle essenze legnose inondano l'aria delle
colline coneglianesi...Autunno/inverno...l'autunno e l'inverno: le giornate si accorciano e
l'aria comincia il lento raffreddamento riempendosi di sentori caldi e terrosi. Le prime
nebbie che cominciano a formarsi nell'aria e trasportano gli odori della raccolta dell'uva,
dei tralci e le foglie che vengono tagliati e dei primi sentori di cantina...
Le immagini: Primavera sul Lago di Santa Maria (Revine), Primavera a Costa
(Conegliano), Primavera a Confin (Vittorio Veneto), Estate a Santo Stefano
(Valdobbiadene), Estate a Formeniga (Vittorio Veneto), Autunno a Refrontolo, Autunno a
San Pietro di Feletto, Inverno a Combai (Miane), Inverno a San Pietro di Feletto
Quarta sala (5 immagini): la fotografia diventa pittura, pennellate ora a tinte forti ora
manieriste e barocche che proiettano il visitatore fuori dalla Galleria, all'esterno,
predisponendolo alla ricerca della meraviglia piena, alla ricerca di un equilibrio tra l'uomo
moderno ed il paesaggio reale.
Ma soprattutto spingendolo ad indagare in quel paesaggio le stratificazioni della mano
umana, cercando di comprenderne le ragioni per una più ampia lettura, alla conoscenza
dei luoghi e delle genti che lo hanno reso così unico.
All’esterno (il paesaggio reale, l’interazione con i social): Di questo paesaggio
culturale, che va verso il riconoscimento di patrimonio UNESCO, vorremmo sapere cosa
pensa il visitatore della mostra, che viene chiediamo a raccontare con testi e immagini il
suo paesaggio grazie all’ausilio dei social network, facebook e twitter in particolare, una
volta usciti e fatta esperienza diretta sul territorio.
I PROTAGONISTI
Il FOTOGRAFO - Francesco Galifi (Conegliano, 1968), fotografo paesaggista, ha
realizzato le foto. Gli studi classici e la conoscenza della storia dell’arte (laurea in
conservazione dei beni culturali a Udine) hanno contribuito alla formazione della sua
personalità artistica. La sua fotografia prende ispirazione in particolare dall’arte pittorica e
privilegia i fiamminghi, l’arte Veneta del Rinascimento, soprattutto quella di Giorgione, e
la pittura degli impressionisti. Il lavoro è impostato sulla meticolosa ricerca di un equilibrio
tra luce, forma, colore e l’aspetto più emozionale che riesce a trasmettere la natura.
Osservatore attento e appassionato del territorio è stato in grado di dare un contributo
fondamentale alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico delle colline di Conegliano
Valdobbiadene, territori famosi per la produzione del Prosecco.
IL PROFUMIERE - Roberto Dario (che opera con EUROISA)
Dopo aver conseguito la laurea in Chimica, inizia a lavorare come ricercatore e si avvicina
poi al mondo dell’olfatto, quando la sua curiosità lo spinge a saperne di più sull'odore delle
molecole con cui lavora in laboratorio.
Viene rapito da questa nuova dimensione sensoriale ed intraprende perciò il suo cammino
di apprendimento nel mondo dei profumi, in un crescendo di esperienze olfattive dove la
conoscenza chimica e la passione per gli odori si sono unite.
Lavora come consulente per la creazione di profumi e loghi olfattivi e organizza corsi e
seminari sull’olfatto, sugli odori e di conoscenza dei profumi.
I CURATORI - Sara D'Altoé (Conegliano, 1978), architetto, laureata allo IUAV di
Venezia e con studi anche alle Belle Arti di Siviglia (Spagna), negli anni ha sviluppato
competenze particolari nella conservazione del patrimonio storico artistico ed
architettonico, con una forte sensibilità per il paesaggio, ha curato l'allestimento in mostra
e ha effettuato la selezione delle immagini; Emanuele Serafin (Conegliano, 1984),
enologo, ha curato la ricerca sui terroir e ha realizzato le schede tecniche per la
creazione dei profumi; Marco Ceotto (Vittorio Veneto, 1974), comunicatore di formazione
umanistica, con esperienza nell'organizzazione di eventi culturali, si é occupato del project
management e del copyright; Anna Carlet (Sacile, 1979), musicista (chitarra, liuto e
vihuela) e insegnante di strumento con formazione umanistica ed esperienza di direzione
artistica di rassegne concertistiche e festival.
05
giugno 2015
Terre di prosecco, Prosecco Shire
Dal 05 al 28 giugno 2015
fotografia
Location
PINACOTECA COMUNALE – PALAZZO SARCINELLI
Conegliano, Via XX Settembre, 132, (Treviso)
Conegliano, Via XX Settembre, 132, (Treviso)
Vernissage
5 Giugno 2015, h 18
Autore
Curatore