All’interno di That’s Design!, il Sistema Design del Politecnico di Milano con 2357® espone:
That’s Poli. 2357® ways of creating, spazio ri-creativo che racconta il Design della Moda al Politecnico di Milano
presentando le esperienze progettuali degli studenti e neolaureati della Facoltà del design e dei suoi giovani
ricercatori.
Durante la Milano Design Week, all’interno di That’s design! a Superstudio 13, Via Forcella 13.
A due anni dalla nascita del progetto That’s Design!, a cura di Poli.design, Domus Academy e Zona Tortona, in cui
POLIMI ha precedentemente presentato al pubblico le esperienze progettuali di successo dei propri laureati presso
aziende, studi professionali o con attività proprie, nasce ora l’idea di raccontare le diverse anime disciplinari del Design
Politecnico mostrando, ogni anno, le specificità di ognuna di esse, dal prodotto alla comunicazione, dagli interni alla
moda, così da creare un fil rouge che legherà le diverse edizioni dell’evento.
L’edizione 2009 è dedicata al Design della Moda.
Con 2357®, marchio milanese di abbigliamento basico *di qualità*, studenti, neo-laureati e giovani ricercatori mettono in
scena le fasi del percorso progettuale e di sviluppo di un prodotto moda.
Nel corso della settimana lo spazio sarà animato da attività progettuali di diversa natura.
Tutti i giorni, dal primo pomeriggio, un Laboratorio Creativo in cui, a partire dal colletto, dettaglio costruttivo archetipico
dell’abbigliamento maschile e femminile, gli studenti realizzeranno piccoli artefatti tessili: oggetti iconici e “narrativi”
dell’approccio progettuale “politecnico”, che saranno l’omaggio per i visitatori.
Inoltre, secondo un calendario ad hoc, vere e proprie Design Worksession, in cui, attraverso una performance live, i
neolaureati interpreteranno i classici dell’abbigliamento basico, t-shirt e felpa, mostrando il processo di progettazione in
divenire: dal cartamodello allo sviluppo della grafica, alla prototipazione del prodotto e al suo packaging.
Le session progettuali saranno tre: la prima a cura di POLIMI, di ri-progettazione del cartamodello, t-shirt e felpa e
confezione di prototipi; la seconda coordinata da PHARMACY INDUSTRY per la progettazione grafica e stampa dei capi
precedentemente realizzati; l’ultima, a cura di POLIMI e PHARMACY INDUSTRY, in cui si progetteranno e
realizzeranno i packaging per gli stessi capi.
Al termine della settimana, i prodotti verranno esposti, corredati di documentazione foto e video del processo svolto,
come evidenze del percorso progettuale e degli innumerevoli “ways of creating” che il progetto apre.
Tutte le attività saranno documentate ogni giorno attraverso un Video che, in prima serata, racconterà un laboratorio in
divenire, arricchito giorno dopo giorno grazie alla creatività di giovanissimi, giovani e professionisti.
Il laboratorio That’s Poli. 2357® ways of creating, nasce da un’idea di Paola Bertola, Chiara Colombi, Laura Fedriga
(Facoltà del Design - Politecnico di Milano), Simon Giuliani (2357® e laureato della Facoltà del Design - Politecnico di
Milano), con il contributo di Michela Pelizzari (POLI.design - Consorzio del Politecnico di Milano) eil supporto dei
Laboratori del Dipartimento INDACO (Politecnico di Milano).
CHI
Il Design della Moda al Politecnico di Milano
Il design della moda al Politecnico è un’area recente di ricerca e formazione, che si allontana dalla tradizionale lettura
“stilistica” di questo settore, per divenire ambito di integrazione di competenze sia tecniche che creative.
Il design della moda fa riferimento ad una pratica di progettazione del prodotto tipica del made in Italy, lontana dallo
stereotipo dello “stilista” libero e geniale creatore, isolato nel proprio talento. Ha quindi la propria origine nella tradizione
dei grandi maestri italiani che hanno trovato nella costante relazione con il sistema della cultura del progetto e con il
sistema della produzione un fecondo terreno per esprimere la propria professione.
Proprio dalla cultura italiana del design derivano i principali elementi che caratterizzano la formazione e la ricerca
“politecnica” nella moda:
la cultura della ricerca come alimento della creatività e del talento che necessitano di appropriati supporti didattici e
metodologici;
la valorizzazione della dimensione tecnica dei prodotti e della qualità progettuale diffusa all’interno di tutta la filiera;
la valorizzazione della dimensione sistemica del prodotto, ovvero di tutti quei processi di “messa in scena”,
comunicazione e distribuzione del prodotto in grado di trasferirne e narrarne le qualità profonde e i valori culturali in esso
incorporati.
Questi valori hanno guidato anche la progettazione di That’s polimi che vuole essere una vera e propria messa in scena
delle potenzialità del design nell’ambito della ricerca e della progettazione per la moda.
2357® il basico a modo nostro.
2357® nasce dall’idea del designer milanese Davide Martelli, fondatore del noto marchio Pharmacy Industry.
Dopo 4 anni di lavoro su PHCY Davide sente il bisogno di ripulire il proprio armadio dai capi ricchi di stampe e di
indossare dei capi basici, semplici, puliti, dall’esigenza di vestire anche un pubblico adulto, informale ed attento alla
qualità, senza tralasciare il fit caposaldo della moda Made in Italy.
La scelta di proporre streetwear monocromatico ha lo scopo di creare un nuovo standard per l’abbigliamento basico. Le
linee guida di 2357® possono essere riassunte in tre concetti: semplicità, coinvolgimento e qualità Made in Italy.
La strategia di comunicazione di 2357® è analogica e virale in quanto predilige mezzi non tradizionali e si diffonde
grazie al passaparola delle persone che si sentono coinvolte in prima persona nella creazione del valore del marchio
ritrasmettendone a loro volta la qualità percepita. Così il lancio ufficiale del marchio è avvenuto in uno spazio espositivo
temporaneo e laboratorio ri-creativo in cui, mentre veniva presentata la collezione, si dava ad artisti, designer e visitatori
la possibilità di partecipare attivamente al processo produttivo attraverso la personalizzazione dei capi.
Il format di personalizzazione sul capo è risultato vincente tanto da inaugurare questa stagione il termine “Sarta Tour”
che vede il marchio impegnato in un road show per le città italiane alla ricerca di una connessione tra chi fa il Made in
Italy e chi indossa il Made in Italy.