The Blazing Sharer
SPOLETO 8 OTTOBRE 2022
Interventi site specific di Luca Poncetta
A cura di Carrozzeria delle Rose
Con un testo di Bianca Basile

All’interno dell’evento “SPOLIA 5. Bestiario Post/Atomico”, (9° itinerario), progetto ideato e curato da Studio A’87.

APERTURTA AL PUBBLICO SABATO 8 OTTOBRE 2022 DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 19.00, INAUGURAZIONE ORE 16.00, PRESSO PONTE SANGUINARIO, PIAZZA DELLA VITTORIA 11, SPOLETO (PG).

All’interno di Spolia 5. Bestiario Post/Atomico, progetto ideato e curato da Studio A’87, Carrozzeria delle Rose, in occasione della diciottesima giornata del Contemporaneo, ha il piacere di presentare l’installazione di Luca Poncetta presso il sito archeologico del Ponte Sanguinario (Piazza della Vittoria 11, Spoleto). L’esposizione sarà aperta l’intera giornata dell’8 ottobre dalle ore 10.30 alle ore 19.30, con inaugurazione alle ore 16.00.

The Blazing Sharer, racchiude due interventi scultorei site-specific per il Ponte Sanguinario, luogo di forte connotazione storica e morfologica. Il Ponte ha avuto tanti smottamenti di cambio funzionale nel tempo. Da quando ha smesso di essere passaggio del fiume, nota Bianca Basile, il sito archeologico ha subito un interramento, un allagamento e una successiva sopraelevazione, si fa dunque simbolo di passaggio e di trasformazione.
Luca Poncetta indaga proprio la questione della Soglia, trapasso e assottigliamento, che in questo luogo trova profonda risonanza. Per entrare si passa per un ingresso non molto ampio e si scende lungo una fitta gradinata, sino a raggiungere il piano interrato. L'artista dispone coscientemente i suoi lavori in determinati punti di passaggio.
Praticare questo sito archeologico impone una discesa viscerale, così i lavori dell'autore, di questo viscerale entroterra, ne fanno la loro dimensione. Avviene infatti una sorta di “materializzazione del sottosuolo”, come ci suggerisce ancora una volta Bianca Basile. L'andamento sotteso delle opere di Poncetta, che tratta in questo caso questioni legate alla morte, ha un principio trasformatore attivo, un ardore, come riporta il titolo, e un tremore che conferisce alle opere anche una certa vitalità e ambiguità della forma.
Le opere di Luca Poncetta, in mostra per il Bestiario Post/Atomico, puntano alla profondità degli abissi. La presenza misteriosa di piccoli vermetti in argento, materiale legato all'antico simbolo alchemico della luna, ne sono conferma. I vermi evocano la decomposizione e il disgregamento della materia e al contempo la notte o il buio primordiale del Principio e della Fine, illuminato da un bagliore. I piccoli invertebrati in argento costituiscono infatti una punta luminosa nell'oscurità del post-materia.